Aspetti principali
- Nei giorni scorsi sono state pubblicate le foto di un negozio Stars Coffee a Mosca. Come ha riferito il media russo RBK, nelle immagini si vede un logo che ricorda l’iconica sirena di Starbucks – con un copricapo russo chiamato kokoshnik – e nuovi prodotti nel menu come i “frappuccitos”, che sostituiscono i “frappuccinos”.
- Il rebranding arriva due mesi dopo che più di una dozzina di ex ristoranti McDonald’s hanno riaperto in Russia con il nome Vkusno & Tochka, traducibile in “gustoso e basta”.
- Sempre secondo RBK, i nuovi proprietari hanno in programma di aprire 90 negozi Stars Coffee a Mosca, 15 a San Pietroburgo e 15 in altre località, sostituendo i 130 Starbucks che erano operativi in Russia prima che la catena se ne andasse seguendo Adidas, H&M, Ikea, Little Caesars, McDonald’s e Nike.
- Come ha riferito Reuters, la riapertura è stata opera del rapper russo Timati e del ristoratore Anton Pinskiy.
- Starbucks non ha risposto a una richiesta di commento di Forbes.
Sullo sfondo
Secondo quanto riportato dal Moscow Times, oltre a Starbucks e McDonald’s, anche l’ex attività commerciale di Deloitte in Russia, dopo aver sospeso le operazioni in Russia e Bielorussia, è stata ricostituita e rinominata “Soluzioni e tecnologie aziendali”. Secondo Reuters, anche la società di contabilità londinese Ernst & Young è stata anche ribattezzata “Audit Technologies and Solutions Centre”. Il rebranding delle sedi di Starbucks arriva tre mesi dopo che la più grande catena di caffè del mondo ha interrotto i legami con la Russia, dove aveva circa 2.000 dipendenti.
In cifre
Meno dell’1%. Secondo le stime degli analisti riportate dalla CNBC, questa è la percentuale delle entrate annuali di Starbucks che proveniva dai suoi 130 negozi in Russia.
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