Innovation

Al via la quotazione di Slack. Il fondatore ora è un miliardario

Stewart Butterfield, ceo di Slack, avrà un patrimonio stimato da Forbes di 1,2 miliardi di dollari dopo la quotazione della società da lui co-fondata. (Photo by Kimberly White/Getty Images for New York Times)

Tutto pronto per il debutto di Slack, il servizio di tool per la collaborazione aziendale che ha guadagnato estrema popolarità tra alcune delle imprese più innovative. Il prezzo fissato per l’Ipo,  che secondo il Wall Street Journal dovrebbe avvenire oggi, è di $ 26. Un prezzo sulla base del quale l’intera società sarebbe valutata $ 15,7 miliardi e che farebbe entrare il suo fondatore e amministratore delegato, Stewart Butterfield (che ha una quota del 7%), nella schiera dei miliardari,  con un patrimonio stimato da Forbes di $ 1,2 miliardi.

Si tratterebbe di un grande balzo rispetto ai $ 540 milioni stimati in precedenza, derivanti dalla valutazione di $ 7,1 miliardi che gli investitori avevano assegnato alla società circa un anno fa. L’imprenditore canadese Butterfield ha anche co-fondato Flickr, il sito di condivisione di foto, e due giochi online multiplayer ormai scomparsi dalla circolazione. Il co-fondatore di Slack e CTO Cal Henderson è il secondo maggiore azionista individuale della società, con una quota del 3,3%. Se Slack dovesse raggiungere una valutazione di $ 17 miliardi, le sue azioni varrebbero approssimativamente $ 560 milioni. Anche società di venture capital come Accel e Andreessen Horowitz hanno effettuato investimenti significativi in Slack; Accel possiede quasi il 24% delle azioni con diritto di voto di Slack, ed è dunque il principale azionista della società.

Slack, che ha oltre 10 milioni di utenti giornalieri, offre un’alternativa intuitiva ai vecchi e-workspaces del passato. Utilizzato da oltre 600.000 organizzazioni, Slack non ha però ancora registrato profitti: l’anno scorso ha perso quasi $ 139 milioni su $ 400 milioni di ricavi.

L’azienda, fondata nel 2013, farà il suo debutto sul mercato tramite una quotazione diretta invece di una tradizionale offerta pubblica iniziale. Invece di emettere nuove azioni, gli azionisti di Slack saranno in grado di listare direttamente le loro azioni sulla Borsa di New York senza l’assistenza delle banche di investimento e ignorando le commissioni. Gli azionisti saranno inoltre in grado di mantenere le loro partecipazioni iniziali nella società senza la diluizione delle azioni aggiunte. Una strategia inusuale, ma impiegata recentemente anche da Spotify.

Come scrive Il Sole 24 Ore, proprio in virtù della particolare tipologia di debutto rispetto alla tradizionale Ipo, le azioni Slack – che debutteranno sul NYSE con il simbolo “WORK” – potrebbero essere scambiate dopo qualche ora dall’apertura delle negoziazioni.

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