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Vuse, un nuovo studio clinico mostra il minor impatto sulla salute

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Un altro studio va ad aggiungersi alle evidenze scientifiche sul vaping come categoria di prodotti a rischio ridotto ed evidenzia il valore di Vuse nella riduzione del danno da fumo. Sono stati infatti recentemente pubblicati sulla rivista Internal and Emergency Medicine i risultati di uno dei più ampi studi mai condotti su prodotti per il vaping, che ha analizzato il marchio di punta di BAT, Vuse. Lo studio ha confrontato i dati clinici dei consumatori esclusivi di Vuse con quelli dei fumatori tradizionali, rilevando chiare differenze a favore dei primi.

I consumatori di Vuse hanno mostrato, infatti, biomarcatori di esposizione (BoE) significativamente più bassi per le principali sostanze tossiche del fumo di sigaretta, come definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). I dati hanno inoltre evidenziato differenze sostanziali per i consumatori di Vuse rispetto a tutti i biomarcatori di danno potenziale (BoPH) misurati, tre dei quali sono risultati statisticamente significativi. In particolare, rispetto ai fumatori di sigarette tradizionali, i consumatori esclusivi di Vuse hanno mostrato:

  • Livelli significativamente più bassi di tutti i biomarcatori di esposizione alle principali sostanze tossiche del fumo di sigaretta che sono stati misurati.
  • Significative differenze favorevoli in tre biomarcatori rispetto ai potenziali danni legati allo sviluppo di malattie cardiovascolari (11-dTX B2, COHb e sICAM-1).
  • Livelli più bassi di biomarcatori di potenziale danno (WBC e 8-epi-PGF2α) per l’infiammazione generale e lo stress ossidativo. 
  • Differenze favorevoli in un biomarcatore di danno potenziale (FeNO) relativo alla salute dei polmoni.

“Il vaping continua a crescere in maniera costante, in quanto i fumatori adulti sono alla ricerca di prodotti a rischio ridotto alternativi alle sigarette tradizionali”, ha commentato James Murphy, direttore della Ricerca Scientifica di BAT. “Ecco perché questi risultati sono così importanti per Vuse, BAT e i consumatori: perché ci permettono di comprendere meglio e in concreto l’impatto positivo del vaping rispetto al fumo tradizionale. La ricerca mostra una chiara differenza tra coloro che utilizzano Vuse ed evidenzia il potenziale di riduzione del rischio e il ruolo del vaping nella riduzione del danno da fumo. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione di questo studio, che rappresenta un ulteriore importante passo avanti nel nostro cammino verso la costruzione di A Better Tomorrow”.

I prodotti per il vaping sono i prodotti alternativi al tabacco  più studiati in tutto il mondo. I dati scientifici sui prodotti da svapo di BAT, pubblicati in oltre 80 riviste scientifiche, portano un ulteriore sostegno alle prove in favore del ruolo della categoria nella riduzione del danno da fumo. L’innovativa natura trasversale di questo studio, uno dei più ampi mai condotti sui prodotti da svapo, fornisce informazioni fondamentali sull’impatto reale del vaping sulla salute.

Vuse è il primo marchio mondiale di vaping per quota di mercato e il primo marchio globale di vaping carbon neutral, e i prodotti Vuse sono disponibili in 33 mercati, con oltre 10 milioni di consumatori in tutto il mondo. Ma torniamo allo studio clinico, che ha coinvolto consumatori di Vuse, fumatori, ex fumatori e ‘mai fumatori’, fornendo un’analisi completa di 17 biomarcatori di esposizione (BoE) alle principali sostanze tossiche del fumo di sigaretta, biomarcatori di danno potenziale (BoPH) e misure fisiologiche relative a condizioni cardiovascolari, malattie respiratorie e cancro. I partecipanti risiedevano nel Regno Unito, avevano un’età compresa tra i 19 e i 55 anni e godevano di buona salute generale. Sono stati arruolati e studiati quattro gruppi diversi, che comprendevano: fumatori che avevano fumato per almeno un anno prima dello screening; consumatori esclusivi di Vuse (ePod e/o ePen3) da almeno sei mesi; ex fumatori che avevano smesso di fumare da almeno sei mesi; mai fumatori.

Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a screening per la cotinina urinaria, un biomarcatore dell’esposizione alla nicotina, e per il monossido di carbonio espirato al fine di confermare il consumo di nicotina e lo stato di fumatore dichiarati. I gruppi di consumatori esclusivi di Vuse e di ex fumatori sono stati sottoposti anche al test del biomarcatore CEVal, per verificare che non avessero fumato sigarette nei sei mesi precedenti.

Oltre all’ampia gamma di BoE e BoPH valutati, un altro vantaggio di questo studio è stato il numero relativamente elevato di partecipanti (213 reclutati), più grande di qualsiasi altro precedente studio sullo svapo di questo tipo. A differenza degli studi longitudinali, in cui i partecipanti si sottopongono a più visite cliniche per un lungo periodo di tempo, in questo studio i partecipanti hanno effettuato un’unica visita clinica durante la notte, in cui i medici hanno analizzato il loro respiro, le urine e il sangue per misurare BoE e BoPH e hanno effettuato altre misurazioni cliniche pertinenti allo stato di salute.

I partecipanti hanno utilizzato i prodotti Vuse e i marchi di sigarette che fumano abitualmente secondo l’uso consueto che fanno del prodotto per il periodo di studio di 24 ore. I modelli di utilizzo e il consumo complessivo da parte dei partecipanti non sono stati sottoposti a controllo durante lo studio, poiché l’obiettivo era quello di valutare gli impatti misurati tra le persone che utilizzavano i prodotti nel loro modo ‘normale’ piuttosto che in modo controllato.

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