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Lifestyle

Dove andare a cena per San Valentino a Milano

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(Courtesy Bulgari Hotel)

A San Valentino, trionfa l’amore. E la buona notizia è che siete ancora in tempo per festeggiarlo con una cena romantica a lume di candela. Ecco i migliori ristoranti a Milano, selezionati da Forbes.it, per trascorrere una serata all’insegna della classe, dell’esclusività e dell’ottimo cibo. 

Bulgari Hotel (Via Privata Fratelli Gabba, 7b)

Il lusso nel centro finanziario e culturale del capoluogo lombardo, in una strada privata, tra storici palazzi e a pochi passi dal quadrilatero della moda, vicino all’Orto Botanico di Brera. È qui che si colloca l’hotel di proprietà del colosso francese Lvmh, con il ristorante una stella Michelin del fuoriclasse Niko Romito, maestro dell’alta cucina (il suo Reale Casadonna di Castel di Sangro, in Abruzzo, vanta ben tre stelle) che cura anche i ristoranti dei Bulgari Hotel di Pechino, Shanghai e Dubai. Al Bulgari di Milano è interprete di ricette semplici e concrete che omaggiano la tradizione classica italiana con un tocco di modernità. Tra le delizie proposte per San Valentino ostrica, rafano e panna e il crudo di spigola marinata, carciofi ed erba cipollina.

Ristorante Cracco (Galleria Vittorio Emanuele II)

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Ristorante Cracco – Credits Barbara Santoro

Cracco è sempre Cracco. E il suo sontuoso ristorante stellato distribuito su tre sale e due privé nella zona più esclusiva della città, in quel salotto di Milano dove si pavoneggiava la borghesia d’un tempo, è di grande stile. Un progetto nel complesso di oltre 1000 metri quadrati firmato dallo studio Peregalli, che include anche un Café bistrot con bancone ottocentesco direttamente da Parigi e le creazioni del pastry chef Marco Pedron, una cantina con 10mila bottiglie e 2000 etichette e un salone privato. Un luogo raffinato, intimo, elegante quasi da scenografia teatrale, con luci soffuse, specchi anticati e grandi finestre che si affacciano sull’ottagono della galleria. Per San Valentino sarà aperta la Sala Mengoni, con una serata-evento riservata ai giovani under 35: un social dinner con musica live e un menù che include il famoso tuorlo fritto dello chef con capesante, crema di zucca, arancia bruciata e spinaci.

Ristorante Berton (Via Mike Bongiorno 13)

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Ristorante Berton Ph Marco Scarpa

Si posiziona tra i grattacieli del centralissimo quartiere Porta Nuova Varesine, nuovo epicentro della città, a metà tra il Diamante maggiore e la torre residenziale Solaria, il regno di Andrea Berton, originario della provincia di Pordenone. Una location moderna il cui design degli interni è stato curato dallo studio di architettura Vudafieri Saverino Partners, con circa 50 coperti e un tavolo per due persone che si affaccia direttamente sulla cucina. Qui l’eleganza minimalista, austera e contemporanea è in perfetta sintonia con la filosofia culinaria dello chef stellato Michelin. Per vivere un’esperienza gourmet immersiva. Il menù per la serata degli innamorati comprende il risotto al prezzemolo e cozze e il petto di piccione in crosta e finocchio fondente.

Gong (Corso Concordia, 8)

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(Courtesy ristorante Gong)

L’atmosfera (molto romantica) ti porta in un istante avanti col tempo tra l’oriente e il futuro, la perfetta accoglienza e la cortesia ti stupiscono da subito, l’originalità essenziale delle pietanze ti conquista come pochi. Perché il ristorante cinese gestito in maniera impeccabile dalla 34enne Giulia Liu (appartenente a una famiglia specializzata nell’alta cucina: il fratello Claudio è l’artefice del successo di Iyo in Via Piero della Francesca 74 con una stella Michelin, mentre Marco possiede il BA), a Milano fa la differenza. Un connubio, più un incontro, tra Asia ed Europa riversato su piatti tradizionali riletti in chiave avanguardistica dal duo di chef Guglielmo Paolucci e Keisuke Koga con citazioni al Giappone, all’Italia e alla Haute Cuisine. Da provare la squisita anatra laccata alla Pechinese (in passato veniva preparata per gli Imperatori della dinastia Yuan) e per festeggiare San Valentino il dolce di riso Tangyuan al sesamo nero e brodo di tè matcha.

Lume (Via Giacomo Watt, 37)

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Ph Alberto Blasetti

Uno spazio bianco ed etereo che evoca un’atmosfera intima e ricca di fascino, con la luce che proviene dalle grandi vetrate affacciate sul giardino interno. La cucina è racchiusa in un cubo di vetro rivestito da decori ricamati e si fonde con la sala, permettendo agli ospiti di vedere cosa succede all’interno. Il ristorante stellato di Luigi Taglienti è inserito in un contesto di archeologia industriale, all’interno della ex fabbrica Richard Ginori, zona Naviglio Grande ed è stato progettato dall’architetto Monica Melotti. Il suo menù per la serata di San Valentino racconta una grande storia d’amore, tra sapori decisi e altri più delicati, come l’ostrica strapazzata con datteri e zola, mezzo astice con fonduta di Comptè e topinambur per poi finire con cioccolato bianco, ananas, ricci di mare e noce moscata.

Langosteria Bistrot (Via Privata Bobbio, 2)

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Langosteria bistrot Ph Claudia Calegari

Fratello minore del flagship restaurant in via Savona 10, Langosteria Bistrot (rientrano entrambi, insieme al Café e allo stagionale Paraggi, nel portfolio della holding acquisita per il 40% dai Ruffini) recentemente rinnovato, è l’ideale per chi ama i bistrot in perfetto stile francese. Il patron è Enrico Buonocore, che con i suoi locali offre un’esperienza innovativa e d’eccellenza dove gli ingredienti selezionati sono tutti di massima qualità e il menù cambia a seconda delle stagionalità per garantire l’assoluta freschezza dei prodotti. A pranzo o a cena, i classici sono coquillages, plateaux di ostriche e frutti di mare.

Palazzo Parigi (Corso di Porta Nuova, 1)

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(Courtesy Ristorante Gastronomico Palazzo Parigi)

Inaugurato nel 2013 e diventato ormai una realtà di spicco nel panorama milanese e internazionale. L’hotel indipendente cinque stelle lusso dal richiamo d’oltralpe ma tutto italiano riecheggia nel cuore di Brera, al posto di un vecchio edificio bancario degli anni ’50, frutto di un investimento da almeno un paio di centinaia di milioni di euro. Fondato e ideato da Paola Giambelli dell’omonima impresa di costruzioni della Brianza, è un vero gioiello di eleganza dove regna un’opulenza sofisticata, mentre quel touch à la française voluto dall’architetto Pierre Yves Rochon (lo stesso del Savoy di Londra e del George V di Parigi) gli conferisce un’allure unica. Tra collezioni d’arte, legni e marmi pregiati. La Grand Spa di 1700 metri quadrati vanta una Royal Hammam Privé, mentre al Ristorante Gastronomico troverete le proposte dello chef Ferdinando Martinotti, che per la serata di San Valentino vi darà il benvenuto con flûte di bollicine Kettmeir Athesis Rosé, Alto Adige Doc, seguito da una battuta di scampi, zenzero, caviale e sfoglie di sesamo.

Seta, Mandarin oriental (Via Andegari, 9)

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(Courtesy Seta MandarinOriental)

È il ristorante gourmet del Mandarin Oriental, hotel cinque stelle alle spalle della celebre via Montenapoleone e a 300 metri dalla Scala, un albergo dove eleganza e charme spiccano all’istante, risultato dell’eccellente lavoro di progettazione a opera dello studio Antonio Citterio Patricia Viel Interiors e nato dal restauro di quattro palazzi del XVIII secolo. Aperto nel 2015 ha già due stelle Michelin, grazie alla cucina mediterranea dai richiami orientali di Antonio Guida, chef salentino e maestro dall’esuberante creatività. Sicuramente tra le migliori di Milano. Un equilibrio di sapori classici e moderni declinati su piatti che parlano da soli. Per la festa di San Valentino, dopo aver ceduto a un massaggio di coppia con champagne, fragole e cioccolato, potrete lasciarvi sedurre a ora di cena dal menù degustazione con l’entrée di risotto alle erbe con acetosella, patate, ostriche e caviale.

Trussardi Alla Scala (Piazza della Scala, 5)

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(Courtesy Trussardi Alla Scala)

Quando la ristorazione è griffata. Con vista su piazza Scala, posizionato sopra la boutique Trussardi, il ristorante della storica casa di moda bergamasca è da oltre dieci anni un assoluto place-to-be nella città meneghina. Un concept innovativo diventato un luogo di incontro degli habitué della mondanità. La cucina è egregiamente curata dall’executive chef Roberto Conti (una stella Michelin), il quale in occasione della festa degli innamorati ha realizzato un percorso gastronomico caratterizzato da un inedito mix di sapori, in cui ogni piatto è contraddistinto da un gioco di contrasti, quali la morbidezza dell’astice accostata alla nota acida del lemongrass.

La Mantia Oste e Cuoco (Piazza Risorgimento angolo Via Carlo Poerio, 2/A)

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(Courtesy Filippo La Mantia Oste e Cuoco)

I sapori della sua bella Sicilia hanno messo d’accordo tutti i palati più esigenti. Perché Filippo La Mantia si è distinto a Milano proprio per aver improntato il suo locale sulle sue origini e sulla filosofia della sua cucina, che racchiude i grandi classici della tradizione della terra delle radici. La Sicilia naturalmente. Un ambiente dove il vecchio tinello recuperato dagli anni ’70 gioca da protagonista, mentre i suoi piatti incantano per semplicità e informalità. Dallo chef palermitano non è previsto nessun menù fisso per gli innamorati, quindi potrete scegliere tutto ciò che desiderate à la carte, incluso la sua fantastica caponata! E a fine pasto lo chef vi stupirà con un romantico cadeau: crumble di rosa canina con salsa alla rosa e una granita di rosa e gelsomino. Una vera delizia.

Il Baretto al Baglioni (Via Senato, 7)

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(Courtesy Il Baretto Al Baglioni)

La privacy e l’esclusività caratterizzano il prestigioso ristorante di Ermanno Taschera e Vincenzo Zagaria, situato nel Carlton Hotel Baglioni in Via Senato. Una location improntata all’English style tra tappeti scozzesi, boiserie, dipinti vari, un American Bar con selezione di vini pregiati e champagne, e una cucina improntata alle specialità classiche di Milano, come l’ossobuco con risotto e la cotoletta alla milanese. Quando varchi l’ingresso vi sembrerà di entrare in un club per gentiluomini inglesi degli inizi del ‘900.

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