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Che se ne farà Google di 186 brevetti sanitari

Le grandi aziende tech sono pronte a rivoluzionare anche il settore healthcare?

di Michela Tindera, Forbes Staff

Le grandi aziende tecnologiche hanno già sconvolto i settori del retail, dei media, della finanza e quasi ogni altra industria. Il prossimo sarà la biologia, secondo Ernst & Young. Secondo un nuovo report pubblicato martedì dalla divisone Life Sciences della società, tra il 2013 e il 2017 Alphabet, Microsoft e Apple hanno presentato oltre 300 brevetti legati all’assistenza sanitaria. Alphabet ha depositato ben 186 brevetti, Microsoft ne ha presentati 73 e Apple ne ha portati a termine 54 in questo arco di tempo, registrando un aumento del 38% del numero di brevetti biennali relativi al settore healthcare di queste società.

Secondo Ernst & Young, questo tipo di competizione rappresenta una nuova sfida per le aziende farmaceutiche. EY ha dichiarato che mentre i lanci dei farmaci di successo possono ancora essere molto redditizi, con le crescenti pressioni sui rimborsi, il numero di quelli che stanno raggiungendo almeno il 50% delle previsioni di vendita degli analisti è in calo dal 2005. Invece, suggerisce lo studio di EY, le compagnie di scienze biologiche devono concentrarsi sull’impiego dei dati per sviluppare piattaforme digitali che potrebbero creare un nuovo modo per i pazienti di capire il loro stato di salute, così come AirBnb aiuta i consumatori a trovare stanze economiche o Uber ha contribuito a cambiare la loro mobilità.

“Alcune delle competenze delle società tecnologiche sono esattamente ciò di cui l’industria ha bisogno”, ha detto Pamela Spence, leader del settore scienze biologiche globali di Ernst & Young, indicando il grande numero di data scientist in forza ai grandi nomi del tech. “L’aumento demografico di una popolazione che invecchia e della classe media emergente in tutto il mondo ha improvvisamente creato un ulteriore mercato per l’assistenza sanitaria”.

Come se Big Pharma non lo sapesse! E&Y dice che ci sono stati circa 90 accordi dal 2014 che hanno unito società di scienze biologiche con aziende tecnologiche. Teva Pharmaceuticals ha stretto una partnership con Intel nel 2016 per combinare i dati estratti dai dispositivi indossabili con una sperimentazione clinica che monitora lo stato di avanzamento della malattia di Huntington. Novartis ha collaborato con Verily Life Sciences e con Alphabet sui sensori da incorporare nelle lenti a contatto. Roche ha recentemente acquistato la società di health-tech Flatiron per 1,9 miliardi di dollari.

Finora le innovazioni nel campo dell’assistenza sanitaria di Alphabet vanno dall’acquisizione delle società di intelligenza artificiale DeepMind e Verily, alle partnership con la clinica virtuale per il diabete Onduo, con la società specializzata in interventi in sala operatoria Verb Surgical e con la startup di dispositivi medici Galvani Bioelectronics. Nel frattempo, in base alla tipologia di brevetti depositati, Microsoft si è concentrata sullo sviluppo di dispositivi volti a monitorare le condizioni croniche e i brevetti di Apple si sono concentrati sulla capacità degli iPhone di acquisire e utilizzare i dati biometrici in diversi modi.

Amazon, secondo la ricerca di EY, non ha ancora depositato alcun brevetto di assistenza sanitaria. Ma la partnership annunciata con Berkshire Hathaway e JP Morgan, unito al misterioso team di ricerca farmaceutica della compagnia, 1492, rappresenta un’altra minaccia per gli operatori sanitari tradizionali.

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