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8 cose, oltre Microsoft, che spiegano perché Paul Allen era un genio

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Il co-fondatore di Microsoft, Paul Allen (Win McNamee/Getty Images)

Paul Allen, co-fondatore di Microsoft con Bill Gates nel 1975, è morto questa notte all’età di 65 anni. In un articolo del 2014 per Forbes.com Clare O’Connor aveva raccolto dieci tratti poco conosciuti della personalità e della storia di Allen. Li abbiamo sintetizzati.

1 – Come Bill Gates, Paul Allen ha lasciato il college prima della laurea. Ha frequentato la Washington State University per due anni prima di lasciarla per intraprendere la strada di programmatore. Negli anni aveva messo insieme una fortuna di 20,3 miliardi (dato aggiornato al 2018).

2 – Allen era il proprietario dei Seattle Seahawks e della squadra di basket dei Portland Trail Blazers. Deteneva anche una quota nella squadra di calcio dei Seattle Sounders.

3 – Tra le sue passioni si annovera anche l’aviazione. Ha finanziato il progetto SpaceShipOne, il primo velivolo privato a portare civili nello spazio suborbitale. Il suo interesse non si è rivolto solo al futuro. Allen si è occupato anche di sovraintendere alla raccolta e alla preservazione di aerei della seconda guerra mondiale, riuniti nella sua Flying Heritage Collection.

4 – Allen ha fondato l’EMP Museum, dove ha raccolto opere di arte contemporanea. E il Living Computer Museum, dove sono esposti computer vintage, alcuni dei quali restaurati e rimessi in funzione.

5 – Allen era dotato di più talenti. Nel 2014 con la sua band, gli Underthinkers, aveva realizzato l’album blues rock Everywhere at once. Nella sua vita si è aggiudicato anche un Emmy: la sua Vulcan Productions ha infatti vinto il riconoscimento per Rx for survival-A global health challenge. Il suo libro del 2011, Idea Man, è stato uno dei bestseller del New York Times.

6 – In ambito tecnologico l’opera di Allen non si è limitata alla programmazione. Ha infatti investito 500 milioni di dollari nel suo Allen Institute for Brain Science con l’obiettivo di re-ingegnerizzare il cervello umano partendo dalla creazione di mappe computerizzate della mente umana.

7 – L’influenza della sua famiglia sulla traiettoria presa dalla sua vita è indelebile. Il suo interesse nei computer iniziò infatti nella biblioteca dell’Università di Washington dove suo padre ricopriva il ruolo di associate director.Così Allen, che all’epoca aveva sette anni, iniziò a divorare libri sotto la supervisione del padre. Il suo interesse per lo studio del cervello è da alcuni invece messo in relazione al dramma vissuto dalla madre Faye, colpita da Alzheimer.

8 – Allen è stato anche uno dei miliardari più generosi verso la collettività. Le sue donazioni filantropiche superano il miliardo e mezzo di dollari di valore. E’ stato anche uno dei primi a unirsi alla fondazione Giving Pledge creata da Bill Gates e Warren Buffett già nel 2010.

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