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Il più grande evento del mondo del Fintech non è quel che immagini

Una ragazza cinese tiene in mano una Hong Bao.

Lo scorso 16 febbraio si è celebrato il capodanno cinese: è finito l’anno del gallo e iniziato quello del cane. Il calendario cinese è basato sul ciclo lunare, quindi non c’è una data fissa (si sposta tra la fine di gennaio e la fine di febbraio). In Cina – e in tutte le numerose comunità cinesi in giro per il mondo – la festività è molto sentita, e celebrata in modo molto simile al Natale in Italia. La tradizione vuole che sia una festa di famiglia, rigorosamente a casa con i parenti. Simile al Natale è anche la tradizione dei doni, benché la formula sia diversa. I cinesi sono pragmatici: invece di perder tempo a scegliere i regali, si scambiano direttamente delle buste rosse con del denaro contante, le famose “HongBao” (Hong = rosso, Bao = busta).

Nell’era Fintech – e nel Paese dove più velocemente il Fintech sta cambiando la vita quotidiana – non potevano che diventare digitali anche le HongBao. Tutto si basa sul borsellino elettronico di WeChat, la diffusissima App di instant messaging, che ha anche questa funzione al suo interno. Gli utenti possono inviare agli amici delle Buste Rosse virtuali della cifra preferita: arriveranno nella schermata della chat, come se fossero un file o un video da aprire, senza che se ne possa vedere in anteprima il valore. Come una busta e un dono “vero”, questi regali creano curiosità e aspettativa. Appena l’utente clicca, il sistema mostra il valore e istantaneamente lo accredita sul borsellino.

A usare la funzione sono 768 milioni di persone: il numero ufficiale è stato divulgato da Tencent (la società proprietaria di WeChat e quotata alla borsa di Hong Kong) e si riferisce agli utenti che hanno usato le Fintech HongBao tra il 15 e il 21 febbraio scorso. Il totale di buste rosse digitali inviate ha superato i 15 miliardi, e il record di ricezioni è stato di 3.429 buste, fatto segnare da una donna residente a Nanchang, nella provincia dello Zhejiang (non lontano da Shanghai). I media l’hanno ribattezzata “La signora di Zhejiang”.

A fare volume sono state soprattutto le buste inviate nelle chat di gruppo: con un solo invio di una cifra cumulativa si manda una HongBao a ciascun membro del gruppo, assegnandogli una valore random a sorpresa. Chi riceve non può sottrarsi dall’inviare un’altra somma nel medesimo gruppo, innescando così un effetto cascata molto redditizio. La cifra inviata più di frequente è stata 8,88 renminbi (pari a circa 1 euro), la cui lettura a voce alta in cinese suona simile alle parole fortuna e ricchezza, seguita a ruota da 6,66 yuan, (simile a “tutto va bene”) e dai multipli delle suddette somme. Da un calcolo aleatorio nei soli sette giorni del capodanno cinese, sono passati di mano – da smartphone a smartphone – circa 25 miliardi di euro: quasi l’equivalente della legge di bilancio italiana del 2018.

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