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Il made in Italy alla “Festa degli scapoli” cinese

Nanjing Road, una delle principali vie commerciali di Shanghai

Preparatevi, sta per cominciare la più grande battaglia commerciale della storia. In Cina, ovviamente dove centinaia di milioni di consumatori (o, forse, un miliardo) si apprestano a scatenarsi a suon di click in occasione del Single’s Day, il grande giorno dello shopping per via elettronica: lo scorso anno, in occasione della “festa degli scapoli”, i consumatori cinesi hanno effettuato acquisti per 18 miliardi di dollari. Facile prevedere che quest’anno la cifra verrà superata vista l’entità dell’offerta: 140mila aziende si accingono ad offrire la propria merce, tra cui 60mila internazionali.

Tra questi si presentano, per la prima volta, due small cap di Piazza Affari, sostenute da un accordo con il gigante del web Alibaba, che ha appena annunciato i dati del terzo trimestre: ricavi pari a 55,1 miliardi di yuan (8,3 miliardi di dollari), in progresso del 61% a/a, mentre l’utile netto è più che raddoppiato, passando a 17,7 miliardi di yuan dai precedenti 7,6 miliardi di yuan.   Il 9 ottobre scorso il colosso guidato da Jack Ma ha concluso un accordo con la Centrale del Latte d’Italia (uno dei pochi titoli in rialzo oggi) per la vendita di latte intero a lunga conservazione sul mercato cinese.

I prodotti italiani stanno per entrare nell’offerta di Tmall, la più grande piattaforma b-to-c (business to consumer) di e-commerce cinese di Alibaba, che garantisce l’accesso ad un mercato potenziale di oltre 460 milioni di consumatori attivi annuali. Lo stesso canale distribuirà presto sotto la Grande Muraglia le caffettiere e gli altri casalinghi di Bialetti Industrie, il marchio dell’omino coi baffi. Inoltre Bialetti potrà contare su un proprio account ufficiale su Wechat, la piattaforma di instant messaging cinese che vanta una base quotidiana di 938 milioni di utenti attivi (+23% rispetto al 2016). “La presenza su WeChat permetterà all’Omino con i Baffi di raggiungere in modo completo e ottimale i consumatori cinesi” assicura l’azienda che potrà disporre di un profilo dedicato anche sul social network Weibo, uno dei siti più frequentati dagli utenti internet cinesi.

Il Single’s Day assume così il valore di un test, piccolo ma significativo, dell’appeal del made in Italy nel giorno della grande festa. Il Single’s Day, infatti, è il giorno in cui i giganti del web si sfidano per offrire spettacoli ed esibizioni varie per attrarre l’attenzione della platea. In Occidente l’attenzione dei consumatori sulla Rete è attratta soprattutto dal prezzo mentre chi va in caccia di altre esperienze legate allo shopping va a fare un giro in centro o nei centri commerciali. Ma questa esperienza è negata a buona parte dei 750 milioni di clienti che ogni anno comprano on line. Perciò lo shopping del Single’s Day deve offrire le emozioni virtuali di un tour in via della Spiga o di un concerto rap.

La posta in gioco è la conquista di posizioni nell’e-commerce più ricco del pianeta che nel 2016 ha registrato vendite per 750 miliardi di dollari, più o meno l’equivalente del Pil dell’Olanda, una torta che, secondo Goldman Sachs, tra dieci anni varrà almeno 1.700 miliardi di dollari, più o meno l’80% del Pil italiano. Ma i grandi del web cinese non si accontentano di questo tesoro. Alla vigilia del Single’s Day stasera Wall Street celebrerà il debutto sul mercato di Sougo, il motore di ricerca di Tencent che nel frattempo ha annunciato l’acquisto del 12 % di Snap.

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