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McDonald’s sotto indagine dell’Agcom: rischia una multa miliardaria

L’Agcom ha formalizzato l’apertura di un’istruttoria nei confronti di McDonald’s Development Italy (Gruppo McDonald’s). L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha messo sotto indagine la catena di fast food più famosa del mondo per un possibile “abuso di dipendenza economica” nella gestione della sua catena di franchise in Italia.

L’indagine dell’Agcom su McDonald’s

L’indagine è partita da alcune segnalazioni di società a responsabilità limitata che hanno operato nel mondo McDonald’s. Queste lamentavano l’eccessiva durezza di alcune clausole, troppo sbilanciate a favore della catena. Nel dettaglio, sul bollettino si legge di “un insieme di condizioni contrattuali particolarmente gravose, nonché fortemente limitative dei margini di autonomia degli affiliati nelle proprie scelte”. Le condizioni contrattuali, aggiungono ancora i segnalanti, imponevano “un sistema estremamente gravoso di corrispettivi dovuti” a McDonald’s Development Italy.

In base a quanto acquisito, l’Antitrust contesta a McDonald’s di avere imposto ai suo affiliati “un’organizzazione commerciale e gestionale disegnata sulle proprie esigenze”, atte a “irrigidire la struttura aziendale del franchise e a impedirgli di gestire in autonomia la propria attività imprenditoriale”. Sotto la lente del garante l’obbligo di “conformarsi alle puntali indicazioni fornite in tema di prezzi dei prodotti, anche al di là di quanto previsto nel dettato contrattuale”, rispettare politiche definite unilateralmente in materia di “promozioni, approvvigionamenti, forniture e ordini di acquisto (in molti casi predeterminati)”. E di adeguarsi “a ogni altra direttiva fornita in materia di gestione finanziaria, definizione dell’organico, criteri, modalità e tempi di ristrutturazione dei locali”.

Il rischio di una multa miliardaria

Al momento, McDonald’s ha 615 punti vendita in Italia, di cui l’85% non è di sua proprietà. Ora, dopo la pubblicazione del documento ufficiale, la catena americana ha 60 giorni per rispondere e l’indagine dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2022.

McDonald’s, quando la Reuters aveva reso nota l’indagine dell’Antitrust, aveva commentato all’agenzia stampa dicendosi “certa della correttezza del suo lavoro” e aperta alla collaborazione con il garante.

Sempre secondo quanto riferiva la Reuters, la catena di fast food rischierebbe – qualora ritenuta colpevole – una multa fino al 10% del suo fatturato globale. Una cifra notevole, se si considera che il fatturato 2020 del gruppo si era attestato a 19,2 miliardi di dollari nel 2020.

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