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Migliaia di morti, pesanti sanzioni e danni miliardari: i sei mesi di guerra in Ucraina

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Sono passati sei mesi da quando la Russia ha iniziato l’invasione su larga scala dell’Ucraina. Un conflitto che ha costretto milioni di ucraini a fuggire dalle loro case, ha lasciato decine di migliaia di soldati russi morti o feriti. L’economia russa nel frattempo si è irrigidita sotto la pressione di una serie di sanzioni occidentali.

Aspetti principali

  • Ad oggi, la Russia ha ottenuto alcune piccole vittorie nella guerra. Dopo aver fallito la conquista della capitale ucraina, Kiev, le forze russe hanno concentrato le loro energie verso la regione orientale del Donbas, rivendicando il controllo della provincia di Luhansk, ma non di quella di Donetsk.
  • L’Ucraina ha contrastato la Russia con l’aiuto di armi donate dagli alleati. Gli Stati Uniti hanno fornito 10,6 miliardi di dollari in aiuti, più altri 3 miliardi di dollari in arrivo.
  • L’economia russa ha subito un duro colpo, con una contrazione del 4% nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente, dopo una crescita del 3,5% nel primo trimestre. Una situazione legata alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e i suoi alleati agli oligarchi russi, alle banche, agli uomini vicini al presidente russo Vladimir Putin, mentre l’Unione europea si è impegnata a ridurre gli acquisti di petrolio.
  • Decine di grandi aziende hanno abbandonato la Russia in risposta alla guerra, tra cui Spotify, Nike, H&M, McDonald’s, Coca-Cola e Starbucks.
  • Il traguardo dei sei mesi arriva mentre l’Ucraina celebra il giorno dell’indipendenza. I funzionari statunitensi temono che la Russia possa per questo intensificare gli attacchi alle infrastrutture civili e alle strutture governative nel corso di questa settimana.

Fatto sorprendente

Circa 80mila soldati russi sono stati uccisi o feriti durante la guerra, secondo le stime della Casa Bianca di questo mese. L’Ucraina, invece, ha perso circa 9mila soldati dall’inizio del conflitto, ha dichiarato questa settimana un funzionario ucraino.

Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, circa 5.587 civili in Ucraina sono stati uccisi, mentre 7.890 sono stati feriti, ma secondo l’organizzazione il numero di morti potrebbe essere anche più alto. I funzionari ucraini di alcune città hanno stimato più di 10mila civili uccisi a causa degli attacchi. La maggior parte delle vittime civili è attribuibile a bombardamenti, attacchi aerei e altre esplosioni di artiglieria pesante, come ha dichiarato l’Unhcr.

In cifre

Almeno 12 milioni. Questo è il numero di ucraini fuggiti dalle loro case a luglio, secondo le Nazioni Unite. Circa 6,65 milioni di rifugiati ucraini sono stati registrati in tutta Europa al 17 agosto, secondo l’UNHCR. La maggior parte è partita per le vicine Russia e Polonia. Secondo le stime dell’UNHCR, circa 7 milioni di persone sono sfollate all’interno dell’Ucraina dall’inizio della guerra.

Secondo le ultime stime della Kyiv School of Economics, il conflitto ha causato danni alle infrastrutture ucraine per 113,5 miliardi di dollari. Le riparazioni costerebbero circa 200 miliardi di dollari per essere riparati. La guerra ha inflitto i danni maggiori alle abitazioni, con 47,8 miliardi di dollari di danni e distruzione di 131.300 edifici residenziali, secondo la Kyiv School of Economics.

Sullo sfondo

La Russia ha iniziato l’invasione il 24 febbraio con una serie di attacchi missilistici, mentre Putin ha affermato che l'”operazione militare speciale” aveva lo scopo di “smilitarizzare” l’Ucraina. Gli Stati Uniti e gli alleati di tutto il mondo si sono affrettati a condannare quella che hanno definito un’invasione ingiustificata, inviando rapidamente aiuti al Paese ucraino e imponendo sanzioni per punire Putin.

Sebbene le sanzioni abbiano esercitato una certa pressione sull’economia russa, l’aumento degli acquisti di petrolio da parte di Paesi come la Cina e la Turchia ha contribuito a compensare alcune perdite russe. La Russia ha iniziato la guerra prendendo di mira Kiev, per poi rivolgere i suoi sforzi verso est dopo il tentativo fallito di prendere il controllo della capitale. Secondo gli esperti, dopo sei mesi la guerra ha raggiunto una sorta di stallo.

Le tensioni si sono diffuse nelle ultime settimane, dopo che funzionari ucraini hanno suggerito di essere dietro a diverse esplosioni in basi militari in Crimea occupate dal Cremlino, tra cui una che avrebbe distrutto nove aerei da guerra russi. Questa settimana, inoltre, la Russia si è affrettata ad accusare l’Ucraina di aver orchestrato un’autobomba che ha ucciso la figlia di uno stretto alleato di Putin, Alexander Dugin.

Cosa tenere d’occhio

Un conflitto prolungato. L’Ucraina ha “respinto le truppe russe grazie a una combinazione di pura determinazione e di abbondanti armi occidentali”. Ma la guerra è “ben lungi dall’essere finita”, secondo gli esperti dell’Atlantic Council, un gruppo di affari internazionali. Il conflitto “sembra avviarsi verso una battaglia lunga e combattuta che metterà alla prova la determinazione dell’Ucraina e dell’Occidente”, ha concluso l’organismo in un saggio.

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