Small Giants

Alla scoperta della Rubber Valley, l’area sul lago d’Iseo dove si produce gran parte della gomma in Europa

Articolo apparso sul numero di gennaio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Il distretto della Gomma del Sebino, la cosiddetta Rubber Valley, è regolarmente nelle posizioni di testa nella classifica dei migliori comparti manifatturieri d’Italia. Secondo i rapporti annuali di Intesa Sanpaolo, brilla per competitività sui mercati esteri, redditività, buoni livelli di patrimonializzazione ed evoluzione del fatturato. Del resto qui convergono due potenze di fuoco imprenditoriali come Bergamo e Brescia. Siamo nel basso Sebino, a sud del lago d’Iseo, a un soffio dal punto in cui Christo installò la passerella galleggiante d’arancione vestita, The Floating Piers.

Rubber Valley, eccellenza europea della gomma

Correva il 2016, l’opera portava questo lago agli onori del proscenio. Fu una scoperta per i visitatori – 1,2 milioni in 15 giorni – che spesso percorrevano per la prima volta le forme flessuose, a S, di un lago privo dei rami e delle narrazioni manzoniane, bello ma ritroso. Un risveglio per gli stessi abitanti, troppo presi dalle faccende d’impresa per accorgersi di vivere in uno degli angoli più fascinosi del Paese. Perché la prosperità di quest’area lombarda, segnata da qualche slargo pianeggiante ma soprattutto da cime, si deve proprio al capitale umano del luogo, a un’etica del lavoro che poco si concilia con i tempi dello svago, che al solo nominarlo, sa di peccato.

E così accade che un grappolo di comuni, con poche migliaia di abitanti e pure abbarbicati sulla montagna, sia il maggior produttore e fornitore nazionale ed europeo delle guarnizioni in gomma. Segmento preponderante, ma non esclusivo, di una filiera che dalle materie prime arriva ai prodotti finiti destinati a un ampio spettro di settori industriali, anelli di una catena che comprende la produzione di macchinari e stampi, compounder, sviluppatori di strumenti per le analisi di laboratorio e il controllo della qualità. Si calcola che il Sebino, con Varese e Reggio Emilia, totalizzi l’80% della produzione europea della gomma-plastica. Il distretto conta 400 aziende, dà lavoro a 4.500 addetti e fattura più di 2,5 miliardi di euro, con un export che registra un +24,3% rispetto ai livelli pre-pandemici, attestandosi a 549 milioni.

Dominano le piccole e micro imprese. Fra i grandi c’è la Oldrati, nata nel 1964 a Villongo: 11 siti produttivi, 1.800 addetti e un fatturato aggregato di 180 milioni di euro. Altra vetta è l’ultracentenaria Manifattura Guarnizioni Colombo & C., con sede a Sarnico, attiva nella produzione di sistemi di tenuta per macchine e impianti industriali di vari settori, specializzata nella produzione di articoli in gomma, gommatela, metalliche e guarnizioni speciali di grandi dimensioni.

Come nasce il distretto della gomma sul lago d’Iseo

Domanda chiave: perché proprio la gomma ha fatto la fortuna di un distretto che, dal nucleo bergamasco originario di Sarnico, Credaro, Adrara e San Martino, via via s’è allargato a Foresto Sparso, Viadanica, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Paratico, Telgate e le bresciane Paratico e Capriolo, per citare i centri chiave? Due le ragioni. Procediamo con ordine (cronologico). Nel 1922 a Sarnico s’insediava la filiale della Manifattura Colombo, azienda di guarnizioni di Milano, ambiziosa al punto da presentarsi, nel 1911, all’Esposizione Internazionale di Torino. La leggenda vuole che l’imprenditore Rinaldo Colombo avesse scelto di posizionarsi nel basso Sebino perché qui batteva il suo cuore.

Non fu chiaro per chi: in linea con le origini bergamasche, Rinaldi mantenne il massimo riserbo sulle questioni private, morì nel 1982 senza figli e moglie. La Colombo toccava lo zenit nel secondo dopoguerra, imponendosi come uno dei marchi chiave del settore. Poi conobbe il declino, fino al rilancio operato nel 1995 dai fratelli Bruno e Sergio Gervasoni e la successiva acquisizione nel 2008 di due unità produttive, con oltre 40 anni di esperienza, a Novate Milanese e Paratico. Nel frattempo dalla Colombo, per gemmazione, sono nate altre aziende, come Lanza, Gapi, Novotema, Nira, Carrara, e da queste altre ancora.

Arriviamo al secondo fattore. La fiorente imprenditoria del  tessile – con vertice nella Manifattura Sebina – dopo anni di crescita era entrata in crisi. Poiché questa non è una terra di lamenti e attese, le aziende moribonde si convertirono alla gomma, consapevoli del crescendo di richieste da parte dell’automotive, della rubinetteria, degli elettrodomestici. Scelta vincente: sono pochi gli oggetti della nostra quotidianità che non impiegano anche solo un frammento di gomma pensata per contenere, garantire, custodire qualsiasi tipo di fluido.

Il ponte tra scuola e mondo delle imprese

Mescole, trecce, guarnizioni, manicotti, passacavi, stampe, presse. Confessiamolo, nel Basso Sebino non si creano manufatti dal fascino irresistibile. Siamo lungi dal glamour dell’occhialeria di Belluno e dell’alta gioielleria di Vicenza, Arezzo e Valenza, per non parlare dei motori di Modena, con apice in leggende che hanno nomi come Enzo Ferrari. I successi del Basso Sebino non fanno clamore. O meglio, in tempi recenti le tante luci di aziende 4.0 sono state offuscate dalle ombre di realtà  balzate alla cronaca per l’irregolarità dei rapporti di lavoro, laddove – nel caso di sbavatura e cernita – le aziende esternalizzano. Nel 2018 è stato così messo a punto un protocollo, cui hanno collaborato Confindustria Bergamo, imprenditori e sindacati, per regolamentare e monitorare l’appalto esterno delle lavorazioni, l’anello debole della filiera.

Sempre in tema di risposte a problemi contingenti, è stato costruito un ponte decisivo fra scuola e impresa per favorire il ricambio generazionale e soddisfare le richieste occupazionali del distretto. In tal senso è in prima linea l’Associazione produttori guarnizioni del Sebino, 40 aziende decise a far sistema in materia di sviluppo sostenibile per l’economia e il futuro del territorio. L’associazione promuove percorsi formativi e attività di orientamento nelle scuole e negli its, con open day, lezioni guidate e progetti di alternanza scuola-lavoro. Ci si forma anzitutto all’Istituto Serafino Riva di Sarnico, mentre dal 2015 è attivo a Bergamo il corso Its Nuove Tecnologie della Vita, avviato in collaborazione con l’Associazione produttori guarnizioni del Sebino.

Tredici modi di dire gomma

Alfa Stampi

È nata ad Adrara San Martino nel 1984, in uno spazio di 50 mq. e con una prima fresa Maho 700C. Dopo quattro anni era già pronto un nuovo e più ampio stabilimento. Nel tempo Alfa si è imposta come uno dei più qualificati fornitori di stampi per la produzione di o-ring (anelli utilizzati come guarnizioni) e articoli tecnici in diversi tipi di elastomero, silicone in pasta e gomma-metallo per le più svariate applicazioni industriali. Stampi a iniezione, compressione, inietto-compressione, multi-ugello per canali freddi, transfer e per capillari sono le tipologie di stampaggio a cui principalmente si addicono i prodotti dell’azienda.

Argomm Group

È nata a Villongo come realtà familiare, voluta da Gianluigi Galizzi e della moglie Chiara Elisa Argenti. Nel 2021 Argomm Group ha celebrato i suoi primi 40 anni: un viaggio industriale nella produzione di componenti tecnici in elastomero, materiali plastici e termoplastici che, attraverso investimenti, acquisizioni e processi di internazionalizzazione, ha permesso di tratteggiare un percorso di crescita all’insegna dell’innovazione tecnologica, della competenza tecnica e dell’attenzione al cliente.

Ar-tex

Fondata nel 1970 a Viadanica, paese di 1.000 anime, da Mario Bellini, capogruppo del gruppo Ar-Tex, produce per i settori automotive, food & beverage, idrotermosanitario, industriale, medicale, oleodinamica e pneumatica. Un successo che trova conferma nei 200 milioni di pezzi prodotti ogni mese. Nel 2019 l’azienda è stata premiata come fornitore dell’anno a livello mondiale per la categoria rubber dal gruppo Continental (azienda tedesca con 240mila impiegati e un fatturato di 44,5 miliardi di euro). 

At Gomma

È nata 40 anni fa a Foresto Sparso, un centro di 3mila abitanti. Sviluppa, progetta e produce una vasta gamma di articoli tecnici, tra cui o-ring, rondelle, tubi sagomati, manicotti, soffietti, membrane, cornici, passacavi, guarnizioni  a labbro, tappi, cuffie, articoli in gomma-metallo e articoli tecnici secondo disegno. Negli ultimi cinque anni ha avviato un piano di investimenti per il totale rinnovamento di tutte le presse, così da poter contare su macchinari di ultima generazione.

Comet

Dal 1980 Comet progetta e produce mescole in gomma su misura, destinate a stampaggio ed estrusione, partendo dalle principali famiglie di polimeri. Dal 2016 la gamma include anche i siliconi. L’azienda ha investito costantemente nell’automazione, così da soddisfare i maggiori utilizzatori europei di gomma. In 40 anni ha maturato una forte esperienza nei settori automotive, elettrodomestico, costruzioni, ferroviario, elettrico, medicale, contatto acqua potabile, food & beverage, gas. Nel 1991 è stata la prima azienda al mondo a utilizzare un mescolatore a camera chiusa Banbury con motori idraulici.

Duci

È una delle più affermate aziende europee in tema di produzione di o-ring e particolari tecnici in gomma. Fondata nel 1983 a Chiuduno da Antonio Duci, dal 2000 conta anche su un sito produttivo in provincia di Nuoro. Nel polo logistico di Grumello del Monte hanno sede gli uffici commerciali e l’amministrazione, oltre a un’officina di costruzione stampi con macchine di nuova generazione. Ha 380 dipendenti, 160 presse a iniezione, 130 macchine ottiche per la cernita automatica, 700 differenti mescole. 

Gitis

Fondata nel 1979 a Sarnico, Gitis si è poi trasferita a Capriolo, nel Bresciano, così da triplicare gli spazi dell’impianto produttivo dove vengono impiegate 180 persone. È specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di o-ring di alta qualità, di particolari a disegno e di co-stampati. Nel corso degli anni si è aperta ai mercati automotive, oil & gas, industria chimica, alimentare e farmaceutica.

Interseals 

Attiva dal Duemila, si è specializzata nella trasformazione di elastomeri in o-ring e particolari tecnici a disegno. Tra le mescole utilizzate ci sono Acm, Aem, Epdm, Fkm, Nbr, Hnbr, Vmq, Fvmq e Lsr. Nei laboratori interni viene eseguita la caratterizzazione chimica e fisico-meccanica dei materiali. Il lavaggio ad alta pressione e le analisi di pulizia degli articoli completano la gamma di servizi.

Lopigom

Nata nel 1979 a Credaro, fornisce articoli tecnici in gomma e in plastica. Ha costruito un portfolio di 200 clienti in 60 paesi, in settori come automotive, elettrodomestici, idraulica, pneumatica, elettronica, medicale. Ha da poco rinnovato l’area di ricerca e sviluppo per offrire soluzioni avanzate come iniezione bi-componente, sovrastampaggio gomma-plastica-metallo, produzioni avanzate di articoli in Lsr. Novità assoluta per le soluzioni avanzate Lopigom sono i kit aftermarket.

Tecnogomma Internatial Group

Fondata ad Adrara San Martino negli anni ‘70, nel 1983 fu acquisita da Pietro Bonardi, che intuì le potenzialità delle mescole perossidiche fino alla registrazione di un proprio marchio commerciale – Timo – per la produzione di tenute in mescole omologate nei settori acqua potabile e alimentare. L’apertura di una filiale in Spagna è stata accompagnata da continue acquisizioni. L’ultima (Deagom) consente di produrre articoli in silicone liquido. Impiega 230 persone e opera per 150 clienti.

Unigasket

La Unigasket, gemma in un gruppo da 106 milioni di fatturato e con un export che pesa per il 70%, da oltre 30 anni è un riferimento a livello mondiale nella progettazione e produzione di tubi e guarnizioni industriali in Ptfe, silicone e polimeri termoplastici. Società controllata al 75% da Pfh Palladio Holding e al 25% da Vittorio Calissi, è in continua espansione. Dal novembre 2021 è azionista di maggioranza della Allegri Cesare, azienda che fornisce soluzioni per trasporto dei fluidi, specializzata nel settore delle motociclette e per diverse applicazioni industriali. Nell’estate del 2021 ha acquisito la maggioranza dell’olandese Polyfluor Plastics, azienda di tubi e semilavorati in polimeri fluorati. Tra i mercati principali, l’automotive per impianti frenanti, motociclette e veicoli industriali, elettrodomestici di alta fascia, industria hi-tech (semiconduttori), chimico e farmaceutico.

Viesse

Dagli anni ‘70 produce guarnizioni e articoli tecnici. Il suo motto è “forza industriale, sapere artigianale”. Ha 23 dipendenti e due soci, Sonia e Alessandro Vicini, figli del fondatore Santino. L’azienda ha preso forma – ad Adrara San Martino – in uno spazio pensato inizialmente per l’allevamento di polli, poi è sbocciata un’attività produttiva e commerciale internazionale in cui l’export pesa per il 70%. Viesse produce o-ring, guarnizioni industriali e anelli sagomati in gomma. Tutte le fasi di lavorazione sono semi-automatiche. Macchinari d’avanguardia si combinano con l’intervento diretto di personale anzitutto nelle fasi di trafilatura, così da proteggere la mescola preservandone le caratteristiche, dello stampaggio a compressione, tecnica attraverso cui vengono realizzati tutti i prodotti Viesse, e della sbavatura manuale a freddo.

World Gasket Ellegi

Dal  1977 a  Grumello del Monte, è stata fondata da Francesco e Mario Polini ed è ora condotta dalla seconda generazione. È tra i riferimenti per le guarnizioni industriali sia per il primo impiego che per la ricambistica. Produce articoli tecnici, guarnizioni industriali e ricambi per macchine movimento terra. Con il silicone liquido produce articoli elastici attraverso il procedimento dello stampaggio a iniezione. Del resto, le gomme siliconiche conoscono un sempre maggior impiego, poiché  sommano le qualità dei materiali organici con quelle degli inorganici. Wge opera per i settori medicale, automotive, giocattoli, articoli domestici, sanitari, illuminotecnica, elettrodomestici. 

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