Frédéric Arnault Tag Heuer
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Chi è Frédéric Arnault, quarto figlio del magnate del lusso e ora ceo di Lvmh Watches

Il suo primo orologio è stato, ironia del destino, un Tag Heuer Aquaracer che il padre Bernard Arnault gli ha regalato al suo 11esimo compleanno. Da allora, per Frédéric Arnault, quarto figlio del magnate del lusso, è stata una scalata continua.

È notizia recente, infatti, la sua nomina a ceo di Lvmh Watches, divisione responsabile dei marchi Hublot, Tag Heuer e Zenith. Già ceo di Tag Heuer dal 2020 (era entrato nella maison nel 2017), il 29enne continuerà a riferire a Stéphane Bianchi, ceo della divisione orologi e gioielli di Lvmh. A sedere nella poltrona di ad di Tag Heuer, invece, sarà Julien Tornare.

Un manager visionario

Per il marchio di orologi di lusso fondato nel 1860 il manager ha svolto un’importante attività di trasformazione negli ultimi 6 anni, contribuendo alla sua crescita.

“Frédéric ha svolto un lavoro straordinario da Tag Heuer negli ultimi anni”, ha dichiarato Stéphane Bianchi. “La sua visione unica e dirompente del settore dell’orologeria ha consentito a Tag Heuer di subire una trasformazione spettacolare, riconquistando in tempi record la sua singolare identità di marchio di orologi di lusso incentrato sulle alte prestazioni. Sono molto felice dell’arrivo di Frédéric al mio fianco nella divisione orologi e gioielli di Lvmh per supervisionare le nostre tre maison orologiere. Sono anche entusiasta di vedere come la sua visione e conoscenza contribuiranno ad accelerare ulteriormente la crescita sostenibile di ciascuno di questi marchi”.

Chi è Frédéric Arnault

Laurea in Matematica Computazionale e Applicata presso l’École polytechnique, università di ingegneria francese, il manager ha iniziato la sua esperienza professionale in McKinsey prima di passare in Facebook (oggi Meta) nel dipartimento di ricerca di intelligenza artificiale.

Il suo ingresso in Tag Heuer risale al 2017, prima con il ruolo di supervisore delle attività di business legate agli orologi, poi come chief strategy e digital officer nel 2018 e infine ceo a luglio 2020. In quest’ultimo ruolo ha guidato 2mila persone, permettendo al marchio di posizionarsi in modo più solido e aumentare la sua desiderabilità.

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L’intervista di Forbes

“Con il mio arrivo, abbiamo sviluppato una solida brand platform con l’obiettivo di mantenere alto il focus sulla desiderabilità sul lungo termine”, aveva raccontato Arnault a Forbes Italia. “Abbiamo inoltre iniziato progetti relativi all’e-commerce, alla rete retail, crm e comunicazione digitale: tutto questo accompagnato da una solida e rifocalizzata pianificazione di prodotto che definirà maggiormente e potenzierà le nostre collezioni più rappresentative”.

Gli Nft nell’orologeria? “Un curioso trend”

E a proposito del fenomeno degli Nft aveva detto: “Come nativo digitale e appassionato di tecnologia, sono personalmente molto affascinato e curioso di nuovi trend digitali come il metaverso e gli Nft. Con il connected watch stiamo crescendo come tech company e possiamo contare sui migliori team per ideare e sviluppare storie. Penso che ci aspettino grandi cose in futuro in entrambi questi settori”.

Nonostante il padre sia l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 187,2 miliardi di dollari, Frédéric ha tenuto finora un profilo basso in quanto alla sua vita privata.

Di lui, infatti, sappiamo poco: secondo dei 3 figli che Arnault ha avuto dalla seconda moglie, la pianista canadese Hélène Mercier, condivide coi fratellastri maggiori, Delphine e Antoine, il lavoro nell’azienda di famiglia.

Da giovane pare volesse fare l’architetto e poi l’imprenditore. Fatto sta che, con una madre pianista ha ereditato la passione per la musica: oggi suona il piano perfettamente e dice che mettersi a suonare lo aiuta a trovare la giusta concentrazione.

Gli piace così tanto che qualche volta tiene dei concerti, come nel 2019 quando ha eseguito la ballata per pianoforte numero 1 di Chopin, disponibile dalla sua bio di Instagram.

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