Responsibility

Dalla tv all’impegno green, Caterina Balivo diventa madrina dell’Unesco

Caterina Balivo
Caterina Balivo (Copyright Gabriele Di Martino)

Da donna di spettacolo al ruolo di madrina dell’Unesco per i temi ambientali. Non capita tutti i giorni, a meno che l’impegno sociale non abbia fatto parte di un percorso professionale e di vita. Così come è stato per Caterina Balivo, volto noto della televisione italiana, da pochi giorni diventata madrina per il decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile per conto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. “Quando mi è stato proposto ho accettato con grande entusiasmo”, racconta. “Nel mare troviamo più dell’80% della biodiversità che oggi conosciamo e proprio grazie a questa siamo in grado di trovare cure per malattie quali l’Alzheimer, alcune forme di cancro e potenzialmente anche per il Covid-19. Ecco perché è importante prendersene cura, riducendone l’inquinamento. e proprio da qui nasce il desiderio di mettermi in gioco in prima persona per questa importantissima causa”.

Quello di Caterina Balivo con Unesco sarà un percorso di 10 anni dove potrà giocare un ruolo come personaggio pubblico per veicolare il messaggio. Così come fa già da anni in compagnia di suo marito, il finanziere Guido Maria Brera (tra i fondatori del gruppo Kairos), impegnato per sostenere la ricerca e la consapevolezza circa le malattie polmonari. “Spesso quando si pensa agli Oceani si fa riferimento solo al problema delle plastiche disperse in mare, che certamente esiste. Ma non è certamente l’unico. Non ci siamo mai preoccupati di quello che respiriamo e l’acqua è il primo anello della catena. Per questo mi spendo in prima persona”. Però adesso stiamo vivendo un’emergenza sanitaria su cui per forza di cose si stanno concentrando le attenzioni della comunità internazionale. “Da questo punto di vista – ci dice – il Covid-19 ha molto probabilmente scosso le coscienze e reso più consapevoli le persone. Entro ottobre va presentato il piano Next Generation e questa occasione potrebbe essere per riprogettare le città, magari anche guardando a una prospettiva a 100-150 anni da oggi. In questi anni, nelle mie trasmissioni, credo di aver portato una dose di impegno laddove l’impegno è difficile da portare alla ribalta, come nel mondo dello spettacolo. Penso ai tutorial che abbiamo lanciato nel tempo sul rispetto dell’ambiente e sulla diversity. Oggi credo di essere pronta a una sfida di questo tipo”.

Selezionata da Forbes Italia nel 2020 tra le 100 donne di successo del nostro Paese, la conduttrice è stata recentemente protagonista del format Forbes Women in una puntata speciale interamente digitale in cui ha raccontato in che modo secondo lei possono convivere leadership e creatività nella carriera televisiva. “La creatività è fondamentale per chi fa il mio mestiere, vedere la propria idea finalmente realizzata regala grandi soddisfazioni. Certo, anche il senso pratico è importante e per questo è altrettanto cruciale saper ascoltare il proprio team e alimentare il confronto. Come leader credo di essere sicuramente severa ed esigente ma anche molto vicina alla mia squadra”, aveva detto in quell’occasione la conduttrice.

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