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Global 2000: le più grandi aziende quotate al mondo nel 2018

Sede di ICBC a Hangzhou, in China.

di Kristin Stoller, Forbes Staff

Negli ultimi mesi, il mondo ha visto aumentare le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Il vasto potere economico detenuto dai due Paesi si riflette nella lista del 2018 della Global 2000 di Forbes. Per la prima volta dal 2015, quest’anno la Cina e gli Stati Uniti si sono divisi le prime 10 posizioni in modo equo. La Cina è sede di 291 aziende Global 2000 mentre gli Stati Uniti sono in prima posizione con 560.

La nostra sedicesima classifica annuale Global 2000 comprende società quotate in borsa provenienti da 60 Paesi diversi. Collettivamente, le aziende di questo elenco rappresentano 39,1 trilioni di dollari di vendite, 3,2 trilioni di dollari di profitti, 189 trilioni di dollari in asset e 56,8 trilioni di dollari di valore di mercato. Tutte le metriche sono aumentate di due cifre anno su anno, con utili in crescita del 28%.

JPMorgan Chase si trova in terza posizione nella classifica Global 2000

La classifica Global 2000 si basa su un punteggio composito ottenuto da analisi ponderate di entrate, profitti, asset e valore di mercato. Per il sesto anno consecutivo, la Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) e la China Construction Bank conquistano la prima e la seconda posizione. Seguono da vicino gli Stati Uniti con JP Morgan Chase e la Berkshire Hathaway di Warren Buffett, che hanno ottenuto rispettivamente il terzo e il quarto posto. A completare la top 10 ci sono la Agricultural Bank of China (#5), Bank of America (#6), Wells Fargo (#7), Apple (#8), Bank of China (#9) e Ping An Insurance (#10).

Ma gli Stati Uniti continuano a dominare in termini di quantità di società nella classifica complessiva, con quasi il 30% sul totale. Le 291 aziende cinesi e di Hong Kong sono in aumento rispetto alle 262 del 2017. Nella prima classifica pubblicata nel 2003, c’erano solo 43 aziende provenienti da Cina-Hong Kong. Nel frattempo, anche il Giappone, il Regno Unito e la Corea del Sud sono entrati nei primi cinque paesi con il maggiore numero di aziende presenti nella lista.

Wall Street il giorno della quotazione di Spotify il 3 aprile 2018.

La novità di quest’anno è Spotify, probabilmente l’Ipo di più alto profilo in questa classifica. Il servizio di streaming musicale ha debuttato alla posizione #1644 con una capitalizzazione di mercato di 27 miliardi di dollari. Tuttavia, l’azienda ha registrato una perdita di profitto di circa 1,3 miliardi di dollari nell’ultimo anno. In totale, la classifica ha visto 131 new entry, con il mercato globale delle Ipo che ha inserito 14 aziende nell’elenco del 2018. La società svedese di servizi personali Essity si è aggiudicata il miglior debutto del 2018 al 722° posto.

Le compagnie petrolifere e del gas hanno fatto un rimbalzo quest’anno, aiutato in gran parte da un aumento dei prezzi del petrolio. Uno dei più grandi balzi della classifica di quest’anno è stata Chevron, che è salita di 338 posizioni per arrivare direttamente al 21° posto. La società ha chiuso il 2016 con un rosso di 497 milioni di dollari, ma recentemente ha messo a segno profitti pari a 10,2 miliardi di dollari. L’ex ceo John Watson, in una lettera agli azionisti, ha attribuito la perdita del 2016 ai bassi prezzi delle materie prime. Anche BP ha seguito la scia di Chevron, guadagnando 323 posizioni fino al #36 posto, con un profitto di 4,3 miliardi di dollari.

Tra i grandi esclusi troviamo Whole Foods, acquisita da Amazon (#53) lo scorso anno. Nell’ultimo anno Amazon ha registrato vendite per 193,1 miliardi di dollari e una capitalizzazione di mercato di 777,7 miliardi di dollari. Sul fronte delle fusioni e acquisizioni, DowDuPont ha fatto la sua comparsa al #122 dopo la fusione di Dow Chemical e DuPont nel settembre 2017. Il mese scorso, la società si è aggiudicata il 26° posto nella nostra lista delle più grandi aziende pubbliche americane, con profitti per 1,6 miliardi di dollari. Altra novità della classifica è la società canadese di fertilizzanti Nutrien (#884), che si è formata quando Agrium e Potash Corporation di Saskatchewan si sono fuse a gennaio.

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