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L’azienda italiana che da 33 anni produce macchine per applicare etichette per i grandi gruppi

Articolo apparso sul numero di luglio 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Zilio Industries, società attiva nel settore idro-termo sanitario civile e industriale, si è trasformata da piccola realtà vicentina di sette dipendenti a società con da 130 dipendenti e un fatturato di 30 milioni di euro. Eppure Ilaria Zilio, dopo 25 anni all’interno dell’azienda di famiglia, ha deciso di rimettersi in gioco e inseguire nuovi stimoli, puntando solo sulla forza delle proprie idee. E cosi, a fine 2019, ha deciso di dare vita a Iz Holding, una holding di partecipazione finanziaria. “A livello personale avevo bisogno di cambiare qualcosa e di ricercare nuove opportunità di crescita. Certo, all’inizio non è stato semplice, ma è quello che stavo cercando”, racconta l’imprenditrice. 

Nata in uno dei momenti più difficili per l’economia italiana, che sta affrontando le conseguenze della crisi scaturita prima dalla pandemia e poi dal conflitto in Ucraina, Iz Holding ha cercato di portare avanti con determinazione i suoi progetti di business. Nel 2021, dopo le analisi iniziate già l’anno precedente, ha deciso di acquisire il 100% di Finpac Italia, azienda con un’esperienza di oltre 30 anni nella produzione di macchine per l’applicazione di etichette termoretraibili ad alta velocità per decorare prodotti di ogni tipo e di ogni materiale: plastica, vetro e alluminio. Personalizzando ogni genere di prodotto: dal tamper evident al partial body, dal full body all’underlap e al multipacco.


Fondata nel 1989, Finpac Italia ha sede a Settimo Milanese, in provincia di Milano, ma vanta 400 macchine in 40 paesi. Tra i suoi clienti ci sono grandi gruppi nazionali e multinazionali di diversi settori, come quello alimentare, delle bevande, del lattiero-caseario e della pulizia della casa. “Finpac Italia è stata pioniera in Europa nella produzione di macchine sleevelatrici, dove ‘sleeve’ sta per ‘etichetta’”, dice Zilio. “Ecco perché, dopo aver analizzato questo nuovo mercato e capito le possibilità che poteva offrire, ho deciso, da amante del made in Italy, di lanciarmi in questa nuova sfida”. Una sfida a cui Ilaria ha partecipato con Finpac Sleeve, nata per affiancare Finpac Italia in tre fasi fondamentali: la progettazione, la parte commerciale e quella post vendita. La scelta ha permesso di semplificare i processi e di raggiungere gli obiettivi del nuovo piano industriale, che copre un arco di quattro anni e prevede di portare il fatturato a sei milioni di euro.

L’azienda prevede poi, già per il 2022, di rafforzare gli investimenti in ricerca e sviluppo in un’ottica di industria 4.0 e di reingegnerizzazione delle macchine. “Gli investimenti sono stati suddivisi negli anni 2022-2025 per 220mila euro complessivi, oltre ai 240mila già sostenuti da Finpac Sleeve per lo sviluppo e il rafforzamento commerciale”, dice Zilio. 

L’imprenditrice vuole anche valorizzare un bene intangibile, ma che costituisce una parte importante del patrimonio di Finpac Italia: il suo know how. “Le nostre competenze hanno permesso alla società di affermarsi in tutto il mondo e di raggiungere grandi clienti con i suoi prodotti e le sue macchine. Ecco perché oggi non dobbiamo far altro che arricchirle sempre di più, attraverso l’innovazione e gli investimenti”.  

Proprio per questo la società ha studiato diversi programmi. “Stiamo lavorando per rilanciare l’azienda grazie alla partecipazione a fiere internazionali. Siamo stati protagonisti all’Ipack Ima a Milano e a breve saremo presenti al Drinktec di Monaco, al Gulfood di Dubai e al Simei a Milano, poi in India e in Messico. Inoltre stiamo progettando due nuove macchine, una delle quali a bassa velocità, per andare incontro alle esigenze del mercato italiano. Ci stiamo quindi concentrando sul mondo del vino e della birra. E stiamo progettando un forno ad aria calda, da affiancare a quello a vapore, per avere un approccio sempre più green, sostenibile e votato al risparmio energetico”. 

Anche se la carenza di materie prime, soprattutto per quanto riguarda i componenti elettrici, sta mettendo in seria difficoltà tante aziende a livello globale, tra le quali anche i fornitori di Finpac, Zilio non ha dubbi. “Sto cercando di dare impulso a una rete di relazioni e collaborazioni che per me è fondamentale. Lo ripeto sempre ai miei dipendenti: siamo una squadra, solo insieme si vince”.  

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