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Come George Soros è diventato uno dei più grandi filantropi d’America

(Sean Gallup/Getty Images)

Lunedì è stato trovato un ordigno esplosivo fuori dalla casa del miliardario George Soros, nella contea di Westchester, a New York. Un dipendente ha scoperto il pacchetto e ha chiamato la polizia. Soros non era a casa in quel momento.

Soros, un importante attivista politico e filantropo che ha speso gran parte della sua fortuna a sostegno di cause liberali, è stato a lungo diffamato dalla destra. Un portavoce della sua fondazione ha dato la colpa al clima politico troppo teso come spiegazione dell’incidente.

“La retorica odiosa che domina la politica negli Stati Uniti e in tanti paesi del mondo genera estremismo e violenza”, ha detto un portavoce della sua società filantropica, Open Society Foundations. “In questo clima di paura, falsità e crescente autoritarismo, solo esprimere le proprie opinioni può attirare minacce di morte”. Su Twitter, Soros è stato falsamente collegato alla carovana dei migranti centroamericani che si stanno facendo strada attraverso il Messico verso gli Stati Uniti.

Soros fuggì dal suo paese in Ungheria nel 1946, sulla scia della seconda guerra mondiale. Ha lavorato come facchino ferroviario e cameriere per poter andare alla London School of Economics. Successivamente si è trasferito a New York, dove ha trovato la sua strada a Wall Street e ha aperto il suo primo fondo hedge, il Quantum Fund, con 12 milioni di dollari. Nel 1992 ha “shortato” la sterlina britannica e, secondo quanto riferito, ha realizzato un profitto di 1 miliardo di dollari. Divenne noto come l’uomo che gettò sul lastrico la Bank of England.

Da allora Soros ha donato miliardi per promuovere i diritti umani e la democrazia in tutto il mondo attraverso la sua Open Society Foundations. Ha anche dato il suo sostegno a una serie di gruppi liberali, tra cui Planned Parenthood, l’American Civil Liberties Union e l’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans & Intersex Association. Nella sfera politica, è stato un importante donatore a candidati democratici come John Kerry, Barack Obama e Hillary Clinton.

In realtà Soros, 88 anni, è uno dei più grandi filantropi in America. Nel corso della sua vita ha donato 32 miliardi di dollari a enti filantropici – in primo luogo le sue fondazioni caritatevoli -, che lo posizionano dietro solo a Bill Gates (35,8 miliardi di dollari) e Warren Buffett (35,1 miliardi di dollari) in termini di dollari donati.

In percentuale del suo patrimonio netto, Soros ha dato via più di ogni altro membro attuale della lista di Forbes 400 degli americani più ricchi, con il 79% della sua fortuna andato in beneficenza. Ha incrementato le sue donazioni negli ultimi anni e, nel 2017, ha annunciato di aver spostato 18 miliardi di dollari nella Open Society Foundations. Ciò ha intaccato il suo patrimonio netto, che ammontava a 23 miliardi di dollari. Ora ha un valore stimato di 8,3 miliardi di dollari.

Dal 1993, Open Society Foundations hanno dato in beneficienza oltre 14 miliardi di dollari, in gran parte a gruppi che promuovono i diritti umani fondamentali e i principi del governo democratico, come Amnesty International e ONU Women. Nel 2016, Soros, che è un immigrato, ha detto che avrebbe destinato 500 milioni di dollari per aiutare migranti e rifugiati, in particolare quelli che si stavano riversando in Europa.

Soros è finito anche posto al centro di dibattiti culturali americanei e ha donato ai gruppi che sostengono l’aborto, promuovono i diritti di omosessuali e che cercano di arginare gli abusi da parte della polizia.

Di conseguenza, è stato criticato da molti dall’area politica di destra per aver usato parte del suo patrimonio per sostenere  i programmi della sinistra americana. Si è anche trovato oggetto di tutta una serie di teorie cospirative. All’inizio di questo mese, il presidente Donald Trump ha twittato che coloro che protestavano contro la nomina di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema degli Stati Uniti erano stati pagati da Soros e altri. La settimana scorsa, il deputato repubblicano Matt Gaetz ha suggerito che Soros stava pagando i migranti che si trasferivano dall’Honduras agli Stati Uniti. L’attrice Roseanne Barr ha accusato Soros di collaborare con i nazisti, ma un portavoce di Soros ha negato che ci fosse una qualunque verità in merito a queste affermazioni.

Le accuse non faranno probabilmente irritare Soros. “Il mio successo nei mercati finanziari mi ha dato un maggior grado di indipendenza rispetto alla maggior parte degli altri. Ciò mi consente di prendere posizione su questioni controverse: in effetti mi obbliga a farlo”, ha scritto Soros.

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