Style

Gli 8 migliori buyer del vostro guardaroba

Antonia Giacinti

Articolo tratto dal numero di ottobre 2018 di Forbes Italia
di Walter Ricci

Otto, tra uomini e donne. Otto tra i migliori professionisti della moda che hanno saputo interpretare i trend del mercato, prima e meglio di altri. Sono i buyer che hanno capito come muoversi nello scenario commerciale internazionale degli ultimi anni, caratterizzato dalla crisi del sistema retail tradizionale, dalla nascita dei nuovi canali digitali che hanno portato allo sviluppo di fenomeni come Farfetch, una piattaforma digitale che ha trasformato le boutique italiane in vetrine globali. Infine la globalizzazione, l’esplosione di nuovi mercati, Cina in primis, e la nascita di nuovi target di consumatori come i millennial. Questi ultimi sono una vera oasi per lo shopping di moda e sempre più realtà italiane e internazionali, grandi e piccole, si contendono lo scettro di insegna più amata tra i giovani nati tra il 1981 e il 1996. Ecco perché sono i buyer i veri influencer del settore, che, senza dare nell’occhio, scelgono cosa finirà nei nostri guardaroba, che si lanciano in prima linea e che, investimento dopo investimento, si stanno facendo sempre più largo.

Beppe Angiolini
Sugar, Arezzo

Base Toscana, ma una vita in giro per il mondo a caccia di stile. Da quando nel 1979 Beppe Angiolini ha inaugurato l’insegna Sugar, non ha mai perso la fama di buyer a cui tutti i marchi di moda vorrebbero vendere, perché nel tempo ha decretato la fortuna di tanti. E dopo 40 anni di carriera sembra non aver perso il tocco magico, né la voglia di lavorare. Lo dimostrano i suoi ultimi progetti: un nuovo concept store ad Arezzo e una collaborazione con Excelsior Milano.

Claudio Antonioli
Antonioli, Milano
Claudio Antonioli è un buyer ultra dinamico: nel 1987 aprì a Milano una delle prime boutique italiane dedicate ai brand di ricerca e nel tempo è rimasto fedele a quel suo gusto per la scoperta dei new names. Ha aperto altri store (a Lugano e a Ibiza), ha fondato un disco club (il Volt di Milano) e ha dato prova di doti manageriali, creando una holding che raccoglie i marchi più cool del momento come Off-White e Palm Angels che quest’anno fatturerà oltre 200 milioni di euro.

Francesco Galli
Folli Follie e TheDoubleF, Mantova, Bologna, Brescia
Il suo è il volto nuovo della storica insegna di famiglia, Folli Follie, con multimarca a Mantova e in altre città nel nord Italia. Tra i meriti di Francesco Galli, figlio del fondatore Giuseppe, non c’è solo quello di aver lanciato da un anno l’e-commerce TheDoubleF, ma anche quello di aver convinto tanti colleghi del mondo retail a fare sistema. Risultato, a Torino, Bologna e Brescia ha inaugurato nuove insegne in tandem con altri buyer.

Aldo Carpinteri
Stefaniamode.com, Trapani

Per Aldo Carpinteri vedere il fatturato di stefaniamode.com quadruplicare nel giro di pochi anni è stata la dimostrazione che puntare contemporaneamente sia sul canale retail fisico che su quello e-commerce è stata la scelta giusta. Così da una parte ha affidato la sua piattaforma digital alle cure di Farfetch, mentre lui si dedica ad aprire negozi molto chic. L’ultimo della serie è a St. Moritz, ma il suo piano è di lanciarne dieci in altrettante città internazionali.

Andrea Panconesi
LuisaViaRoma, Firenze
Coraggioso. Andrea Panconesi ha scommesso sull’e-commerce quando parlare di digitalizzazione, specie in Italia, era davvero pionieristico. Nel 1999 ha portato online la piccola boutique fiorentina di nonna Luisa, dando il via al successo planetario di LuisaViaRoma, che oggi fattura 130 milioni di euro all’anno, il 95% dei quali attribuibili all’e-commerce. E il coraggio non lo ha mai abbandonato: la prossima sfida di Panconesi è aprire a Firenze un nuovo concept store, interamente dedicato ai millennial.

Antonia Giacinti
Antonia, Milano
Antonia Giacinti il successo se l’è conquistato con tenacia e grinta. Una gavetta lunga e faticosa, passando per i mestieri di commessa e rappresentate, non ha mai impedito a questa imprenditrice di realizzare il sogno di un multimarca tutto suo. Oggi, che al suo fianco c’è il marito e collega Maurizio Purificato, i multimarca sono due: a Milano e a Macao e potrebbero ben presto aumentare. New opening sono infatti all’orizzonte entro il 2020, sia in Asia che nel capoluogo lombardo.

Beppe Nugnes
Nugnes1920, Trani

Buyer di grande umanità e professionalità. Beppe Nugnes è in costante cammino, proprio come i suoi tre negozi a Trani. La prima lezione l’imprenditore l’ha imparata dal nonno, che nel 1920 aveva dato vita a una sartoria maschile: “La moda cambia sempre”, gli diceva quando era ragazzo. E lui non ha mai tradito questa regola d’oro. Neppure oggi che, in vista del 100esimo compleanno di Nugnes1920, studia importanti cambiamenti per i punti vendita dedicati alla donna e alla moda più giovane.

José Neves
Farfetch, Londra

Uno degli uomini più influenti del fashion business italiano è un portoghese che vive e lavora a Londra: José Neves, ovvero la mente del progetto Farfetch, che presto sbarcherà a Wall Street. I buyers made in Italy devono molto a questo imprenditore che ha creato dal nulla la sua piattaforma online riservata a tutti i multimarca indipendenti del mondo, offrendo loro una vetrina globale attraverso cui vendere. È anche grazie a lui che il successo commerciale dei nostri negozianti è diventato internazionale.

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