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L’impresa familiare supera lo Stato: Terra Moretti lancia il suo welfare

Valentina Moretti, Vittorio Moretti, Domenico De Masi e Oliviero Toscani alla serata per i 50 anni del gruppo Terra Moretti

Non capita spesso di assistere allo spettacolo di quasi 800 persone sedute allo stesso tavolo per festeggiare la storia di un’azienda. È accaduto venerdì scorso a Erbusco, in provincia di Brescia, per la festa dei 50 anni di Terra Moretti, un gruppo che spazia dal settore vitivinicolo (con marchi di pregio quali Bellavista, Contadi Castaldi, Petra, Tenuta La Badiola, Teruzzi & Puthod e Sella & Mosca) e alberghiero di alta gamma (L’Albereta e L’Andana), fino all’edile (Moretti SpA) e attivo in tre regioni (Lombardia, Toscana e Sardegna). E non è un caso che la maggior parte degli ospiti della serata siano stati i 750 dipendenti del gruppo,  seduti, come in una sola grande famiglia, attorno al tavolo del fondatore Vittorio Moretti e delle figlie Carmen, Francesca e Valentina.

La struttura nella quale si è svolta la serata per i 50 anni del gruppo Terra Moretti

Il gruppo nel pomeriggio di venerdì ha infatti presentato “La nostra Terra”, il progetto welfare della Holding Terra Moretti ispirato il valore della serenità e dello “stare bene” in azienda. Si tratta di un articolato paniere di servizi per la gestione del tempo libero, per la cura dei figli e per la soddisfazione delle esigenze familiari. Un piano di formazione che abbina interventi personalizzati ad altri strutturati per settori di business e funzioni aziendali, con l’obiettivo di costruire percorsi su misura per ogni dipendente e, al tempo stesso, favorire la diffusione di metodi e strategie comuni. Un piano di incentivazioni mirate, in funzione di alcuni obiettivi individuali ed altri condivisi, con step programmati di verifica per monitorare l’avanzamento del percorso e scelte all’insegna di un’etica della trasparenza. Una piattaforma informatica in cui il singolo dipendente può costruirsi autonomamente e in modo flessibile il proprio percorso e, al tempo stesso, essere costantemente informato sull’evoluzione della propria azienda e delle altre aziende del gruppo.

“Sono le persone il patrimonio più importante del nostro gruppo”, spiega Vittorio Moretti. “Una scelta che in questi 50 anni ho sostenuto in prima persona e condiviso con le mie figlie. Del resto le persone sono i primi destinatari della nostra visione di bellezza, sia in edilizia che nel vino e negli alberghi. E sempre le persone, con le loro competenze e la loro passione, sono gli artefici del successo dei nostri prodotti: progettare e realizzare un centro commerciale, o una struttura produttiva, richiede cuore e cervello così come creare una ottima cuvée o pensare a tutti gli aspetti che possano rendere un soggiorno in albergo un’esperienza indimenticabile”.

Uno degli spettacoli svoltisi nel corso dell’evento

Holding Terra Moretti ha realizzato un significativo sviluppo nel corso degli anni. “Proprio questa crescita dimensionale, insieme alla dilatazione geografica dei confini dell’attività del nostro gruppo, ha reso necessario sviluppare una politica di welfare condiviso, individuando strumenti e soluzioni che, pur nella differenza dei settori di buisiness, sottolineasse la visione comune che sta alla base di Holding Terra Moretti” –sottolineano Carmen, Francesca e Valentina Moretti – “In questo lavoro ci siamo fatti affiancare prima dal sociologo Domenico De Masi, che ci ha aiutato ad individuare i valori comuni alle nostre aziende. Quindi abbiamo interpellato direttamente i nostri dipendenti, chiedendo loro che evidenziassero le esigenze e i bisogni ai quali si attendevano potessimo dare una risposta. Infine è stata la volta di Jointly, che da un lato ci ha supportato nella individuazione dei criteri e delle aree sulle quali operare, dall’altro ci ha fornito lo strumento digitale ideale per tradurre il progetto in realtà”.

L’incontro di venerdì è stata anche l’occasione per la presentazione da parte di Oliviero Toscani del libro Made in Family, un omaggio alla famiglia Moretti e ai suoi valori, oltre che per percorrere tutti i traguardi raggiunti dal gruppo. Esattamente 50 anni dall’avvio dell’attività di Vittorio Moretti nel settore delle costruzioni, oggi Moretti SpA, l’azienda da cui tutto ha avuto origine. E poi 40 di Bellavista, 30 di Contadi Castaldi, 25 anni de L’Albereta, 20 anni di Petra, 17 anni di Tenuta La Badiola, 15 anni L’Andana, 10 anni della holding Terra Moretti. E, soprattutto, 50 anni di matrimonio di Vittorio e Mariella Moretti. Sommati, fanno 257, ancora una volta a testimonianza che il numero 7 è, al di là della cabala o del significato biblico, un numero davvero speciale per la famiglia Moretti.

Vincenzo Moretti, con le figlie, intervistato da Enrico Bertolino

Quello della Holding Terra Moretti è del resto un lungo ed entusiasmante percorso all’insegna della crescita continua, iniziato cinquant’anni fa ad Erbusco (Bs), con la costituzione da parte di Vittorio Moretti di un’impresa di costruzioni. Dalle prime realizzazioni in edilizia tradizionale all’introduzione del primo impianto di prefabbricazione industriale il passo è breve. E, di lì a qualche anno, è la volta dell’avvio dell’attività di prefabbricazione di cemento armato e di legno lamellare, promuovendo un’esperienza tra le prime in Italia nel suo genere.
Mentre l’attività nel settore dell’edilizia continua a crescere, Vittorio Moretti si avvicina anche alla viticoltura. Lo fa inizialmente solo per passione: ma ben presto, conquistato dalle emozioni e dal fascino che un viaggio in Champagne suscita in lui, decide di farsi affiancare da un enologo d’Oltralpe e di dar vita all’azienda agricola Bellavista, dal nome della collina su cui sorge e dalla quale si ammira uno scorcio incantevole di Franciacorta, fino al Lago di Iseo. Il successivo incontro con l’enologo Mattia Vezzola è alla base della costruzione di un marchio che è oggi nel mondo sinonimo di tradizione, eleganza, naturalità ed eccellenza.

Vittorio Moretti e Oliviero Toscani in compagnia di Roberta Capua, presentatrice della serata

Sono gli anni che vedono Vittorio Moretti protagonista di numerose altre iniziative, finalizzate alla creazione di quel “Franciacorta shire” che è oggi riconosciuto a livello internazionale. Dapprima la realizzazione, nell’area di una vecchia cava dimessa, del Franciacorta Golf Club di Nigoline, considerato un fondamentale volano per la promozione del territorio. Quindi è la volta della nascita di Contadi Castaldi, attraverso il recupero conservativo e la trasformazione in cantina di una vecchia fornace ad Adro. Infine la nascita de L’Albereta, il Relais & Chateau che sorge dal recupero e dall’ampliamento di una villa situata sulla collina di Bellavista, in cui la cura per il benessere proposta dall’Espace Vitalité di Henri Chenot si coniuga alla cucina stellata di Gualtiero Marchesi. Uno spazio proprio in questi anni rinnovato ulteriormente nell’offerta, con lo chef Fabio Abattista al ristorante gourmand Leone Felice e nel bistrot VistaLago ed infine la pizzeria gourmand di Franco Pepe.

Dalla Franciacorta, dove il gruppo di Vittorio Moretti continua mantenere la sede principale delle sua multiforme attività, cui nel frattempo si è venuto ad aggiungere anche il cantiere nautico Maxi Dolphin, l’orizzonte si apre alla Toscana. Qui, in rapida successione, viene prima realizzata, su progetto dell’arch. Mario Botta, una delle prime cantine d’autore, Petra, a Suvereto (LI); quindi viene acquisita a Castiglione della Pescaia (Gr) la tenuta di caccia del Granduca Leopoldo di Toscana che, a seguito di un profondo intervento di restauro conservativo ed ampliamento, diventa il resort L’Andana: un progetto condiviso con altri investitori (tra cui inizialmente anche Alain Ducasse), che negli anni scorsi si è arricchito grazie alla creazione di un campo da golf e all’apertura della Trattoria Toscana dello chef stellato Luca Bartolini.

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