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Il farmacista napoletano che con il suo e-commerce vuole digitalizzare l’acquisto delle medicine

Articolo tratto dal numero di febbraio 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

La storia di eFarma.com, e-commerce farmaceutico da quasi un milione di clienti e circa 25 milioni di fatturato nel 2020, inizia in uno scantinato e approda a un quartier generale in stile Silicon Valley. “Ho iniziato in un piccolo magazzino che mio padre non utilizzava”, ricorda Francesco Zaccariello, fondatore e amministratore delegato della società. “L’ho svuotato e ne ho fatto il mio primo ufficio con un collega dell’università”.

Farmacista e figlio di farmacisti, Zaccariello ha fuso in eFarma.com professione e passione giovanile. “Da ragazzino mi sono innamorato del commercio online”, racconta. “Ho iniziato a vendere oggetti che non usavo su eBay. Il binomio e-commerce/farmacia ha caratterizzato la mia adolescenza: eFarma.com era lo sbocco naturale”. Dopo la laurea alla Federico II di Napoli, nel 2012 ha avviato l’azienda, nata come costola dell’attività di famiglia. Deciso a mettersi in proprio, ha trovato un ostacolo: la vendita online di farmaci, legale da tempo in Paesi come Stati Uniti e Germania, è stata proibita in Italia fino al 2016. “Ciò nonostante, lavoravamo su aspetti come sviluppo software e catalogo”, spiega. “Così, quando la normativa è cambiata, eravamo pronti: siamo stati tra i primi a ricevere l’autorizzazione per vendere online farmaci senza obbligo di prescrizione medica”.

L’ultima barriera da abbattere è stata quella della diffidenza, del rapporto fiduciario che lega il cliente al suo farmacista. “La chiave era non replicare la struttura di un sito di e-commerce generalista, ma digitalizzare l’esperienza d’acquisto della farmacia fisica”, afferma. “Il nostro portale, per esempio, prevede la categoria ‘Rimedi per’, analoga all’organizzazione degli scaffali di una farmacia. Inoltre il servizio clienti è gestito da farmacisti contattabili via chat o telefono. Per questo le persone preferiscono acquistare da noi anziché su marketplace generalisti, dove spesso sono disponibili gli stessi prodotti”.

Oggi l’azienda conta circa 70 dipendenti e ha da poco aperto una sede di tremila metri quadrati a Bacoli, con vista sul golfo di Napoli. “Abbiamo rivalutato un ex cantiere navale”, spiega Zaccariello, “e lo abbiamo trasformato in un headquarter in stile Silicon Valley, spazioso e vivibile, con un solarium e una sleep box”. La storia di eFarma.com è infatti quella di una startup tecnologica calata nel Sud Italia. “Tanti ragazzi di talento del Meridione credono di non poter realizzare i loro progetti perché non sono nati in un contesto favorevole”, dice Zaccariello. “Certo, creare una startup in una metropoli europea, dove è possibile reclutare ragazzi appena usciti dalle migliori business school ed è facile trovare investitori, non è come avviarla a Napoli, dove i fondi sono scarsi ed è difficile reclutare risorse umane altamente specializzate nel digitale. All’inizio abbiamo vissuto un periodo di porte in faccia e fatturati risicati: 80mila euro il primo anno, 250mila il secondo. La nostra storia, però, dimostra che, nel mondo iper connesso del 2021, l’ostacolo geografico non ferma un’idea vincente”.

Oggi eFarma.com è reduce da un anno di crescita superiore alle attese. “In un panorama drammatico, è innegabile che eFarma.com sia stata tra le aziende ‘fortunate’ del 2020. Siamo cresciuti in tripla cifra, abbiamo superato le previsioni già ambiziose di inizio anno, abbiamo assunto a tempo indeterminato mentre il governo erogava cassa integrazione”. Dati che alimentano le ambizioni future. “Diventeremo una vera web company”, annuncia Zaccariello. “Lanceremo presto nuovi brand digitali nel mondo del pharma”.

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