Nikola ceo Trevor Milton
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Nikola è un bluff? L’accusa che ha spinto il fondatore Trevor Milton alle dimissioni

Trevor Milton, fondatore di Nikola
Trevor Milton, fondatore di Nikola (Courtesy Nikola)

Articolo di Alan Ohnsman apparso su Forbes.com

Trevor Milton, fondatore del costruttore di camion a idrogeno Nikola, si è dimesso da presidente esecutivo e dal consiglio di amministrazione della società in seguito alle accuse di una casa d’affari, nota short seller di Wall Street. Secondo la tesi degli analisti, Milton, avrebbe fornito false informazioni circa le reali capacità tecnologiche dell’azienda prima della quotazione.

“Ho chiesto al consiglio di amministrazione di accettare le mie dimissioni sia dall’incarico di presidente esecutivo sia da membro del consiglio di amministrazione di Nikola”, ha twittato Milton. “L’attenzione dovrebbe essere focalizzata sulla società e sulla sua mission rivoluzionaria, non su di me. Ho intenzione di difendermi dalle false accuse che sono state mosse nei miei confronti da parte di detrattori esterni”.

Nikola “è in mani straordinarie e il team esecutivo è ben attrezzato per guidare l’azienda verso il futuro”, ha poi affermato. Lo sfacciato imprenditore trentottenne è il principale azionista di Nikola, che ha sede a Phoenix, con una quota di oltre il 20% che, secondo Forbes, al 18 settembre valeva 3,3 miliardi di dollari. A dare per primo la notizia delle dimissioni di Milton è stato il sito specializzato in autotrasporti Freightwaves, che cita fonti anonime vicine ai fatti.

Nikola è stata accusata di frode e false dichiarazioni in un report del 10 settembre di Hindenburg Research, società di ricerca finanziaria gestita dall’analista Nate Anderson. Secondo le accuse il “rivoluzionario” sistema di batterie cui la società starebbe lavorando dall’anno scorso, in realtà non esisterebbe e la tecnologia e le componenti progettate da Nikola sarebbero invece state acquistate da terzi. “Non abbiamo mai riscontrato un tale livello di mancanze da parte di una società quotata, soprattutto di queste dimensioni”, ha detto Anderson.

Nikola ha diffuso una dettagliata smentita, confutando alcune, ma non tutte, le questioni sollevate nel report che, secondo il produttore di camion, sarebbe stato confezionato per favorire la scommessa al ribasso da parte dello stesso autore. Nikola ha contattato la Securities and Exchange Commission in merito al report e sia essa che il Dipartimento di Giustizia stanno esaminando la società. Nessuna delle due agenzie per il momento ha voluto commentare.

Nikola sostiene inoltre di essere stata già sottoposta ad “approfonditi processi di due diligence” da parte di numerose società industriali con cui ha collaborato, tra cui Bosch, Hanwha Group, CNH Industrial e General Motors e i finanziatori ValueAct Capital e VectolQ Acquisition, la società con cui si è fusa per quotarsi. Ha definito il rapporto di Hindenburg Research “falso e diffamatorio”.

Milton si ispira un po’ a Elon Musk di Tesla, facendo dichiarazioni sfacciate e vantandosi della tecnologia a idrogeno e delle batterie di Nikola, scagliandosi contro i critici sui social media. Il report di Hindenburg è arrivato due giorni dopo che le azioni di Nikola sono aumentate del 41% con l’annuncio di un’ampia partnership tecnologica e produttiva con General Motors, che ha dato alla più grande casa automobilistica statunitense una quota dell’11% nella giovane azienda.

“Quando costruisci una squadra come leader, devi ricordare che sei la persona meno importante”, ha detto Milton. “Devi assumere persone più intelligenti di te e ricordare che la missione della società è più grande di te”.

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