gianluigi gabetti con gianni agnelli
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Chi era Gianluigi Gabetti, lo storico braccio destro dell’avvocato Agnelli

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Gianluigi Gabetti e Gianni Agnelli (Imagoeconomica)

Si è spento a Milano all’età di 94 Gianluigi Gabetti, noto soprattutto per il suo ruolo di storico consigliere della famiglia Agnelli. Classe 1924 e laurea in legge conseguita a Torino, aveva iniziato la sua carriera alla Banca Commerciale Italiana nel ruolo di vice direttore per poi passare alla Olivetti Corporation of America dove lavorò a fianco di Roberto Olivetti (e conobbe sua moglie Bettina) entrando in contatto con l’alta società newyorkese. E dove, soprattutto, avvenne l’incontro con Gianni Agnelli, che avendo notato le sue capacità, lo chiamò una domenica mattina chiedendogli di accompagnarlo a visitare il Moma di New York. Un pretesto, perché quasi subito gli propose di diventare direttore generale dell’IFI (Istituto Finanziario Industriale). Era il 1971.

E proprio in seno alla finanziaria, Gabetti tiene le fila di strategiche operazioni aziendali. Insieme al banchiere Enrico Cuccia, ad esempio, raggiunge nel dicembre del ’76 l’accordo che avrebbe portato la banca statale di investimento libica, Libyan Arab Foreign Investment Co, a sottoscrivere un aumento di capitale della Fiat.

Dopo una parentesi a Ginevra nella società Exor per occuparsi di investimenti internazionali, la malattia dell’avvocato Agnelli lo porta a rientrare in Italia dove, in seguito alla sua morte, e dopo la nomina di Umberto Agnelli a presidente della Fiat, assume la presidenza dell’Ifil. Siamo arrivati al 2003, anno in cui Gabetti si concentra sul riassetto della società. Nel 2004, dopo la scomparsa di Umberto Agnelli, Gabetti diventa presidente della Giovanni Agnelli e C., guidando insieme all’avvocato Franzo Grande Stevens l’operazione che avrebbe portato Sergio Marchionne ai vertici di Fiat.

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TURIN, ITALY – APRIL 20: Sergio Marchionne (L) and Gianluigi Gabetti attend during the “Eni” Opening Exhibition at the Pinacoteca Agnelli on April 20, 2011 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Gabetti era l’uomo dei rapporti internazionali degli Agnelli e della Fiat. Amico dell’imprenditore e filantropo statunitense John Davison Rockefeller e in stretti rapporti con banche d’affari come Lazard, ha curato per decenni il patrimonio della famiglia.  Appassionato di arte e di musica (è stato Life Trustee del Museum of Modern Art of New York, presidente del Lingotto Musica e Socio del FAI)

Con l’addio a Gabetti, che arriva a pochi mesi dalla scomparsa di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli, e da quella di Marchionne ne luglio scorso, si chiude un capitolo importante per la famiglia Agnelli e per la Fiat, ora Fca, sempre più proiettata verso orizzonti internazionali.

 

 

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