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La classifica dei paradisi fiscali nel mondo (con una sorpresa in vetta)

Molto probabilmente i più grandi paradisi fiscali del pianeta non sono quelli che ti aspetti. Almeno stando a uno studio prodotto dagli economisti della Berkeley University e dell’Università di Copenaghen.
Thomas Torslov, Ludvig Wier e Gabriel Zucman nel loro “The missing profits of nations” hanno messo insieme una mole imponente di dati combinando statistiche macroeconomiche, l’attività delle multinazionali e i conti pubblici di numerosi Paesi nel mondo. Risultato dell’analisi: il 40% dei profitti delle multinazionali sono dirottati ogni anno verso Paesi a bassa tassazione.
I “migliori” in questa pratica sono i gruppi multinazionali statunitensi – scrivono gli autori dello studio – mentre la perdita di gettito più ampia riguarda i Paesi dell’Unione europea (il 18% circa) e quelli in via di sviluppo. Dagli Stati Uniti prendono il volo qualcosa come 142 miliardi di dollari (dall’Italia 23).
Tra i molti dati presenti nello studio, riferiti al 2015, di particolare interesse sono quelli riferiti ai profitti trasferiti dalle multinazionali.
Questa speciale classifica non è guidata dalle Cayman o da qualche sperduta isola caraibica.
Il Paese che attrae la parte principale dei profitti che le aziende multinazionali disperdono nel mondo è infatti l’Irlanda, Paese che offre numerosi vantaggi fiscali alle multinazionali, su tutti una corporate tax al 12,5%.
Ecco la classifica dei Paesi che hanno attirato la maggior parte dei profitti delle multinazionali secondo i dati presenti nello studio:

Irlanda                – 106 miliardi di dollari
Isole caraibiche – 97 miliardi di dollari
Singapore           – 70 miliardi di dollari
Svizzera              – 58 miliardi di dollari
Paesi Bassi         – 57 miliardi di dollari
Lussemburgo    – 47 miliardi di dollari
Porto Rico         – 42 miliardi di dollari
Hong Kong        – 39 miliardi di dollari
Bermuda            – 24 miliardi di dollari
Belgio                 – 13 miliardi di dollari
Malta                  – 12 miliardi di dollari

Gli autori concludono che i Paesi ad alta tassazione stanno fallendo nel creare disincentivi al trasferimento di profitti verso i Paesi a tassazione più favorevole, concentrandosi invece sul recupero dei profitti prodotti in altri Paesi ad alta tassazione.

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