Yvon Chouinard Patagonia
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“Il nostro unico azionista è il pianeta”. Il fondatore di Patagonia cede la proprietà a due no profit per la salvaguardia dell’ambiente

“Il nostro unico azionista è il pianeta”, è così che la famiglia Chouinard, proprietaria di Patagonia, ha annunciato un cambio di proprietà diverso da quelli a cui siamo abituati. L’azienda, specializzata nell’abbigliamento e attrezzatura per l’outdoor e nel food, stupisce ancora a quasi 50 anni da quando il fondatore Yvon Chouinard iniziò il suo esperimento di business responsabile. Chouinard, che secondo Forbes aveva un patrimonio di 1,2 miliardi di dollari prima di cedere la proprietà della società, non è più miliardario.

Con effetto immediato, la famiglia Chouinard ha trasferito tutta la proprietà a due nuove entità: il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective. Ogni dollaro non reinvestito nell’azienda sarà distribuito sotto forma di dividendi per proteggere il pianeta.

“È passato mezzo secolo da quando abbiamo iniziato il nostro esperimento di business responsabile”, ha commentato Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, ex proprietario e attuale membro del board. “Se vogliamo sperare di avere un pianeta vivo e prospero tra altri 50 anni, è necessario che tutti noi facciamo il possibile con le risorse che abbiamo. Come uomo d’affari, nonostante non abbia mai voluto esserlo, sto facendo la mia parte. Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza. Stiamo facendo della Terra il nostro unico azionista. Sono seriamente intenzionato a salvare il pianeta”.

“Le risorse della Terra non sono infinite”

L’azienda ha condiviso la notizia in anteprima con i suoi dipendenti, collaboratori e collaboratrici durante un evento globale il 14 settembre 2022. Poco dopo, il sito web Patagonia.com è stato aggiornato per allinearsi alla dichiarazione “Il nostro unico azionista ora è il pianeta”, con una lettera del fondatore Yvon Chouinard.

“Ho iniziato come artigiano, producendo attrezzatura per l’arrampicata per i miei amici e per me stesso, poi mi sono dedicato all’abbigliamento”, si legge nella lettera del fondatore. “Nonostante la sua immensità, le risorse della Terra non sono infinite ed è chiaro che abbiamo superato i suoi limiti. Ma è anche resistente. Possiamo salvare il nostro pianeta se ci impegniamo a farlo”.

I cambiamenti societari

Come si legge nel comunicato diffuso dalla società, Patagonia rimarrà una B Corp e continuerà a donare ogni anno l’1% delle vendite ad associazioni ambientaliste non profit. La leadership dell’azienda non cambierà. Ryan Gellert continuerà a ricoprire il ruolo di ceo e la famiglia Chouinard continuerà a far parte del consiglio di amministrazione di Patagonia insieme a Kris Tompkins, Dan Emmett, Ayana Elizabeth Johnson, Charles Conn (presidente del consiglio di amministrazione) e Ryan Gellert. La famiglia Chouinard guiderà anche l’azionista di controllo dell’azienda, il Patagonia Purpose Trust, eleggendo e supervisionando il consiglio di amministrazione, e seguirà anche il lavoro filantropico svolto dall’Holdfast Collective.

La storia di Patagonia

Fondata da Yvon Chouinard nel 1973, Patagonia è un’azienda certificata B Corp con sede a Ventura, in California. Tra i membri fondatori di 1% for The Planet, Patagonia è riconosciuta a livello internazionale per l’impegno verso la realizzazione di prodotti per specialisti e per l’attivismo ambientalista. La sua struttura è basata su un unico azionista: il pianeta. I profitti non reinvestiti nel business aziendale sono ridistribuiti, sotto forma di dividendi, per proteggerlo. Patagonia opera nell’abbigliamento e attrezzatura per l’outdoor, nel food e nei settori correlati attraverso le seguenti società controllate: Patagonia, Inc. (abbigliamento e attrezzatura), Patagonia Provisions (food), Patagonia Media (libri, film e progetti multimediali), Fletcher Chouinard Designs, Inc. (tavole da surf), Tin Shed Ventures, LLC (investimenti), Worn Wear, Inc. (abbigliamento di seconda mano e riparazioni) e Great Pacific Child Development Center (assistenza e sviluppo per l’infanzia).

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