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Innovation

Ora c’è uno Shazam per riconoscere animali e piante

È arrivata Seek.

Molti possessori di smartphone sono abituati all’uso di quelle applicazioni di riconoscimento musicale, software in grado di “ascoltare” canzoni trasmesse alla radio in un luogo pubblico e svelare titoli e interpreti: la più famosa e scaricata e Shazam, ma ce ne sono diverse altre dal funzionamento simile (SoundHound, ad esempio). Oggi iNaturalist, una community per amanti della natura, ha deciso di fare ciò che Shazam fa per la musica, ma nel mondo della flora e della fauna: è nata Seek, un’app di identificazione fotografica che aiuterà escursionisti e amanti dell’aria aperta a sapere che specie di pianta hanno sotto gli occhi, che sia passiflora, una pianta carnivora o un papavero della California.

Grazie agli algoritmi di riconoscimento codificati dai suoi realizzatori, Seek è in grado di collegare le fotografie scattate dagli smartphone alla voce di Wikipedia che giudica più vicina al loro contenuto: gli utenti registrati al servizio possono inserire i loro ritrovamenti in una collezione personale di flora e fauna, e – come in una sorta di Pokemon Go per naturofili – l’app premia i collezionisti più instancabili con badge virtuali.

L’icona di Seek nell’App Store.

Seek è piaciuta ai suoi utenti? A giudicare dalle recensioni presenti sull’App Store di Apple, le sue funzionalità possono ancora migliorare. Egon scrive:

Onestamente vorrei farmi piacere quest’app, ma è davvero troppo difficile darle qualcosa in più di due stelle. Bug frequenti – tra i quali la grafica, i caricamenti, i crash e i freeze piagano questa versione dell’applicazione, e ostacolano significativamente l’esperienza dell’utente. Senza contare che sarebbe carino che l’utente potesse suggerire specie dopo aver individuato correttamente il genere biologico, ma Seek ha problemi nel restringere il campo della classificazione scientifica.

Gli fa eco un altro utente, secondo il quale: “È molto divertente, ma è frustrante continuare a leggere «Pensiamo che si tratti di […], ma non ne siamo sicuri». Permetteteci di immettere nel sistema di che si tratta, e siate più permissivi coi badge. Ho fatto foto di piante e animali da ogni angolo possibile con grande illuminazione, messa a fuoco e caratteristiche identificative, eppure non sto ricevendo i crediti del mio lavoro. Fateci guadagnare i badge coi «forse»”.

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