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I guardiani dei dati a lezione di sicurezza informatica

Esperti di sicurezza informatica per governare dati e strategie aziendali, che siano in grado di prevenire e affrontare ogni tipo di rischio, dal più semplice attacco a quello più sofisticato. Sono le figure che mira a formare il master in ‘Cybersecurity & data protection’ di Talent Garden, la ‘Digital skill academy’ che unisce percorsi professionali e formazione per valorizzare persone e organizzazioni grazie a esperienze ad alto impatto.

Il corso, part time e costruito sulle esigenze delle aziende, in particolare delle piccole e medie imprese, si inserisce nell’ambito di ‘Training SMEs for the Digital Decade’ (SME4DD), progetto cofinanziato dall’Unione europea e realizzato da un consorzio di cui Talent Garden fa parte.

Quali professionisti per la sicurezza informatica

“Il master è un percorso educativo di eccellenza che intende formare professionisti altamente qualificati nel campo della sicurezza informatica, con un focus particolare sulla governance strategica, la gestione del rischio e la conformità normativa”, spiega Marco Gadaleta, direttore della ‘Tech & cyber academy’ di Talent Garden. “Grazie alla natura part-time, consente ai professionisti di integrare la formazione avanzata con l’impegno lavorativo quotidiano. I partecipanti acquisiranno conoscenze approfondite nella progettazione e implementazione di strategie di sicurezza aziendale, nonché nella gestione efficace del cyber risk. Inoltre – prosegue –, il programma si concentra sullo sviluppo di competenze che spaziano dalla governance alle politiche europee e internazionali passando per privacy e regolamentazioni e gestione degli incidenti, ponendo enfasi su quelli che possono essere considerati insight grazie a sessioni di gruppo con professionisti che occupano cariche importanti in aziende internazionali, al fine di ottenere un feedback valido e potersi migliorare”.

Le sfide principali

Ma quali sono le sfide legate oggi alla sicurezza informatica? Gadaleta non ha dubbi: la principale è la “poca consapevolezza dei rischi”, legata per lo più a “risorse finanziarie e umane limitate”, anche perché “la mancanza di personale specializzato può rendere difficile implementare misure di sicurezza avanzate. Inoltre, la crescente sofisticazione degli attacchi richiede costanti aggiornamenti e investimenti in tecnologie difensive”. E se è vero che “la protezione dei dati sensibili è cruciale”, ad avviso del direttore della ‘Tech and cyber academy’ di Talent Garden, “le pmi potrebbero lottare nel garantire un adeguato livello di sicurezza senza sacrificare l’efficienza operativa”. Altra sfida è “la necessità di conformarsi alle normative su privacy e sicurezza”, dal momento che ciò “richiede risorse aggiuntive per la conformità normativa”. Spesso, tuttavia, aggiunge Gadaleta, “l’attenzione è focalizzata su attacchi comuni come ransomware e phishing, trascurando vulnerabilità legate, non tanto all’ingegneria sociale, quanto alla struttura fisica dell’azienda (a livello informatico)”. Debolezze che troppo spesso “rappresentano accessi per attacchi più sofisticati e gravi”.

Non un problema, ma un’opportunità

Non prendere sul serio la cybersecurity può certamente comportare gravi rischi, come la perdita di dati sensibili, danni finanziari, danneggiamento della reputazione e interruzioni delle attività aziendali. Senza dimenticare che la mancanza di sicurezza informatica potrebbe rendere l’azienda passibile di multe e sanzioni normative. Ecco perché, commenta Gadaleta, “una solida gestione della cybersecurity offre notevole vantaggio competitivo” alle aziende. Dimostrare una robusta sicurezza informatica può altresì “aumentare la fiducia dei clienti, proteggere la reputazione aziendale e sottolineare l’impegno per la privacy dei dati”. Inoltre, “la capacità di gestire la cybersecurity può garantire la continuità operativa, prevenire la perdita di dati e proteggere gli asset aziendali, contribuendo a differenziare l’azienda nel mercato”.

È una partita decisiva per chiunque voglia stare al passo con i tempi che cambiano. Per aiutare dirigenti e manager a vincerla, Talent Garden ha scelto di puntare tutto sulla formazione e di non operare da sola. Il progetto SME4DD, infatti, cofinanziato dal programma ‘Digital Europe’ dell’Unione europea, è realizzato da un consorzio di cui fanno parte diverse e autorevoli organizzazioni europee . Per maggiori info: https://www.eitdigital.eu/eu-collaborations/sme4dd/.

Uno scenario in continua evoluzione

Stando a quanto risulta all’esperienza di Talent Garden, sono diversi gli esempi virtuosi di best practice oltre che di utilizzo dati per compiere salti tecnologici che impattano direttamente sull’utente finale. “Basti pensare a Spotify, che utilizza i dati per alimentare i suoi algoritmi di raccomandazione musicale, offrendo così un servizio altamente personalizzato, o Netflix, che utilizza l’analisi dei dati per comprendere le preferenze degli spettatori e per suggerire film e serie tv”. O ancora Amazon, “che ricorre ai dati dei clienti per ottimizzare la logistica e migliorare l’efficienza degli ordini, riducendo tempi di consegna e costi operativi”.

Nel 2024 non mancano ambiti su cui è importante avere a disposizione strumenti e figure professionali adeguati. Si va “dall’analisi dei big data alla business intelligence e alla gestione dei dati”, ricorda Gadaleta. “Le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e l’internet of things, stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono e analizzano i dati, offrendo opportunità senza precedenti per l’ottimizzazione delle operazioni e la creazione di nuovi modelli di business”.

Costi e benefici

Sono i costi legati alla cybersecurity a spaventare spesso le pmi. Ma il punto è, nota Gadaleta, considerarli per quello che sono e cioè “un investimento necessario per proteggere l’azienda da minacce sempre più sofisticate”. Gestirli, infatti, “richiede un approccio strategico e consapevole. Una valutazione accurata dei rischi può aiutare a identificare e priorizzare le minacce, consentendo di concentrare le risorse sulle aree più critiche. La pianificazione strategica basata sui rischi permette di ottimizzare la spesa, evitando sprechi”. La chiave è, a suo avviso, “una gestione oculata delle risorse, con una prospettiva a lungo termine per garantire la sicurezza e la resilienza dell’azienda”.
Ciò non toglie che “investire nella formazione e consapevolezza del personale è cruciale per ridurre il rischio di errori umani, contribuendo a creare un ambiente più sicuro”.

Il master in ‘Cybersecurity & data protection’ non è nemmeno l’unica proposta sul tema a cura di Talent Garden: “Offriamo anche altri programmi formativi”, conclude Gadaleta, “come il nostro master in ‘Offensive security’ che si configura come un percorso full-time dedicato a formare ethical hacker e pentester. Questo programma, sebbene non facente parte del progetto SME4DD, è concepito per fornire competenze avanzate nell’analisi delle infrastrutture e nelle offensive security, offrendo agli studenti un approccio pratico e hands-on per diventare esperti nel rilevare e correggere vulnerabilità”.

(Foto: Shutterstock)

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