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I cimeli di Stanley Kubrick all’asta in Italia

 

Trasfiguratore di codici convenzionali e dotato di un’espressività lontana dai canoni hollywoodiani, Stanley Kubrick è stato l’eclettico artefice di pellicole che hanno segnato intere epoche, come 2001: Odissea nello Spazio, Lolita, Shining, Eyes Wide Shut, Arancia Meccanica, Full Metal Jacket, Barry Lindon.

Il regista  era celebre per bruciare tutte le parti avanzate della pellicola per timore che qualcuno copiasse il suo lavoro. Forse per questo motivo ha avuto al suo fianco per quasi trent’anni sempre lo stesso uomo.

Si chiama Emilio D’Alessandro, è stato prima il suo autista, poi il suo assistente privilegiato. Oggi, a diciannove anni dalla scomparsa di un regista che ha cambiato il modo di pensare il cinema, quest’uomo ha deciso di vendere attraverso Aste Bolaffi la più importante raccolta di memorabilia del regista. Il 27 marzo a Torino, infatti, saranno battuti oggetti provenienti dai set (ma anche oggetti personali) come il ciak di Eyes Wide Shut o il cappello del sergente Hartman, lo spietato protagonista di Full Metal Jacket. Ci sono poi i biglietti autografati lasciati dal regista all’amico Emilio che, in tanti momenti della sua vita, ha messo le esigenze di Kubrick prima di qualsiasi atra cosa.

Il ciak di Eyes Wide Shut

“Mi scriveva in continuazione e mi scriveva, in ordine di importanza, tutte le questioni che voleva gli risolvessi. Ma, nonostante il carattere non facile, era sempre riconoscente e, a suo modo, mi ha dimostrato affetto”, ha raccontato D’Alessandro davanti a una platea affascinata di giornalisti presso la sede milanese di Bolaffi. Particolarmente raro è un lungo frammento di pellicola originale di Shining (base d’asta 3mila euro) donato a D’Alessandro dal regista. Tra gli oggetti di culto la borsa per la macchina fotografica di Stanley, in tela arancione con fascia a tracolla nera, la ‘Tenba 2’ (base 8mila euro), da cui non si separava mai. La borsa è senza dubbio uno degli oggetti feticcio dell’asta e uno dei più personali proposti in vendita, a cui si aggiungono dei biglietti manoscritti da Stanley per Emilio e per la moglie Jannette. I due avevano una relazione speciale tanto che il regista, noto per il suo carattere burbero, ha fatto recitare Emilio in un cameo e ha dato il suo nome a un bar di New York frequentato dal medico impersonato da Tom Cruise in Eyes Wide Shut. È da quel bar che proviene il grande stendardo su cui campeggia la scritta ‘Caffè da Emilio’ (base d’asta 1.000 euro). Dallo stesso set, la New York ricostruita nei Pinewood Studios, arrivano anche il ciak originale del film (base 5mila euro), uno dei cappotti e l’orologio indossati da Tom Cruise durante la riprese (base 3mila euro ciascuno).

Dal film Shining

“È la più grande asta su Kubrick mai fatta. Finora sono stati messi in vendita solo pochi oggetti singoli. Mi dispiace che probabilmente molti di questi cimeli finiranno per andare all’estero”. La vita di D’Alessandro è piena di aneddoti su Kubrick. Ha raccontato: “Alla fine di un film la sua casa si riempiva di oggetti e alcuni finivo per tenerli io”. Il riferimento va al tappeto di Shining o alla giacca in velluto bordeaux del protagonista Jack Torrance (all’asta da una base di 10 mila euro). Il giaccone fu indossato da Jack Nicholson, per gran parte del film, tanto da diventare quasi imprescindibile dal suo personaggio durante il soggiorno allucinato all’Overlook Hotel. “Gli bastava indossarlo per entrare nel personaggio”, ha commentato ancora D’Alessandro. Tra gli oggetti di culto provenienti dal set di Full Metal Jacket c’è uno dei cappelli del sergente Hartman, simbolo del violento e severo istruttore dei Marines protagonista della prima parte della pellicola (base 3mila euro) e la giacca militare verde usata da Kubrick sul set con stampato il suo nome (base 10mila euro). Tra i memorabilia, c’è anche un vinile con la colonna sonora originale del film composta dalla figlia di Kubrick e la dedica autografa del regista “To Emilio with Love, S. Kubrick” (base 2mila euro).

Tra i lotti ci sono poi anche alcuni oggetti di scena di Arancia Meccanica (base 1.000 euro), un cappello a tricorno disegnato per Barry Lyndon da Milena Canonero, costumista italiana premiata a Hollywood, che proprio con questo film ha vinto il primo Oscar e, dallo stesso set, un raccoglitore a soffietto che conteneva gli script del film suddivisi per scene (base 2mila euro). E a chiudere il catalogo non è mancato un tocco di commozione: con una base d’asta di 400 euro, è in vendita uno degli ultimi biglietti autografi lasciati dal regista a Emilio, che recita: “This is the last mail pickup. I am very sad”, firmato ‘S’. Prima dell’asta, gli oggetti saranno esposti dal 13 al 21 marzo nelle sale del Mic, museo interattivo del cinema a Milano.

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