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Small Giants

Viaggio nella Beauty Valley, il quadrilatero lombardo della cosmetica che vale quasi 12 miliardi di euro

Articolo tratto dal numero di ottobre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Farsi belli e aver cura del proprio corpo aiuta l’autostima e migliora la qualità della vita. Così la pensano – rispettivamente – l’80% e il 72% degli intervistati dall’Associazione europea dell’industria cosmetica. Filosofia chiara agli antichi egizi, i padri fondatori di quest’arte e scienza che protessero con ben due divinità, Bes e Thot. 

Oggi si calcola che ogni individuo utilizzi almeno otto cosmetici al giorno: si va dai prodotti per l’igiene passando per idratazione e protezione, fino a trucco e profumo. Il comparto della bellezza genera, nel mondo, un giro d’affari da 400 miliardi di dollari (secondo i dati di Global Research and Markets), per la metà rappresentati dai prodotti per la cura della pelle cresciuti del 60% negli ultimi dieci anni.

La vocazione lombarda alla cosmetica

In Italia quello della cosmetica è uno dei settori trainanti dell’economia. Lo dimostra il valore di produzione superiore agli 11,8 miliardi e a un soffio dai 17 se si tien conto dell’intera filiera. Più della metà delle imprese cosmetiche italiane ha sede in Lombardia – tra Milano, Bergamo, Crema e Brianza, vero e proprio quadrilatero della bellezza – dove viene generato un fatturato vicino agli 8 miliardi e un export da 3,6 miliardi di euro. Qui c’è un’alta concentrazione di aziende (il 79,3% del totale nazionale) che operano per colossi come Dior, Chanel, Estée Lauder, Lancôme, Shiseido, Helena Rubinstein: un pulviscolo di 500 aziende con fatturati a sei cifre e produttrici del 60% di ombretti, mascara, ciprie e rossetti utilizzati in tutto il mondo. Un distretto della bellezza, con partnership strategiche spesso di prossimità: si calcola, infatti, che le distanze dagli approvvigionamenti si aggirino intorno ai 74 chilometri.

Tra export e packaging sostenibile

Perché la Lombardia ha una vocazione così forte? Si parte dal fatto che l’industria chimica e farmaceutica lombarda è tra le più brillanti d’Europa. La cosmetica è stata il punto di sbocco per molte imprese a vocazione farmaceutica che, dalla fine degli anni Sessanta, hanno perso competitività nel mercato di stretta appartenenza, e hanno quindi esplorato nuovi business. Nel settore della bellezza convergono, inoltre, comparti particolarmente radicati nella regione, come quello della moda, del design e del packaging. Quest’ultimo, soprattutto negli ultimi anni, sta assumendo un ruolo sempre più importante, più che in altri settori. Un packaging sostenibile orienta, infatti, in modo significativo le scelte del consumatore, così come un design pulito e minimalista. Il fatturato dei produttori di packaging cosmetico registra valori superiori al 2019 di oltre 100 milioni di euro: a fine 2021 ha raggiunto i 3,75 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente di oltre sette punti percentuali. 

Una produzione di qualità, insomma, che oltrepassa anche i confini nazionali. L’export, con un +13,8% rispetto al 2020, supera i 4,8 miliardi di euro, di cui due terzi provenienti dal distretto lombardo. Milano è la prima provincia italiana per valore (20,5%), seguita da Roma e Bergamo, che contribuisce con un 7,9%. Lodi tocca quota 6,5%, Cremona il 4% e Monza-Brianza il 3,8%. Il 44% del fatturato totale delle imprese cosmetiche lombarde proviene dalle vendite estere; il restante 56% è destinato al mercato interno, perlopiù generato dai canali di vendita tradizionali e digitali.

Le principali destinazioni delle esportazioni sono Francia (+6% rispetto al 2020), Stati Uniti (+28%) e Germania (+6,6%), che insieme fruttano oltre 1,5 miliardi di euro. Oltre agli Stati Uniti, ad avere una crescita a doppia cifra rispetto al 2020, secondo l’analisi condotta da Cosmetica Italia, l’Associazione nazionale imprese cosmetiche, anche Hong Kong (+23,1%), Paesi Bassi (+34,0%) ed Emirati Arabi Uniti (+37,2%). 

Tasso di innovazione e brevetti

Milano si aggiudica poi un altro primato: da sola assorbe il 12,2% degli addetti di un comparto che dà lavoro in Italia a 36mila persone – 400mila se si tiene conto del sistema economico dell’intera filiera, comprendendo quindi anche la distribuzione – di cui 19mila sono donne, circa il 54%, percentuale che doppia le media di presenza femminile dell’industria manifatturiera. Bergamo assorbe l’8,5% della forza lavoro di settore. 

Inoltre, il settore ha un alto tasso di innovazione, ricerca e sviluppo, ambiti ai quali viene destinato il 6% del fatturato aziendale contro una media nazionale stimata attorno al 3%. Così come il numero di imprese con marchi registrati a livello internazionale, brevetti, certificati di qualità e ambientali è significativamente più alto rispetto alla media del manifatturiero. Proprio per questa spinta a rinnovarsi continuamente, sul territorio lombardo fioriscono centri di formazione ad hoc, in primis gli Its: uno su tutti, e di recente costituzione, quello a Crema dedicato alle produzioni cosmetiche 4.0. Da quest’autunno, inoltre, prenderà il via il corso di packaging cosmetico. 

Allargando lo sguarda all’intero territorio nazionale, si contano 1.300 aziende, il 12% delle quali supera i 50 milioni di euro di fatturato. Il 66% delle imprese genera un fatturato sotto i 10 milioni e il 22% tra i 10 e i 50. Stando al Report Cosmesi del Sole24Ore la presenza straniera in Italia vale oltre un terzo della produzione, con le aziende francesi che fatturano 1,8 miliardi di euro. In generale, la presenza straniera è molto forte nel commercio (60% del giro d’affari italiano), nella cosmesi naturale (57%) e nelle creme (50%). Numeri che fanno del nostro Paese il quarto produttore europeo – e nono al mondo – con una quota di mercato pari al 5,9%, alle spalle di Francia che si prende il 17,6% del mercato, Stati Uniti l’8,7% e Germania un 8,4%.

Le aziende del territorio

La sede di Gotha Cosmetics
La sede di Gotha Cosmetics

CONTO TERZI 

• Gotha Cosmetics

Prende forma a Lallio (Bergamo) come spin-off di un’azienda di prodotti per la cura della pelle di fascia alta. Oggi Gotha  è una delle realtà più dinamiche nella produzione a contratto di prodotti del trucco, partner dei marchi di bellezza tra i più innovativi. Di forte impatto sul mercato di alta gamma Usa, che oggi copre la fetta più importante del fatturato, comunica l’attitudine per l’innovazione con la sua stessa sede: l’ingresso dell’azienda parla da sé. Gotha ha da poco concluso un’importante acquisizione in Cina con quote di maggioranza di iColor Group. 

• Regi 

Fondata nel 1994 da Vittoria Cicchetti, attuale ceo, è oggi fra i produttori leader nel settore della cosmetica colorata conto terzi. Forte di laboratori di r&d all’avanguardia, ha conosciuto un continuo crescendo con ripercussioni sul valore di produzione ora di 45milioni. Il quartier generale è laddove tutto partì, a Bagnolo Cremasco in provincia di Cremona. Ci sono stabilimenti di produzione anche negli Usa e India.  

• TecnoEvolution

A Calcio, nella bergamasca, opera nel settore della cosmesi decorativa per conto terzi. Si occupa di compattatura di polveri cosmetiche (ombretti, ciprie, terre, fard), fa confezionamento di cialde pressate, bollinatura, lottatura a secco e confezionamento manuale di rossetti, matite, smalti, mascara e fondotinta, astucciamento in automatico mediante astucciatrici di profumi, dentifrici, creme, vasi, flaconi, tubi. 

FUORI DAL CORO

• CERVA 16

Fondato nel 2020, nel cuore di Milano, da Federica Almondo e Luciano Buratti, Cerva 16  è un centro innovativo di medicina anti-aging. Propone un metodo di cura ispirato alla zona blu, le cinque zone del mondo col record di longevità. Una squadra di 12 professionisti, fra medici e operatori, cura la persona attingendo alle quattro leve del benessere: alimentazione, attività fisica, gestione dello stress, equilibrio ormonale. Punto di partenza: un test medico-scientifico mirato. Seguono terapie innovative sovrintese da un comitato scientifico guidato da Fabrizio Golonia. L’approccio è olistico: il paziente non si interfaccia con specialisti verticali, ma con l’intera équipe medica.

• Argital

Nasce a Milano nel 1979 grazie all’incontro di un biologo, Giuseppe Ferraro, con Pietro Bianchi, impegnato nella distribuzione di prodotti biologici. L’impresa si fonda su una convinzione di partenza: l’unicità dell’argilla verde come ingrediente di base per la realizzazione di prodotti cosmetici innovativi. Dove trovare argilla di qualità? In Sicilia, laddove – nel 2005 – si è trasferita la sede operativa. Nel frattempo Argital ha esteso le proprie ricerche ad altri principi attivi naturali, formulando più di cento prodotti per la bellezza, l’igiene e il benessere del corpo.

• NastriTex

Azienda di Busto Arsizio (VA), è leader nella produzione e sviluppo di tessuti e materiali tecnici per la creazione di cosmetici compatti. Nasce nel 1980 da un’intuizione di Rosy Sarasini, attuale ad,  decisa ad andare oltre i tessuti di tradizione per ricavarne di tecnici adatti alla realizzazione delle polveri cosmetiche compatte (ciprie, fard, ombretti, fondotinta). Ogni anno NastriTex realizza 55 milioni di metri di tessuto per oltre 250 clienti nel mondo.

PACKAGING 

• Grafiche Imp

Nasce nel 1998 a Bagnolo Cremasco (CR) dopo mezzo secolo di esperienza maturata nel settore grafico e cartotecnico. Tra i prodotti, stampe litografiche di alta qualità, manifesti e poster, cataloghi, scatole accoppiate premontate e rivestite, astucci per cosmetici e farmaceutica, blister, cartonati editoriali, cartelli vetrina ed espositori da terra e da banco in diversi materiali. E su tutto, l’ultima nata: la palette Shades of Green 100% biodegradabile con la quale il cliente può decidere il grado di sostenibilità. Poi ci sono le Pr Box, realizzate in cartotecnica, la nuova frontiera della comunicazione creativa. Grafiche Imp ha ottenuto la certificazione Fsc.

• Eurovetrocap 

Con quartier generale a Trezzano sul Naviglio (MI), sviluppa, produce e commercializza da oltre trent’anni packaging in vetro e plastica per il mercato cosmetico e farmaceutico. Una storia iniziata come vetreria durante gli anni bui della seconda guerra mondiale, fino alla trasformazione nella società attuale, impresa che rientra nel 12% delle aziende italiane con fatturato oltre i 50 milioni. Conta cento dipendenti, una filiale in Toscana, un partner commerciale a Parigi e una presenza diffusa in 30 Paesi.

• Brivaplast

È azienda familiare con più di 55 anni di esperienza nella produzione del packaging cosmetico, storia che ne fa uno dei leader mondiali nella proposta di soluzioni applicative per mascara, lipgloss, concealer, eyeliner ed eyebrow. Brilla nella produzione e messa a punto di scovoli in fibra ed elastomero con le formule mascara, applicatori floccati e non. Ha due unità produttive, nella brianzola Ornago, quartier generale, e a Shanghai, più una sede in California. Ha chiuso il 2021 con un fatturato di 45 milioni di euro e una crescita del 27% rispetto al 2020.

• iMèi

A Crema è una realtà specializzata in ricerca, creazione e sviluppo di articoli personalizzati per diversi settori merceologici, tra cui la cosmetica. Tra le altre, ha sviluppato una linea di prodotti sostenibili (#newnatural) come pochette in fibra di bambù, set di pennelli in sughero, sacchetti in materiale ecologico o riciclato. 

MACCHINARI

• Panestetic

Nella bergamasca dal 1984, Panestetic – certificata Iso 13485 per la produzione medicale – realizza apparecchiature estetiche. Si va da macchine per pressoterapia, depilazione definitiva, endodrenaggio, biostimolazione e radiofrequenza a macchine estetiche per la cellulite. A fondare Panestetic è stato Elio Zambelli, che aveva esperienza nel settore estetico e il desiderio di portare innovazione nel proprio campo. Zambelli coinvolse anche la moglie, forte di anni nel management. Nel 2000, con l’ingresso della figlia Giada, ora direttore generale, si è spinto sull’acceleratore dell’innovazione e dell’internazionalizzazione della società. Nell’ultimo decennio sono state prodotte 4.644 nuove tecnologie.

• Rigam Engineering

È una giovane azienda il cui cuore tecnologico ha trovato corpo nel parco scientifico di ComoNExT. Progetta e costruisce macchine e impianti per l’automazione industriale nel settore cosmetico, in particolare per la produzione di matite e rossetti. Ha brevettato un sistema di riscaldamento e raffreddamento degli stampi senza l’impiego di aria e acqua. 

• Gpe Ardenghi 

Attiva a Treviglio (BG), è leader nella produzione di macchine serigrafiche di alta precisione per i settori cosmetico, farmaceutico, promozionale e automotive. Per il cosmetico realizza macchine per la stampa serigrafica di tubetti di mascara, matite cosmetiche, rossetti, profumi, vasi crema, flaconi cilindrici, ellittici, piani e conici. Nata 77 anni fa, è guidata dalla terza generazione, mentre la quarta ha già fatto il suo ingresso. Tra le ultime novità, nate in casa, la  macchina per mascara che impiegando lampade a led per l’asciugatura dell’inchiostro garantisce una stampa di alta qualità.

• Tecno Automazione

È un’azienda di Crema al suo mezzo secolo di vita. Progetta e realizza macchine automatiche, semiautomatiche, destinate all’assemblaggio e al controllo di componenti per il settore meccanico, elettromeccanico, cosmetico, medicale. La divisione cosmesi si occupa della realizzazione di impianti chiavi in mano per l’assemblaggio, il confezionamento e il controllo di prodotti cosmetici. I prodotti trattati più frequentemente sono polveri, mascara, polveri libere, colati, rossetti, lucidalabbra. L’azienda realizza macchine per formatura, packaging, etichettatura, orientamento e controllo anche tramite l’utilizzo di sistemi di visione integrati nell’impianto. 

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