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Nella Brera degli artisti e dei poeti c’è un Bistrot che ha segnato la storia di Milano

Take away bistrot, Brera - Milano
Take Away Bistrot

Dopo aver compiuto gli studi scientifici e una laurea in Scienze Politiche alla statale di Milano con indirizzo di diritto internazionale, l’imprenditore Federico Castelbarco entra nel mondo della comunicazione occupandosi di clienti come Autogrill, Cariparma, Accenture e Popolare di Ancona. La sua vita però cambia radicalmente quando un amico, che aveva comprato il Take Away Bistrot, gli chiede di rilevare le quote vacanti: “Ho deciso di cambiare vita e seguire la mia grande passione, la cucina. Da quel momento sono passati 20 anni, due mogli e quattro figlie, e con il mio amico siamo ancora soci. Ora sono il socio di maggioranza, mi occupo di tutto, delegando molto ma non la gestione della cucina, dei vini e del menu che nasce sempre nella mia testa”, spiega.

Oltre che appassionato di buona cucina, Castelbarco è anche un cuoco amatoriale, “ho imparato in casa e poi da autodidatta studiando, provando e girando l’Italia per ristoranti stellati, osterie e trattorie che sono la mia passione. Una volta avevo contato quante fossero le osterie d’Italia della guida del Gambero Rosso che avevo provato ed ero arrivato a 160: dal Tarvisio a Portopalo in Sicilia, girando tutte le regioni italiane, provando tutti i piatti della tradizione. Amo i prodotti tipici, i piatti locali le cucine del territorio abbinate agli straordinari vini italiani”, prosegue il manager.

Nel locale viene riproposta infatti questa sua passione tenendo fermi i punti della cucina lombarda: il risotto alla milanese e la cotoletta (sempre in carta) e nei mesi più freddi l’ossobuco. La cornice dello storico quartiere di Brera, poi, aggiunge un tocco di heritage ancora più forte. “In questi ultimi 20 anni Brera è molto cambiata divenendo meno autentica e più simile ai quartieri di moda delle città europee. Sono stati aperti moltissimi locali di tendenza che a mio avviso sono omologati e freddi, catene replicabili e offerta standardizzata. La nostra filosofia invece è completamente diversa: i nostri clienti sono speciali e ognuno è trattato allo stesso modo, ci interessa solo che entrino nel nostro mood, scanzonato, senza barriere, familiare”.

Certo, il Covid ha messo a dura prova tantissime attività nel campo della ristorazione e non solo. Ma il plus del bistrot milanese è proprio l’essere riusciti a creare un ambiente familiare: “Abbiamo un mondo di habitué, che hanno il loro tavolo sempre alla stessa ora, che mangiano quella cosa, molti vengono perché si sentono soli a casa e sono diventati amici fra di loro, si sono conosciuti proprio da noi”.

    Take Away Bistrot
    Take Away Bistrot
    Take Away Bistrot
    Take Away Bistrot
    Take Away Bistrot
    Federico Castelbarco
Il Take Away Bistrot nasce nel 1976 nel cuore di Brera, nella Brera degli artisti e dei poeti, e si caratterizza per un’atmosfera rètro che non stanca mai. La sua offerta parte con la colazione e la caffetteria tipica italiana e prosegue con il lunch di mezzogiorno caratterizzato da un menu di otto piatti che cambiano ogni giorno. Nel pomeriggio è il momento delle merende dolci e salate fino al classico aperitivo milanese, rigorosamente senza buffet ma con piattini portati al tavolo che accompagnano bicchieri di vino e cocktail. Anche la clientela è molto eterogenea: la signora super elegante della Milano da bere, il giornalista, l’artigiano, lo studente e persino gli influencer più famosi.

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