Energy&Mobility

Autostrade per l’Italia

Autostrade per l’Italia si posiziona ai primi posti in Europa tra i concessionari di costruzione e gestione di autostrade a pedaggio con 2.855 km di rete gestita in 14 regioni italiane. La società è nata nel 1957, quando l’IRI ha costituito la Società Autostrade e Concessioni. Del gruppo Autostrade per l’Italia fanno parte altre cinque società concessionarie autostradali e sette società che operano nei servizi accessori al core business autostradale. Le cinque concessionarie autostradali sono: Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco, Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, Tangenziale di Napoli, Autostrade Meridionali e Società Autostrada Tirrenica. Le sette società di servizi accessori sono: Movyon, Tecne, Free-to-Xperience, AdMoving, Essediesse società di servizi, Giove Clear. Autostrade per l’Italia, che conta 5.300 dipendenti (dato a fine 2020), dal 2019 ha avviato un piano di reclutamento che prevede oltre 2.900 assunzioni tra ingegneri, tecnici, operai ed esattori. La società inoltre offre corsi di formazione per oltre 100mila ore annue a 4mila dipendenti.

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Personaggi ed interpreti

Nato a Napoli nel 1969, Gian Luca Orefice si è laureato in giurisprudenza all’Università Federico II. Ha iniziato la sua carriera in Deutsche Bank nel 1997, occupandosi di affari legali e relazioni sindacali. Nel 2004 Orefice è entrato in Acea, prima nelle relazioni industriali e poi come responsabile della gestione delle risorse umane. Nel 2006 è passato ad Alenia Aeronautica come responsabile delle relazioni sindacali e poi come direttore Hr. Nel 2017 Orefice è diventato direttore Hr e organizzazione della divisione elicotteri di Leonardo e dal 2020 è direttore human capital, organizzazione ed Hse di Autostrade per l’Italia.

Il punto forte

Ricostruire l’assetto valoriale e garantire in modo inclusivo il contributo di tutti alla trasformazione del gruppo partendo dalle persone e dalle competenze. Questa è l’approccio valoriale del piano di Hr Transformation. Le competenze come fattore di successo, le partnership con le eccellenze universitarie, la revisione del modello di relazioni industriali che ha consentito percorsi di turnover e reskilling funzionali a garantire il presidio dei nuovi mestieri, più di 1.800 assunzioni negli anni complessi della pandemia, la revisione dei paradigmi comportamentali per fare di Aspi anche una infrastruttura sociale.

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