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Così Bentley vuole guidare la “rivincita” delle ibride plug-in

Nel risiko automotive, le case tornano a puntare forte sull’ibrido plug-in, le vetture ricaricabili con motore termico e batteria: lo fanno anche le aziende operanti nell’extra lusso, come Bentley. Inizialmente il piano Beyond 100 del costruttore britannico (gruppo Volkswagen) prevedeva il lancio del primo modello a corrente nel 2025, cui ne sarebbero seguiti almeno quattro, ma l’azienda di Crewe ha preferito far slittare l’esordio del “tutto elettrico” nel 2026, da vendere l’anno dopo.

Bentley, la rivincita del plug-in 

Il motivo? Lo ha spiegato di recente l’ormai ex amministratore delegato Adrian Hallmark (non ancora sostituito) durante la presentazione dei risultati di bilancio del 2023: a incidere sono stati soprattutto problemi tecnici dell’architettura software sviluppata dalla Cariad (sempre di VW). Pesa poi la domanda globale di elettriche inferiore alle aspettative, per un’insufficiente infrastruttura di ricarica pubblica, con poche stazioni dove fare il “pieno” e distribuite male nei vari Paesi.

Un secondo aspetto chiave della rivisitazione della strategia decisa da Hallmark sta nella “rivincita” delle ibride plug-in a livello mondiale, con quel doppio motore che convince, assieme alla possibilità di essere ricaricate con un cavo come se fossero elettriche. Nate per costituire un ponte provvisorio fra i motori termici (a benzina o diesel) e quelli del tutto a corrente, stanno vivendo un inatteso momento di gloria.

“A dispetto delle previsioni di partenza, che vedevano un calo delle ibride plug-in nel 2028, 2029 e 2030, ora ci aspettiamo che le richieste continuino a crescere”, ha affermato il manager inglese. Una transizione più lenta verso i veicoli a elettroni, che “rappresenta un’opportunità”.

Adrian Hallmark
Adrian Hallmark, ex ad di Bentley

La prima Bentley elettrica

Tanto che Bentley ha deciso di commercializzare ibride plug-in perfino dal 2031, anche per ragioni economiche. “Investendo centinaia di milioni in quella tecnologia nel 2026 e 2027, dobbiamo farlo funzionare fino al 2032, così da ammortizzare l’esborso”. Questa la chiosa di Hallmark, l’uomo che, assunto il timone di Bentley a febbraio 2018, è riuscito a rilanciare l’iconico brand sotto il profilo finanziario e commerciale. Ad animare i capolavori plug-in britannici ci penseranno i V8 benzina, utilizzati da Flying Spur, GT e GTC già quest’anno, assieme a batterie super efficienti, e rapidamente ricaricabili.

Il risultato è che la prima Bentley elettrica nel 2026 sarà una crossover da 1.400 CV con un mostruoso 0-100 km/h in 1,5 secondi, autonomia tra 563 e 724 km, e possibile “rifornimento” in 20 minuti per passare dal 10 all’80% della capacità delle batterie. Quello britannico diverrà un marchio puramente elettrico solo nel 2033, ossia tre anni più in là rispetto ai programmi, con un investimento complessivo attorno ai tre miliardi di euro.

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