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Il vino digitale italiano che guarda oltre l’e-commerce

Viniexport, il principale distributore digitale italiano di vino, con oltre 5000 etichette che comprendono anche marchi come Masi, Ca dei Frati, Banfi, Mastroberardino, e Feudi di San Gregorio, si avvicina al salto sul mercato internazionale. Il fondo spagnolo di private equity Inveready, investirà infatti 2 milioni di euro nella società campana, startup innovativa che opera nella distribuzione digitale del vino con focus sull’e-procurement, ossia nella digitalizzazione dell’intero processo di approvvigionamento, tramite la gestione di scorte e cataloghi, andando così oltre la semplice vendita online rappresentata dall’e-commerce.

Nata nel 2015 con un investimento iniziale di 400mila euro da parte di Starthope Fira, tra il 2016 e il 2017 Viniexport ha anche ricevuto il sostegno dei due principali istituti di credito italiani, Unicredit e Intesa e nel 2017 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi. Quali i motivi alla base di questi riconoscimenti? Buona parte del merito va al software di Viniexport, che secondo le stime della società consentirebbe di risparmiare fino al 15% sulle operazioni amministrative, fino al 25% di tempo sulle operazioni di carico, scarico e magazzino e fino al 40% di tempo sulla selezione dei produttori.

In poco più di due anni Viniexport (che ha chiuso l’esercizio 2017 con un fatturato superiore ai 3 milioni di euro) ha venduto più di 3 milioni di bottiglie arrivando fino a clienti come come catene alberghiere, compagnie aeree, i duty free e grandi piattaforme internazionali. A fine 2017, ha lanciato MrWine, la divisione per il mondo HoReCa (Hotellerie-Restaurant-Café) di alta gamma, che ha già intermediato oltre 100.000 bottiglie in meno di un anno.

A destra nella foto Eugenio Picca, ceo e founder di ViniExport. Al centro il Cfo di ViniExport, Giacomo Rosa, e a sinistra Giovanni De Caro, consulente del fondo Fira.

Ora, grazie all’investimento spagnolo, Viniexport è pronta per un ulteriore salto in avanti, puntando ad inserirsi su nuovi mercati europei.
“Abbiamo chiuso un finanziamento di 2 milioni in quattro tranche basato su milestone molto sfidanti, che riteniamo alla nostra portata” spiega il fondatore di Viniexport Eugenio Picca, “finalmente abbiamo la benzina per avviarci al nostro primo traguardo, superare i dieci milioni di giro d’affari in tre anni, consolidando la nostra posizione in Italia ed inserendoci nei mercati di Spagna e Germania”.

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