Tomaso Trussardi
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Al Cenacolo di Arturo Artom ospite Tomaso Trussardi, un’intervista tra ricordi e ambizioni

Tomaso Trussardi ospite al Cenacolo di Arturo Artom
Tomaso Trussardi ospite al Cenacolo di Arturo Artom (shutterstock.com)

Torna questa sera alle 22.30 su BFC (canale 511 di Sky e 61 di TiVuSat) il Cenacolo, il talk show che porta la firma dell’imprenditore Arturo Artom. Ispirato al format di Cenacolo Artom, che da anni ospita leader provenienti da differenti settori, dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, il talk narra in 24 minuti una esperienza di successo dal mondo imprenditoriale e manageriale.

In una cornice leggermente diversa dal solito, nel rispetto delle vigenti norme anti-Covid, Arturo Artom incontra Tomaso Trussardi, presidente dell’omonima casa di moda Trussardi fondata nel 1911 e trasformata dal padre Nicola in uno dei più importanti marchi del made in Italy al mondo.

Come Arturo Artom sa fare, più che un’intervista questo è un racconto che mescola momenti intimi a esperienze manageriali di un imprenditore che con determinazione e visione ha saputo rinnovare la propria azienda proiettandola nel futuro senza perdere per questo di identità.

Così il ricordo va indietro nel tempo, a quei weekend da bambino nei quali Tomaso accompagnava il padre Nicola alla fabbrica di Villa D’Almè e passava il suo tempo colorando i disegni tecnici e imparando a riconoscere le pelli, alla prima e unica vacanza fuori Italia attraversando l’America coast to coast con un furgone tutta la famiglia insieme, all’ingresso in azienda partendo dai progetti speciali per il centenario del brand sino a diventarne presidente nonché socio di maggioranza. Un percorso breve, se si pensa che Tomaso ha appena 37 anni, ma intenso, se si pensa altresì che Trussardi fattura oggi oltre 150 milioni di euro l’anno.

Ma la conversazione non procede solo in modalità ‘rewind’, perché Trussardi è un marchio che guarda al futuro e punta alle nuove generazioni “per non morire di tradizione” come afferma Tomaso. Nasce così il progetto che rivisita il logo capovolgendo il famoso levriero, simbolo di eleganza e dinamicità al tempo stesso, per presentarlo in maniera più ‘fresca’ ai clienti di oggi, ma soprattutto a quelli di domani; viene implementata la piattaforma e-commerce proprietaria per conoscere sempre meglio i propri utenti e soddisfare le loro esigenze; si atterra in Oriente, lì dove la moda italiana registra un trend di gradimento in fortissima ascesa.

Per concludere poi con una passione, quella delle auto; una passione che diventa anche una sfida con se stessi quando Tomaso decide di mettersi al volante e partecipare all’ultima Mille Miglia a bordo di una Bmw 328 del 1938, e la liaison tra eleganza e sport si rinnova ancora una volta.

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