Style

Alberto Fasciani, quando un brand di moda incontra l’equitazione

Alberto Fasciani ha creato un brand di moda con un core business nel mondo dell’equitazione

Articolo tratto dal numero di gennaio 2019 di Forbes Italia. 

La storia del marchio Fasciani è quella di un ragazzo con la passione per le scarpe artigianali, Alberto, che decide di trasformare il suo interesse in lavoro: nasce così l’azienda leader nel settore delle calzature tecniche con base a Fermo, nelle Marche. Il core business è il mondo dell’equitazione, dove gli stivali 100% handmade firmati Fasciani sono ambiti dai professionisti più titolati di questo sport. Basti pensare che, tra i primi 200 cavalieri a livello mondiale, più del 60% indossa le sue creazioni.

“La mia produzione è iniziata stravolgendo un mondo storicamente conservatore con la creazione di stivali tecnici per il mondo dello showjumping, un evento equestre competitivo, per poi passare agli stivali da Polo, superando la qualità delle produzioni tradizionali argentine, e infine a quelli del Dressage, disciplina che fa dell’eleganza il suo punto di forza”, spiega, raccontando, con un certo orgoglio, come la maison italiana sia riuscita a rivoluzionare lo stivale tecnico, tipicamente inglese: “I nostri tratti distintivi? Pellami di vitello pregiati, zip posteriori ma anche laterali e chiusure posizionate in modo da garantire maggiore flessibilità e assecondare il movimento del cavaliere”.

Alcuni modelli della collezione autunno/inverno realizzati dalla maison. (Courtesy Fasciani)

Insomma, nulla può essere lasciato al caso. E difatti, le creazioni Fasciani, realizzate con pellami preziosi come il coccodrillo e il cordovan, hanno permesso alla griffe di diventare sponsor ufficiale di uno dei più famosi circoli sportivi, il Polo Club Saint Tropez, arrivando persino a conquistare le case reali europee. Ingrediente immancabile per la ricetta di successo di questa azienda portavoce del made in Italy è però la dedizione: “Per confezionare uno stivale da equitazione su misura occorrono mediamente quattro o cinque settimane”, racconta a Forbes l’imprenditore e designer. La stessa dedizione che mette in gioco nel praticare le sue passioni, come la vela e i fuoristrada, spiega di ritorno da un recente viaggio all’insegna dell’avventura nel deserto del Sahara.

Nel corso degli anni, il brand ha rivolto la sua attenzione anche al mondo delle moto con un nuovo progetto di lifestyle: “Qualche anno fa, ho avuto l’idea di costruire una moto da speedway e una da flat track, adatte a percorrere piste ovali. Ho organizzato quindi un’officina, studiato e sviluppato la loro componente tecnica, costruendo e assemblando i singoli pezzi, per poi rivestirle con pelle e cuoio: insieme ad accessori Fasciani come stivali e giubbini sportivi li ho presentati a gennaio 2011 durante Pitti Immagine”. Un grande successo confermato anche al Motor Bike di Verona. Ultima novità in casa Fasciani è il battesimo nell’Olimpo della moda, che ha visto l’azienda iniziare a produrre calzature, prima per lei, poi per lui, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei campioni una volta scesi da cavallo. “La scelta di accogliere un altro mondo oltre l’equitazione è stata dettata dalle richieste dei miei clienti più affezionati. Ho cercato di stemperare lo stivale dalla sua tecnicità, provando a ingentilirne le linee per renderlo un accessorio più vicino al linguaggio della moda, pur mantenendo il metodo del tinto in capo”. Il perché è presto detto: “Guardando nel mio archivio di stivali ho pensato che sarebbe stato bello creare un effetto di colore diverso dall’originale, come un pittore che mescola i colori fino a trovare l’equilibrio cromatico perfetto. Da qui l’intuizione di ricreare uno stile a tratti vintage, con sfumature sempre diverse”.

Tra i primi 200 cavalieri al mondo, più del 60% indossa le sue creazioni che sono apprezzate anche dalle case reali di tutta Europa.

Nell’ultimo anno, Alberto Fasciani ha mostrato un altro lato della moda, quello solidale, grazie a un progetto speciale a favore di Campotosto, comune abruzzese situato nel Parco Nazionale del Gran Sasso, cui l’imprenditore è molto legato. Fasciani ha sentito il dovere di aiutare questa spettacolare zona dell’Appennino a seguito del violento sisma che lo scorso anno lo ha colpito. Ha deciso quindi di dare maggiore visibilità al territorio ambientando la campagna primavera-estate sulle rive del Lago di Campotosto. Un progetto alimentato dall’amore per questa terra e portato avanti insieme a diverse realtà autoctone e ad Assunta Perilli, tessitrice con la quale il marchio ha avviato un’importante collaborazione creativa, protagonisti il lino e cotone del luogo.

Nel frattempo, nei piani futuri dell’azienda da oltre 2 milioni di euro di ricavi, già presente nei mercati di Europa, Giappone, Usa e Australia, figura in primo luogo il potenziamento del network distributivo, con un focus sul canale wholesale, laddove il mercato estero assorbe circa l’80% del fatturato complessivo. D’altronde: “Non esistono ostacoli insormontabili”, conclude Alberto. “Lavoro intenso per una qualità senza compromessi sono le chiavi per il successo”.

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