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Perché l’Emilia Romagna è tra le mete preferite da Lonely Planet

Gara ciclistica in passaggio a Cervia, Emilia Romagna.

Dimenticatevi i grandi nomi. Accantonate per un attimo il romanticismo di Parigi, l’allure senza tempo di Roma, la vivace frenesia di Barcellona, il frizzante melting pot di Londra. Nessuno mette in dubbio l’indiscutibile fascino delle grandi città, ma Lonely Planet, per questo 2018, ha voluto andare oltre, cercando – al di là delle “solite note” – le migliori destinazioni europee lontane dalle rotte più comuni. A cominciare dall’Italia, con una meta inaspettata.

  1. Emilia Romagna, Italia
    Prima in classifica in questa graduatoria è l’Emilia Romagna, regione italiana meta di viaggiatori che ne apprezzano soprattutto l’aspetto enogastronomico. E infatti Lonely Planet parte proprio da qui, dalle quattro celeberrime prelibatezze che la regione di Fellini ha visto nascere e poi diffondersi con successo sulle tavole di tutto il mondo: il ragù, il prosciutto di Parma, l’aceto balsamico e il parmigiano reggiano. Ma l’Emilia è molto più di questo, e – come sottolinea il celebre portale di viaggi – da visitare, oltre al Fico di Bologna (il parco tematico culinario più grande del mondo), c’è anche l’interessante Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e il Cinema Fulgor di Rimini (restaurato secondo il progetto di Dante Ferretti, collaboratore di Fellini e tre volte premio Oscar alla Scenografia), che presto ospiterà un museo sul leggendario regista. Inoltre, nuovi voli diretti da Londra Stansted a Rimini permetteranno a sempre più turisti di visitare questa vivace angolo d’Italia. Infine, proprio a Rimini Lonely Planet celebrerà, dall’8 al 10 giugno, l’Ulisse Fest, rassegna dedicata al viaggio che trasformerà la città in una finestra sul mondo con dibattiti, spettacoli, musica, film e cibi da tutti i continenti;
  2. Cantabria, Spagna
    Lasciate per un momento da parte le grandi città e le celebri isole della Spagna, e puntate più a nord. Verde come la Scozia e con un mare cristallino come la Sicilia, la Cantabria è uno dei tesori inaspettati del territorio iberico: una terra di grandi spiagge sabbiose, sulle quali si affacciano montagne avvolte dalla nebbia, e poi ancora villaggi incantevoli come Santillana del Mar e Comillas, castelli spettrali a picco sulle scogliere, oltre ad alcune delle opere preistoriche d’arte rupestre più belle d’Europa. Il vivace porto di Santander ha rivitalizzato il suo lungomare con l’apertura del Centro Botín – polo culturale modernista dell’architetto Renzo Piano inaugurato nel giugno 2017 – e quest’anno la città accoglierà nuovi visitatori grazie all’introduzione di traghetti diretti dall’Irlanda. Inoltre, il più antico parco nazionale della Spagna, Picos de Europa, celebra il suo centenario proprio quest’estate, con una ricca programmazione di eventi che permettono ai turisti di esplorare una catena montuosa ancora poco nota ma dagli scenari fiabeschi;
  3. Frisia, Paesi Bassi
    La maggior parte delle persone che visitano i Paesi Bassi fanno scalo ad Amsterdam, ma nel 2018 la Frisia sta conquistando una bella fetta di estimatori. Il suo capoluogo, Leeuwarden, è una città con una fiorente cultura del caffè, negozi eclettici e canali lambiti da case storiche, e – insieme a La Valletta – è stata designata Capitale europea della cultura 2018. La città sta proseguendo nel suo ricco programma di installazioni, festival ed eventi, tra cui una grande mostra (che durerà fino a ottobre 2018) nel Museo Fries, da poco rinnovato, ispirata al celebre artista Escher, che nacque proprio a Leeuwarden nel 1898. Al di fuori della città, campi verdi a perdita d’occhio attraversati da dighe tracciano un nuovo percorso artistico chiamato Sense of Place, che si snoda nel placido paesaggio della regione e termina al quartetto di isole nel mare di Wadden, Patrimonio mondiale dell’Unesco, luogo caratterizzato da dune di sabbia e lunghe spiagge dalle quali osservare il fenomeno delle maree;
  4. Kosovo
    Incastrato tra due catene montuose nel cuore dei Balcani, il Kosovo è rimasto in qualche modo escluso dalle rotte turistiche più battute. Ma il Paese, che celebra i 10 anni di indipendenza dalla Serbia proprio nel 2018, sembra avere davanti a sé diverse nuove opportunità grazie a un concentrato di bellezze perlopiù inesplorate. La seconda nazione più “recente” del mondo, che vanta anche la più giovane popolazione media d’Europa, è piena di storia e di bellissimi paesaggi, di antichi villaggi, di monasteri ortodossi ricchi di affreschi bizantini (patrimonio dell’Unesco), di rigogliosi parchi nazionali e laghi da cartolina. Il tutto unito a una vivace vita notturna, soprattutto a Pristina, e di prezzi assolutamente concorrenziali. Gli appassionati di cinema affollano ogni estate il DokuFest (quest’anno cade il 3-11 agosto), una rassegna cinematografica internazionale che si svolge nella città di Prizren. Per chi ama rilassarsi con un bel bicchiere di vino in mano, la fiorente regione vinicola di Rahovec accontenterà anche i palati più esigenti.
  5. Provenza, Francia
    La dolce vita francese si svolge in Provenza: nessun altro luogo, al pari di questa regione, presenta le stesse caratteristiche di romanticismo (tra i campi viola di lavanda e gli uliveti), una costa spettacolare con calette nascoste tutte da scoprire, e un senso di bon vivre spensierato e rilassato. Esplorate l’elegante Aix-en-Provence e la vivacissima Marsiglia, che offre bar alla moda, ristoranti stellati e un’innovativa scena artistica contemporanea. Quest’anno l’arte è protagonista nell’area grazie all’apertura, nel giugno 2018, dello spazio espositivo Fondation Carmignac sull’Isola di Porquerolles, incastonato in un parco di 15 ettari e visitabile solo a piedi nudi. A questo si aggiunge il ricco programma artistico che si svolge all’interno dei magazzini ferroviari ristrutturati della Luma Foundation, ad Arles. Arrivare in Provenza, poi, sarà ancora più facile: l’Eurostar ha riaperto un percorso diretto dalla stazione San Pancrazio di Londra ad Avignone e Marsiglia, offrendo servizi fino a quattro giorni alla settimana;

    Il Victoria and Albert Museum in apertura a Dundee (settembre 2018).
  6. Dundee, Scozia
    Con l’apertura del nuovo polo del Victoria and Albert Museum il prossimo settembre, Dundee, quarta città per grandezza in Scozia e Città creativa Unesco per il design 2014, ha già un occhio nel futuro. La struttura in cemento dell’architetto giapponese Kengo Kuma, che trae ispirazione dai contorni di una parete rocciosa scozzese, sarà il principale centro di design del paese e conterrà al suo interno 300 anni di innovazione. Questo museo quasi spaziale è il primo passo di un progetto di rigenerazione trentennale da un bilione di sterline, che coinvolgerà anche lo storico lungomare, fornendo un luogo di incontro ai margini del fiume Tay, e alimenterà ulteriormente una scena creativa che attrae sempre di più i migliori talenti del Regno Unito;
  7. Piccole Cicladi, Grecia
    Sparse nel Mar Egeo tra Naxos e Amorgos, le Piccole Cicladi sono isole fuori dal radar della maggior parte dei visitatori, anche se una di loro – Koufonisia – sta cominciando a conoscere un turismo più consistente. Qui – specialmente a Iraklia, Schinousa e Donousa – è ancora vivo lo spirito genuino e più puro delle isole greche, proprio com’erano decenni fa. Il loro fascino risiede nelle spiagge incontaminate, nelle tipiche taverne, nei luoghi remoti dove si respira ancora un ritmo lento della vita e un raro senso di atemporalità: gli ingredienti ideali per staccare il cervello e rilassarsi nel profondo. Non aspettate troppo tempo prima di visitarle: diverse compagnie di traghetti ad alta velocità stanno aggiungendo le Piccole Cicladi ai loro itinerari, in particolare Koufonisia, la “stella nascente”, con le sue spiagge splendide e una lunga strada principale ricca di ristoranti e vivaci caffè.
  8. Vilnius, Lituania
    L’affascinante ma a volte straziante storia di Vilnius, in Lituania, è ancora palpabile, dal suo splendido centro storico barocco ai dolorosi ricordi di un ghetto ebraico della Seconda guerra mondiale, ma oggi questa città è piena di un’energia in fermento che caratterizza la sua evidente rinascita. Il fervore è nell’aria: il quartiere degli artisti Užupis, appena rinnovato, vanta nuovi spazi creativi, mentre l’ambito enogastronomico ha due protagonisti indiscussi, l’ottima birra artigianale e i ristoranti d’ispirazione nordica, famosi in tutto il Mar Baltico. Quest’anno si festeggia anche il centenario dell’indipendenza della Lituania, con celebrazioni che durano tutto l’anno, tra cui un festival canoro itinerante nel mese di luglio. Oggi Vilnius ha trovato la sua identità ed è solo una questione di tempo prima che il mondo si accorga di lei;
  9. Valle del Vipava, Slovenia
    Punteggiata da villaggi con tegole di terracotta e guglie gotiche e fiancheggiata da viti che si estendono lungo dolci pendii, sarebbe facile confondere la valle del Vipava, a ovest di Lubiana, con un idilliaco paesaggio toscano. Ma questi fertili vigneti, delimitati da ripidi altipiani carsici, sono ancora sconosciuti ai più. Le viti sono coltivate in Slovenia da millenni, ma oggi questa è una terra di produttori di vino di altissimo livello, le cui varietà e tecniche sperimentali stanno producendo risultati eccezionali che attirano da tutto il mondo gli amanti del nettare degli dei. La valle si esplora al meglio su due ruote: tour in bicicletta guidati da membri della popolazione locale si snodano lungo tranquilli vicoli tra le vigne, facendo sosta nelle cantine per piacevoli degustazioni.
  10. Tirana, Albania
    Difficile immaginare uno snodo turistico migliore di Tirana, che si trova tra la costa adriatica e le alpi albanesi. Ma questa non è solo una città di passaggio, anzi: è una metropoli frizzante che ha subito una profonda trasformazione grazie al suo ex sindaco (ora primo ministro albanese), che ha fatto dipingere edifici squallidi con colori vivaci, incoraggiato i pendolari ad abbandonare le auto a favore delle biciclette e ha sistemato e abbellito le aree verdi della città, ottenendo grandissimi consensi dalla popolazione. Una giornata tipo a Tirana dovrebbe includere una salita in funivia dal centro alla vetta della città, il monte Dajti, per una vista panoramica, per poi passare a un’esperienza slow-food in un bistrot locale, e infine un tour serale tra cocktail bar e le boutique degli stilisti nel quartiere alla moda Blloku, un tempo appannaggio di corrotti boss comunisti.

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