Style

L’universo felliniano prende forma in passerella

Uno show d’eccezione in una location memorabile, il Teatro 10 di Cinecittà. Un esclusivo parterre di ospiti vip e stampa internazionale. Un fashion show che esprime a tutto tondo la creatività dirompente di Jeremy Scott, creative director di Moschino dal 2013, il suo essere un’icona della cultura fashion e pop. Da grande designer e comunicatore rappresenta la nuova era ancor più avanguardista e irriverente del brand Moschino, che  ha nel proprio dna da sempre la voglia di stupire, di rompere gli schemi e colorare in modo innovativo e scanzonato ogni look maschile e femminile che sia.

    La sfilata Moschino di ieri sera a Roma (Courtesy Moschino)

Dopo l’ultima sfilata di New York, Scott ha scelto per presentare le novità Fall/Winter 2019 – con non poca sorpresa di molti – la magia e il glamour della Città Eterna per un fashion show che ha rievocato i fasti del cinema della Dolce Vita e di una opulenta romanità. Si va in scena e d’improvviso si sovrappongono epoche storiche e personaggi come nelle pellicole di Federico Fellini che fra dimensioni surreali e proiezioni storico-oniriche ha raccontato e anticipato scorci del nostro tempo. Uno spettacolo di grande contemporaneità ed effetto: centurioni urbani con calzari borchiati e bomber military chic, valchirie giunoniche che rievocano Anita Ekberg o la famosa Gradisca di Amarcord fra piume e lustrini. Grandi fiocchi di raso rosso pompeiano  e giallo oro rendono sontuosi blazer maschili e femminili. Anche lo smoking vive di vita nuova per un moderno imperatore illuminato da una cascata di pietre preziose. Le epigrafi latine fanno un salto nel futuro divenendo ricami d’oro all over su tute e cappotti. L’uomo Moschino 2019 diviene un gladiatore che attraversa millenni e diviene 4.0 con elmi e pettorali in cui si rileggono scene del Satyricon petroniano ma soprattutto felliniano.

Uno show nello show attraverso cui dive e principi dal fascino esotico hanno riportato in vita i sogni di un grande maestro del cinema di tutti i tempi e confermato quanto sia sottile ma forte quel filo rosso che lega queste due arti – cinema  e moda –  emblema del migliore Made in Italy nel mondo. 

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