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Anzheng Fashion Group: quando la moda italiana seduce la Cina

C’è un nuovo colosso da oltre 3 miliardi di yuan nel 2016 (circa 380 milioni di euro) nell’industria dell’abbigliamento cinese e si chiama Anzheng Fashion Group. Fondata nel 1986 dall’imprenditore e attuale presidente Zheng Anzheng, la società, quotata alla Borsa di Shanghai, rivolge il suo core business alla ricerca, sviluppo e produzione di marchi apparel distribuiti a livello internazionale. Adesso per l’azienda, che dal 2015 si è trasferita dagli headquarters di Shanghai nell’ultra moderno Cultural and Creative Industrial Park della città di Haining con un investimento di 11,6 miliardi di yuan (circa 1 miliardo e 470 milioni di euro), è tempo di acquisire maggiore visibilità a livello globale. A supporto del nuovo planning, che per il momento prevede un piano strategico quinquennale, il gruppo ha deciso di portare il suo marchio di punta JZ Juzui a Milano in occasione della settimana della moda dedicata al womenswear, facendo ufficialmente il suo ingresso nell’arena delle fashion week internazionali con una sfilata a Palazzo Reale nella giornata del 26 febbraio.

“La presenza di JZ Juzui a Milano Moda Donna è il primo step di un percorso di crescita internazionale. Sono certo che sarà un’ottima chance per prendere contatti con talentuosi stilisti, esperti, scuole di moda e aziende di spicco nell’universo fashion. Allo stesso tempo, puntiamo a instaurare partnership proficue con marchi italiani e internazionali che possano aiutarci a gettare le fondamenta per l’ingresso del gruppo nel mondo della moda nell’arco dei prossimi tre anni”, racconta lo stesso Anzheng, per cinque anni consecutivi “Excellent Entrepreneur” di Haining. Oggi, tra le priorità del gruppo figura la costruzione di un centro di ricerca e sviluppo in Italia, la presenza costante alle fashion week e soprattutto il celebrity endorsement. “In Occidente c’è una sensibilità maggiore in fatto di moda ecco perché il nostro focus sarà proprio quello di far conoscere i nostri marchi nel mercato del Vecchio Continente, cercando al tempo stesso di dialogare con il gusto europeo”, ha aggiunto il chief designer Liu Ming, che sulla passerella milanese ha raccontato una collezione ispirata al tema della felicità tra pantaloni morbidi, gonne a matita e abiti dai tagli asimmetrici.

I progetti futuri ruotano attorno a tre parole chiave: globalizzazione, internazionalizzazione e lifestyle. E nei piani a breve termine della realtà asiatica, che oltre al brand JZ Juzui realizza le linee di abbigliamento femminile Imm, Michelle Moissac, Fiona Chen e il menswear di Anzheng, anche il debutto di nuove categorie di prodotto come le calzature, gli accessori, le borse e infine il make-up. “Per noi Milano rappresenta moda e design a livello internazionale ed è proprio da Milano che vogliamo partire per portare la moda cinese in giro per il mondo”, conclude Anzheng. Con un totale di 653 boutique in Cina e vendite al dettaglio pari 1,6 miliardi di yuan (circa 207 milioni di euro), JZ Juzui punta a chiudere l’anno in corso con 711 vetrine e un giro di affari retail di 2,3 miliardi di yuan (pari a circa 300 milioni di euro), per arrivare nel 2022 a quota 943 negozi e vendite al dettaglio per 3,7 miliardi di yuan (circa 479 milioni di euro).

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