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Piquadro conquista Lancel, un’operazione dove nulla è accessorio

Tempo di shopping per Piquadro che, a conferma dei rumors trapelati lo scorso marzo, ha portato a termine l’acquisizione della svizzera Lancel International, controllata dal colosso Richemont, nonché proprietaria dello storico marchio di borse, piccola pelletteria, accessori, borse da viaggio e valigie Lancel. Quale prezzo per l’operazione di acquisto, Richemont (in portafoglio anche Cartier, Montblanc e Officine Panerai) riceverà una quota degli utili realizzati dal gruppo Lancel nei dieci anni successivi al closing. A una condizione: la quota complessiva di utili, che potrà essere destinata a Richemont, non dovrà eccedere il valore di 35 milioni di euro.

“Siamo particolarmente orgogliosi di portare nel gruppo Piquadro un marchio che rappresenta un’eccellenza unica, un’icona di stile dal 1876”, ha dichiarato Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato della realtà emiliana attiva nel settore dei leather goods, che nell’esercizio 2017/2018 chiuso al 31 marzo 2018, ha generato un fatturato consolidato pari a 97,6 milioni. Una manovra strategica studiata da tempo, quella della società, dal 2007 quotata alla Borsa Italiana. Come conferma lo stesso Palmieri: “Questa acquisizione si inserisce nell’ambito di una strategia di aggregazione di marchi di accessori, iniziata con l’acquisizione del brand di pelletteria fiorentino The Bridge, che siamo determinati a portare avanti per generare crescenti sinergie”.

Lancel, storico marchio di borse, piccola pelletteria, accessori, borse da viaggio e valigie 

Oggi, l’azienda, che vanta una rete distributiva di 114 punti vendita su oltre 50 Paesi, opera nel mercato attraverso i marchi Piquadro e The Bridge, acquisita a novembre 2016. Strategica ma anche storica, la scelta di acquisire una maison come Lancel, che nel 2016 ha celebrato ben 140 anni nel mondo del lusso ed è nota (soprattutto) per le borse create in omaggio all’attrice francese Brigitte Bardot. Parigino di nascita, il marchio, oggi presente in 39 Paesi tra cui la Cina, nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2018 ha messo a segno un fatturato di circa 53 milioni di euro.

Dal canto suo, nell’ultimo periodo la svizzera Richemont non è certo nuova a operazioni di acquisizione o cessione. Se nel novembre 2017, il gruppo francese ha comprato infatti il marchio di pelletteria milanese Serapian, sempre nello stesso anno ha ceduto la cinese Shanghai Tang, che faticava da tempo a posizionarsi nel suo portafoglio. Last but not least, il gruppo con sede a Ginevra, che ha lanciato l’Opa sull’e-tailer Yoox Net-A-Porter, ha annunciato nei giorni scorsi di aver superato la soglia del 95% del capitale sociale ordinario del rivenditore fondato da Federico Marchetti.

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