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Al Cenacolo di Arturo Artom ospite Davide Livermore

Davide Livermore ospite a Cenacolo di Arturo Artom
Davide Livermore ospite a Cenacolo di Arturo Artom

Torna domani sera alle 21.00 su BFC (canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) il Cenacolo, il talk show che porta la firma dell’imprenditore Arturo Artom. Ispirato al format di Cenacolo Artom, che da anni ospita leader provenienti da differenti settori, dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, il talk narra in 24 minuti una esperienza di successo dal mondo imprenditoriale e manageriale.

In questo tredicesimo appuntamento, Arturo Artom ospita Davide Livermore, Sovrintendente e Direttore artistico del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, e non solo. Regista d’opera e di prosa dal 1998, Livermore ha iniziato la sua carriera sul palco, esibendosi come cantante nei più importanti teatri del mondo accanto ad artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, José Carreras e Mirella Freni e con registi quali Luca Ronconi, Andrei Tarkovsky e Zhang Yimou, dai quali, silenziosamente, ha carpito i segreti del mestiere.

Il più grande evangelista vivente dell’opera lirica, colui che riesce ad appassionare tutti a quest’arte portando l’Italia nel mondo”. Così Arturo Artom definisce Livermore durante l’incontro, e come non essere d’accordo.

Livermore nasce a Torino da una famiglia “divertente”, come la definisce lui stesso: culture e attitudini differenti che si incontrano per creare un mix perfetto tra creatività e pragmatismo. La musica era di casa sin da quando era bambino, ma cantare era un sogno riposto nel cassetto del cuore. A diciott’anni però Davide fa la sua scelta: lascia la facoltà di architettura alla quale era stato iscritto e passa l’esame per entrare in conservatorio. È qui che ha inizio il lungo percorso nel canto che lo porta a esibirsi nei più importanti teatri, dalla Scala alla Fenice.

Proprio sul palco del Teatro la Fenice, interpretando il secondo pastore dell’Orfeo di Monteverdi, Davide Livermore fa il suo ingresso ufficiale nel gotha della lirica. Esibirsi in un’opera del ‘600, il periodo che più amava, in un teatro così importante: il sogno prende forma e si espande, illuminando della sua potenza il percorso del tenore.

Ma è attraverso l’incontro con Carlo Majer, direttore artistico del Regio di Torino e del San Carlo di Napoli, che Livermore, un po’ per caso un po’ per talento, inizia la carriera da regista. “Ho avuto la fortuna di incontrare una persona straordinaria, unica e irripetibile, non solo per me, ma per tanti artisti della mia generazione.” Queste le parole di Livermore, che prosegue: “È stata la persona che ha sempre visto in me qualcosa che io non riuscivo a vedere e questo è stato risolutivo nella mia vita”. Per Majer Livermore canta, scrive spettacoli televisivi di successo come la serie Livermore sciò, che gli è valsa la prestigiosa Rosa d’oro di Montreux,  e firma regie importanti, la prima: La colomba ferita, opera del 1671 di Francesco Provenzale. Nemmeno a dirlo, lo spettacolo ebbe un enorme successo. Tutti i trucchi e le competenze acquisite in anni e anni passati a “spiare” durante le prove i grandi maestri riemergono fondendosi insieme dando vita ad una visione sublime.

Per cinque anni Livermore indossa contemporaneamente il cappello da tenore e quello da regista, per poi scegliere questa seconda via, una via ricca di successi. Alcune delle tappe più significative della carriera di Livermore: la carica di Sovrintendente e Direttore artistico del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia,  la carica di Direttore artistico del Centro di perfezionamento Plácido Domingo per desiderio dello stesso Domingo, la carica di Direttore artistico del Teatro Baretti di Torino, dove si dedica al teatro musicale sperimentale portando gratuitamente la lirica nelle piazze a bordo di un tir. E come dimenticare la regia dell’Attila di Verdi che ha aperto la stagione lirica del Teatro alla Scala lo scorso dicembre, e, soprattutto, come non attendere impazienti la Tosca che inaugurerà la Scala per questo nuovo anno musicale. Non mancano infine i progetti internazionali come la regia della Lakmé, capolavoro di Léo Delibes andato in scena sul palco della Royal Opera House di Muscat.

Il talk sarà trasmesso domani sera alle 21.00 su SKY (canale 511, nel bouquet delle news), su canale 61 di TiVuSat e sulla piattaforma BFCVideo.com.

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