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La fotografa che ritrae il fascino nascosto delle ville italiane abbandonate

Villa dei Camini, Piemonte.

Quando, quattro anni fa, la giovane fotografa Eleonora Costi si è imbattuta in un articolo di un giornale locale che parlava della settecentesca villa Pusterla-Crivelli, ha deciso di prendere la macchina fotografica e andare a dare un’occhiata in prima persona: oggi parlando con Forbes la definisce “una semplice avventura”. La struttura, costruita nel 1754 a Limbiate, in Brianza, ha avuto una storia movimentata: un tempo nota come “villa di Napoleone”, dato che ha ospitato l’imperatore francese e la sua famiglia durante la campagna d’Italia, è poi rimasta nell’immaginario comune come “il manicomio di Mombello”, meglio conosciuto come ospedale psichiatrico Giuseppe Antonini.

Villa dell’artista, Emilia Romagna.

Dall’entrata in vigore della legge Basaglia, la struttura è stata completamente abbandonata a sé stessa. Eppure, villa Pusterla-Crivelli manteneva un suo potente fascino decadente: “Era buio e umido”, ricorda Costi di quella visita. “L’adrenalina, il fascino del proibito si sono sposate molto bene con la mia indole malinconica. C’era un silenzio surreale che ho provato soltanto nei luoghi abbandonati”. Da quel giorno, in effetti, di luoghi abbandonati ne ha visti parecchi: la giornata l’ha ispirata a tal punto che ha avviato Abandoned, un progetto fotografico che documenta la bellezza imprevista – e completamente avvolta dall’oblio – delle (ex) dimore lussuose trascurate sparse sul territorio nazionale.

Una villa in Lombardia.

Oltre all’immediato impatto estetico che risalta nella composizione degli scatti, Abandoned ha anche una funzione di sensibilizzazione civica: nel caso del castello di Sammazzano, uno stupendo maniero in stile moresco costruito alle porte di Firenze nell’Ottocento e abbandonato, le fotografie hanno agevolato una campagna che ha portato al restauro della proprietà, poi venduta a una compagna di Dubai per più di 15 milioni di euro.

Una villa nelle Marche.

“Non avrei mai immaginato di trovare così tanti luoghi e soprattutto così splendidamente intatti”, spiega Eleonora Costi. “Spesso quando si parla di luoghi abbandonati si pensa a ruderi, strutture in declino, edifici logori: invece io cerco di valorizzare la loro bellezza. Decaduta, ma pur sempre affascinante”. Avendo già attraversato la maggior parte delle regioni italiane in cerca di ville dimenticate, ora la fotografa ha in mente di rendere il suo progetto un’opera su carta stampata: “Il mio intento è quello di far rivivere questi luoghi nella mente di chi guarda: per questo mi piacerebbe pubblicare un libro in cui raccontarne le storie”.

Una villa in Lombardia.

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