Vichai Srivaddhanaprabha saluti i tifosi
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Chi era Vichai Srivaddhanaprabha, il miliardario oculato della favola Leicester

Vichai Srivaddhanaprabha saluti i tifosi
Vichai Srivaddhanaprabha, presidente del Leicester City (Ross Kinnaird/Getty Images)

Notizia aggiornata alle ore 12.00

Scompare quello che per Forbes è il quinto uomo più ricco della Thailandia. Ma soprattutto il presidente che ha costruito con l’allenatore Claudio Ranieri e contro ogni pronostico il sogno del Leicester campione d’Inghilterra nel 2016.
Dalla stampa inglese inizia infatti ad arriva più di una conferma circa la presenza di Vichai Srivaddhanaprabha a bordo dell’elicottero che ieri sera si è schiantato al suolo nel parcheggio del King Power Stadium al termine della partita tra Leicester e West Ham

L’impero economico
Partito con il primo duty free a Bangkok nel 1989, Srivaddhanaprabha era stato capace di costruire un impero da 3,3 miliardi di fatturato annuale, che l’ha portato a occupare la posizione 388 della più recente classifica degli uomini più ricchi al mondo, la Forbes Billionaires 2018, con un patrimonio netto di 4,9 miliardi di dollari.
King Power, questo il nome del gruppo (ispirato al re Bhumibol Adulyadej), è l’operatore leader in Thailandia nel settore dei duty-free, con un sostanziale monopolio. Un regime di vantaggio che, secondo accordi con il governo militare thailandese, si sarebbe dovuto concludere solo nel 2020.

La passione per il calcio
Oltre al Leicester, comprato nel 2010 per 219 milioni di dollari quando ancora militava nella serie B inglese, Srivaddhanaprabha era anche proprietario del club belga OH Leuven. Nella sua avventura calcistica applicava criteri improntati all’attenzione sui costi, soprattutto a quelli provenienti dalla voce dipendenti. Nel 2016 aveva portato alla vittoria del campionato inglese una squadra di semi-sconosciuti investendo invece nelle infrastrutture, nello scouting di giocatori poco valutati e in un forte team scientifico di supporto.

Le frasi
Le compagnie aeree dovrebbero occuparsi di far volare gli aeroplani, non di gestire attività commerciali.

Non siamo la squadra che vende giocatori per soldi.

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