La fortuna di Masayoshi Son cala di quasi 5 miliardi di dollari a causa di OpenAI

Le azioni del gruppo SoftBank hanno subito un forte calo, facendo perdere quasi 5 miliardi di dollari al fondatore e amministratore delegato Masayoshi Son, poiché l’entusiasmo per il nuovo modello di intelligenza artificiale Gemini 3 di Google ha sollevato preoccupazioni riguardo alla grande scommessa del gigante degli investimenti sul produttore di ChatGPT, OpenAI.

Fatti chiave

• Martedì le azioni SoftBank hanno registrato un calo di quasi l’11%, prima di recuperare leggermente a 15.390 yen (98,5 dollari), in ribasso del 9,95% rispetto alla chiusura precedente.
• Il crollo di martedì segue un calo del 10,9% delle azioni del gigante degli investimenti tecnologici venerdì, quando la Borsa di Tokyo ha riaperto dopo un lungo weekend in Giappone.
• Il calo delle azioni arriva tra le preoccupazioni per la crescente concorrenza che deve affrontare OpenAI, la società su cui il Vision Fund di Softbank ha scommesso massicciamente.
• Le preoccupazioni sul dominio del produttore di ChatGPT nel mercato dell’intelligenza artificiale sono emerse dopo che Google ha rilasciato il suo nuovo modello Gemini 3, che ha ricevuto recensioni entusiastiche.
• All’inizio di questo mese, il gigante degli investimenti ha annunciato di aver venduto l’intera partecipazione di 32,1 milioni di azioni Nvidia in ottobre per 5,83 miliardi di dollari per finanziare altre importanti scommesse nell’intelligenza artificiale, tra cui OpenAI.

Valutazione Forbes

Secondo le nostre stime, martedì il patrimonio netto del fondatore e ceo di Softbank Masayoshi Son è sceso di 4,9 miliardi di dollari, attestandosi a 49,3 miliardi, mentre le azioni della società hanno toccato il livello più basso dalla metà di settembre. Il miliardario è ora sceso al 32° posto nella classifica dei miliardari in tempo reale di Forbes, che elenca le persone più ricche del mondo. Son, che all’inizio di questo mese era la terza persona più ricca dell’Asia, è ora sceso all’ottavo posto della classifica, appena sotto il fondatore e ceo di Uniqlo, Tadashi Yanai.

Cosa sappiamo del recente successo di Google nel campo dell’intelligenza artificiale?

Martedì, nelle contrattazioni pre-mercato, le azioni di Google sono salite del 4,16% a 331,33 dollari, grazie all’ottimismo che circonda il business dell’intelligenza artificiale dell’azienda. La scorsa settimana Google ha lanciato Gemini 3, che in diversi benchmark ha superato i modelli di intelligenza artificiale dei rivali OpenAI e Anthropic.

Il nuovo chatbot ha ricevuto recensioni entusiastiche, soprattutto per le sue capacità di scrittura creativa e il suo nuovo generatore di immagini Nano Banana Pro. Il ceo di Salesforce Marc Beinoff ha twittato: “Ho usato ChatGPT ogni giorno per 3 anni. Ho appena trascorso 2 ore su Gemini 3. Non tornerò indietro. Il salto di qualità è pazzesco”. Anche il CEO di OpenAI Sam Altman e il ceo di xAI Elon Musk si sono congratulati con Google per il successo del lancio.

A margine

OpenAI e Softbank non sono le uniche aziende interessate dal successo del lancio di Gemini 3 da parte di Google. Martedì, le azioni del gigante dei chip per l’intelligenza artificiale Nvidia hanno registrato un calo del 4% a 175,17 dollari nelle contrattazioni pre-mercato, dopo le notizie secondo cui Meta, la società madre di Facebook, sarebbe in trattative per acquistare i chip per l’intelligenza artificiale di Google, noti come Tensor Processing Units o TPU. A differenza di molti dei suoi concorrenti che si affidano alle GPU (unità di elaborazione grafica) di Nvidia, Gemini 3 di Google è stato addestrato sulle TPU personalizzate di Google. A differenza delle GPU, progettate principalmente per generare grafica 3D ma poi diventate popolari per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, le TPU sono progettate esclusivamente per l’intelligenza artificiale e sono ritenute più efficienti.