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Quanto è lungo il fiume di denaro che porta al mattone

L’area di Porta Nuova a Milano, interessata da una profonda opera di riqualificazione immobiliare (© Shutterstock)

Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima Res, ne è convinto: “I Pir – ha dichiarato pochi giorni fa – avranno un effetto fantastico sulla liquidità del mercato immobiliare”. Per ora, la notizia che i vantaggi dei Piani Individuali di Risparmio saranno estesi alle società immobiliari, grazie all’inserimento di un articolo nella manovra, ha scatenato in Piazza Affari la corsa della liquidità alle Siiq.

Un fenomeno facile da spiegare, visto il successo della formula Pir che, come ha detto il capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia Fabrizio Pagani, “è stato un successo spettacolare in termini di capitali raccolti.  Ci aspettavamo 1,8 miliardi l’anno secondo alcune proiezioni, possono diventare 10 secondo alcune proiezioni di esperti che ci sembrano realistiche”. Un fiume di denaro da cui finora sono state escluse le società immobiliari limitando così gli spazi di ripresa del settore, potenzialmente molto promettenti come sottolinea Catella.

“Se si crea l’occasione, seppure di natura straordinaria, per stimolare una domanda di investimenti su società immobiliari, si possono poi fare aumenti di capitale e le società, dotate di maggiore liquidità, possono poi entrare negli indici di borsa principali e attrarre l’interesse degli investitori internazionali”. Insomma, può innescarsi un circolo virtuoso già anticipato dalle banche d’affari secondo cui la sottovalutazione generalizzata di questi titoli e i buoni dividend yield offerti ne fanno un oggetto di investimento interessante, come conferma il buy di Banca Imi su Igd e Coima Res mentre un report di Mediobanca Securities spiega che “L’inclusione delle società del real estate tra i titoli qualificati per l’investimento dei Pir ha un effetto positivo per le azioni del settore e in particolare per Beni Stabili, Igd e Coima Re”.

Si spiega così il rally di questi giorni. Aedes, ad esempio, è uno dei titoli migliori di oggi con un guadagno dell’8% che spinge il prezzo a 0,4580 euro, il livello più elevato da febbraio 2016 (a inizio anno il titolo guadagna il 12%). Brilla anche Igd (Immobiliare Grande Distribuzione) con un guadagno del 3% che spinge il prezzo a 1 euro tondo, il livello più elevato da dicembre 2015 (+35% da inizio anno). Ma tra le prede dei gestori figurano anche Beni Stabili e Coima Res.

C’è da chiedersi quanto potrà durare l’effetto Pir sul mattone. La febbre di questi giorni ha già bruciato i rialzi oppure ci sono ancora margini?  Se non ci saranno sorprese sul fronte parlamentare, le prospettive sembrano abbastanza rosee visti anche i precedenti positivi di Belgio e Francia.

Secondo i calcoli di Scenari Immobiliari, al real estate potrebbe essere destinata una raccolta di 5-800 milioni di euro già nel primo anno che, in attesa di matricole, andrà a rafforzare il patrimonio delle non molte società immobiliari quotate anche se, ha commentato Manfredi Catella “l’importanza dell’innovazione è data dal fatto che è destinata a tutta l’industria immobiliare e non solo al listino”.

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