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Studi professionali: il 70% è attivo con iniziative legate all’intelligenza artificiale

Come e in che misura gli studi professionali si stanno confrontando con la nuova realtà dell’intelligenza artificiale? In base a uno studio sviluppato da The European House Ambrosetti, in collaborazione con TeamSystem, il 70% degli studi sarebbe attivo con iniziative legate all’implementazione dell’IA.

La velocità di diffusione dell’IA viaggia a ritmi senza precedenti. Per raggiungere i 100 milioni di utenti mensili globali, il telefono cellulare è stato circa 80 volte più lento di ChatGPT: un ritmo di avanzamento che contribuirebbe a spiegare la previsione di un mercato dell’IA in crescita esponenziale, con tassi annui vicini al 40% fino al 2030.

Anche l’Italia pare destinata verso questo scenario, seppur con un significativo ritardo rispetto agli altri Stati europei: il Belpaese nel 2022, prima della diffusione di ChatGPT, aveva mostrato un limitato ricorso alle soluzioni di IA, con le piccole e medie imprese che si erano posizionate solo al 12° posto in Europa e le grandi imprese ferme addirittura in 14° posizione.

I risultati della ricerca

Dallo studio realizzato da The European House Ambrosetti e TeamSystem, che si è concentrato sull’evoluzione degli studi professionali all’interno dell’attuale contesto tecnologico, emergerebbe che anche il nostro Paese sarebbe destinato a cambiare radicalmente nel rapporto con queste innovazioni.

Infatti, in aggiunta al 70% degli studi che già si sono attivati nell’implementazione, si registrano anche: un 30% degli intervistati che dichiara di non avere alcun piano operativo per l’utilizzo dell’IA; un 76,7% dei professionisti consapevole del ruolo trasformativo dell’IA; un 80% fiducioso della qualità dei contenuti generati dall’IA.

In generale, il livello complessivo di fiducia dei professionisti per questa tecnologia risulta elevato (82,1%). Se per il 47,8% la fiducia si basa specialmente sull’utilizzo per il supporto durante attività o mansioni routinarie, c’è già un 18,7% che ha individuato un possibile contributo nella trasformazione delle attività svolte, mentre il 18% dichiara di puntarci per lo sviluppo di nuovi servizi (18%).

Tra i benefici derivanti dal ricorso a soluzioni di IA, i professionisti citano l’efficientamento dei processi (63,2%), la raccolta, gestione e analisi di elevate quantità di dati (58,7%) e l’aumento dell’efficienza e riduzione degli errori nelle attività a minor valore aggiunto (58,4%).

Tuttavia, non mancano preoccupazioni, che per oltre il 44% degli studi sono legate soprattutto alla tutela della privacy dell’individuo, ma anche a possibili distorsioni nelle informazioni del processo decisionale (44,2%).

Il parere degli esperti

“L’intelligenza artificiale è un abilitatore di competitività, che è destinato a diventare un elemento sempre più fondamentale per la crescita delle Pmi e dell’economia italiana in generale”, ha dichiarato Federico Leproux (nella foto), Ceo di TeamSystem. “Siamo convinti che rappresenti un’opportunità di trasformazione senza precedenti. Gestita con consapevolezza e visione strategica, l’IA permetterà agli studi professionali di evolversi, semplificando i processi a minor valore aggiunto e rafforzando il proprio ruolo consulenziale, con il risultato di incrementare ulteriormente nei prossimi anni la loro centralità nella vita delle imprese”.

“L’intelligenza artificiale è una eccezionale opportunità, un vero elemento di svolta per la semplificazione del lavoro degli studi professionali”, ha commentato Giuseppe Busacca, general manager professional solutions di TeamSystem e Ad di Euroconference. “Dalla nostra ricerca emerge una chiara consapevolezza dei professionisti relativamente ai benefici tangibili di questa tecnologia. Tra questi, risaltano l’efficienza dei processi di studio e la capacità di gestione e di analisi di elevate quantità di dati, che corrispondono ai due principali punti di forza di questa tecnologia. In TeamSystem stiamo lavorando a fianco dei professionisti per supportarli in questa evoluzione, che consentirà loro di focalizzarsi ulteriormente sui servizi a maggior valore per i propri clienti, rivestendo un ruolo sempre più strategico e centrale per il sistema economico e produttivo del Paese”.

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