C’è una startup fintech newyorkese che ordina e organizza informazioni provenienti da migliaia di fonti in tutto il mondo in un’unica interfaccia completamente collegata. Si chiama Enigma ed è nata da un’idea di Hicham Oudghiri e Marc DaCosta, migliori amici da quando si sono conosciuti 16 anni fa come laureandi alla Columbia University, dove studiavano filosofia.
“Enigma è un grafico di conoscenza di ciò che sta accadendo nell’economia globale”, secondo la definizione di DaCosta. Antoine Gara nella cover story apparsa sul numero del 28 febbraio di Forbes Magazine, spiega ad esempio che Enigma ha registrato l’aumento dei costi in tempo reale dovuti allo “shutdown” americano in un sito web dal nome “Government Shutdown 2018-2019″. Organizzando tutti i dati (pubblici) è emerso che dopo 35 giorni di stallo, 6,35 miliardi di stipendi non erano stati versati a 747.573 impiegati federali. E ogni secondo in più pesava 2.118 dollari sulla cifra totale.
La capacità di Enigma di dare rapidamente un senso a un flusso di dati apparentemente disconnessi, tra fonti pubbliche e private, e di creare una visione personalizzabile dell’economia globale ha attratto alcune delle aziende leader a livello mondiale, da BlackRock a PayPal, a Celgene, e molti altri clienti che pagano più di 1 milione di dollari l’anno per accedere agli approfondimenti.
Fino ad oggi, Enigma ha sintetizzato 100.000 set di dati in più di 100 Paesi, organizzato intelligence su 30 milioni di piccole imprese. Ha mappato ogni molecola utilizzata dall’industria farmaceutica statunitense, così come tutte le prove, i brevetti depositati e gli eventi avversi. Circa 130 milioni di capitale sono confluiti nell’azienda negli ultimi sette anni da venture capital come NEA, Crosslink Capital e Glynn Capital e hedge fund come Two Sigma Ventures e Third Point Ventures. Forbes stima che la valutazione di Enigma è ora di 750 milioni, con entrate intorno ai 30 milioni all’anno.
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