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Due italiane nella classifica delle 100 società più sostenibili del mondo

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(Shutterstock)

In occasione del World Economic Forum 2019 che si sta tenendo a Davos, in Svizzera, è stata annunciata la Global 100, la classifica delle 100 società che si stanno impegnando maggiormente sui temi relativi all’ambiente, al sociale, alla governance e all’etica di business.

Nell’elenco stilato annualmente da Corporate Knights – rivista canadese specializzata in sostenibilità che ha esaminato 7.500 aziende che generano oltre un miliardo di dollari di entrate all’anno – sono presenti anche due aziende italiane: Intesa Sanpaolo (80°), confermata per il terzo anno consecutivo unica banca italiana presente, ed Erg, la compagnia guidata da Edoardo Garrone, che si è piazzata al 16° posto e che oggi è il primo produttore in Italia di energia eolica, tra i primi in Europa, oltre che attivo nella produzione di energia elettrica da fonte idrica, solare e termoelettrica.

Per quanto riguarda la classifica vediamo al primo posto Chr. Hansen Holding, un’azienda danese attiva nel campo delle bioscienze, che ricava oltre l’80% delle sue entrate sviluppando soluzioni naturali per la conservazione di alimenti come yogurt e latte, proteggendo le colture utilizzando batteri naturali invece di pesticidi e alternative agli antibiotici per gli animali. Toby Heaps, co-fondatore e presidente di Corporate Knights, ha dichiarato a Forbes di essere un po’ sorpreso della prima posizione e che la compagnia, fondata nel 1874, è sconosciuta a molti: “Non è un’azienda che si rivolge al consumatore”, dice. “Ma ha un impatto su milioni di persone ogni giorno rendendo il cibo che mangiano più sicuro”. Inoltre, quasi il 30% del consiglio di amministrazione di Chr. Hansen Holding è composto da donne e gli stipendi degli executive sono circa 24 volte superiori a quelli di un lavoratore medio, il che, secondo il report, è un rapporto relativamente basso.

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Il secondo posto è occupato da Kering SA, gruppo francese guidato da François-Henri Pinault e proprietario di brand di moda come Gucci, Saint Laurent e Alexander McQueen. Il marchio ha dimostrato di prendere sul serio la sostenibilità acquisendo oltre il 40% dei suoi prodotti da fonti sostenibili certificate. Il 60% del board della compagnia è composto da donne. Conclude il podio in terza posizione Neste Corporation, raffineria finlandese con un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di dollari, che recentemente ha virato nel campo dei biocarburanti rinnovabili.

Per rendere l’idea di quanto la sostenibilità sia un punto chiave per la crescita di un’azienda, ha rilevato il report di Corporate Knights, tra il 2005 e il 2018, le società Global 100 hanno realizzato un rendimento netto dell’investimento del 127,35%, rispetto al 118,27% dei rendimenti delle società dell’indice MSCI All Country World.

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