Business

Milan vs. Inter: chi vince il derby dei numeri

Il derby milanese è in programma domenica 17 marzo, alle 20.30.

Articolo tratto dal numero di marzo 2019 di Forbes Italia. Abbonati. 

L’appuntamento è il 17 marzo, quando di fronte a mezzo mondo (saranno circa 200 i paesi collegati) Milan e Inter si giocano molto più della vittoria nel 223°derby della Madonnina. In palio c’è infatti un posto in Champions League, con tutto quello che in termini di milioni di euro significa: lo scorso anno, per esempio, la conquista della Coppa ne ha portati circa 150 nelle già floride casse del Real Madrid. Due squadre che, in questa stagione hanno visto cambiare radicalmente il loro assetto societario: a ottobre Steven Zhang, plenipotenziario del gruppo cinese Suning ha liquidato l’ex socio di minoranza Erik Thoir, da luglio Paolo Scaroni è alla guida del Milan nominato dal fondo Usa Elliott che ha salvato i rossoneri dalla fallimentare gestione di Li Yonghang.

ABBONAMENTI
INTER
9,3 milioni
Sono stati 37.500 per un valore di 11 milioni (più 6 relativi ai pacchetti di corporate hospitality)per questa stagione gli abbonati nerazzurri. Un numero che supera quelli della stagione 2017/18 tornati sopra quota 30mila (30.889), per la prima volta dopo quattro campionati. I tagliandi stagionali hanno permesso così all’Inter di incassare 9,3 milioni, circa 1,3 in più (+16%)
in confronto agli 8 della stagione precedente.

MILAN
9,8 milioni
Dalle 16.450 tessere e 4,6 milioni di ricavi della stagione 2016/17, il club rossonero è salito a quota 32.364 – sopra la soglia dei 30mila abbonati per la prima volta dalla stagione 2011/12 – e 9,8 milioni di euro di entrate. 30mila circa gli abbonati a settembre cresciuti nel girone di ritorno dopo la campagna di rafforzamento del mercato di gennaio.

STADIO
INTER
20,2 milioni
I tifosi sono tornati allo stadio, per la felicità anche delle casse nerazzurre. Per la terza stagione consecutiva l’Inter è stata la società con il maggior numero di spettatori in Serie A (57.529 a partita e 1.093.053 complessivi nelle 19 gare casalinghe), dato in crescita, che si riflette anche sui ricavi dal botteghino, in aumento del 37% rispetto al 2016/17. Merito anche della strategia del club, che ha introdotto prezzi variabili in base all’avversaria.

MILAN
13,4 milioni
Il forte aumento degli spettatori (+30%, in media 52.453 a partita) ha avuto effetto per il Milan più sui ricavi da abbonamento che su quelli da botteghino, rimasti infatti stabili. Le entrate relative alle gare di campionato 2017/18 sono stati pari a 13,4 milioni di euro, in marginale crescita rispetto ai 13,2 milioni del 2016/17. A livello complessivo, Europa League e Coppa Italia hanno permesso di far salire i ricavi da stadio.

SPONSOR
INTER
130,2 milioni
È qui che l’effetto Suning si fa sentire di più: gli sponsor provenienti dalla Cina valgono 91,6 milioni di euro, di cui circa 40 derivanti direttamente dalla società del patron Zhang Jindong. Ma è anche il settore in cui l’Inter può crescere ulteriormente: i ricavi da sponsor tecnico (Nike) sono stati pari solo a 4,2 milioni di euro, mentre le entrate da sponsor ufficiale (Pirelli) sono salite a 16,3 milioni, grazie ai bonus Champions.

MILAN
62,4 milioni
Nel 2017/18 i ricavi derivanti da accordi commerciali per il Milan hanno subito una frenata a causa del tema sponsor tecnico. Adidas ha infatti rescisso il contratto, per siglare un nuovo accordo, di una sola stagione a cifre minori (da 19,3 a 11,1 milioni). Questa componente del fatturato è così calata a 62,4 milioni, circa 7,4 milioni in meno rispetto al 2016/2017. Il nuovo sponsor Puma porterà 15 milioni annui come base fissa.

PLUSVALENZE
INTER
49,7 milioni
Il mercato resta centrale per l’Inter, che fa registrare plusvalenze corpose: dai 44,5 milioni del 2016/17 i ricavi delle cessioni sono saliti a 49,7 milioni nel corso del 2017/18. Si va dagli 8,1 milioni della cessione di Santon alla Roma fino ai 129mila euro di quella di Jovetic al Monaco. In mezzo, il rimpianto Zaniolo (nella foto), ceduto con plusvalenza di 2,6 milioni alla Roma nell’operazione Nainggolan.

MILAN
35,9 milioni
Cresce l’impatto del mercato sui conti del Milan. Le plusvalenze hanno infatti sfiorato quota 36 milioni di euro, poco meno di 32 milioni in più rispetto al 2016/17. In particolare, hanno permesso incassi consistenti le cessioni di De Sciglio (nella foto) alla Juventus (12 milioni) e quella di Niang al Torino (13,1 milioni).

FATTURATO
INTER
346,9 milioni
Ricavi a livello record, dicevamo. Nemmeno nell’anno del Triplete infatti la società nerazzurra aveva fatto registrare numeri così alti: nel 2009/10 l’Inter aveva avuto 323,5 milioni di euro di ricavi. Cifre che si sono impennate negli ultimi anni, grazie all’intervento diretto di Suning sul conto economico: dal 2014 infatti il fatturato nerazzurro è cresciuto addirittura dell’81%, ad una velocità maggiore anche di quello della Juventus nello stesso periodo (+44%).

MILAN
255,7 milioni
L’aumento c’è stato ma ancora non basta. Dai 212,1 milioni del 2016/17,
il fatturato complessivo del club rossonero è passato a 255,7 milioni
nel 2017/18, con una crescita di circa il 20,5%. Tuttavia, le aspettative erano più ambiziose, soprattutto per quanto riguarda la capacità di sfruttare i ricavi provenienti dal mercato cinese, dopo l’uscita di scena di Li Yonghong.

DIRITTI TV
INTER
80,2 milioni
Come le cessioni, anche i diritti tv sono un elemento fondamentale per i conti dei club. La sola partecipazione alla Serie A ha garantito all’Inter, anche grazie al quarto posto finale, con la vittoria a Roma contro la Lazio (nella foto) 80,2 milioni di euro. Dato in crescita se confrontato con i soli ricavi dal campionato italiano 2016/17 (76,1 milioni), ma in calo complessivo, poiché nella stagione precedente l’Inter aveva raccolto 7,6 milioni di ricavi ulteriori dall’Europa League.

MILAN
100,5 milioni
L’effetto Europa League si fa sentire, invece, sui ricavi da diritti televisivi. Nonostante il calo delle entrate per la sola Serie A (da 89,8 a 86,2 milioni di euro), infatti, la partecipazione all’ex Coppa Uefa fino ai quarti di finale, conclusi con l’eliminazione da parte dall’Arsenal (nella foto), in una gara molto discussa a livello arbitrale, ha permesso di far salire i ricavi a quota 100,5 milioni di euro.

STIPENDI GIOCATORI
INTER
88,2 milioni
Strano ma vero, l’Inter torna in Champions pur tagliando gli stipendi. Nel 2017/18 i compensi per la sola rosa infatti sono stati pari a 88,2 milioni di euro, con una contrazione pari al 7% rispetto ai 95,2 milioni della stagione precedente. Cifre a cui vanno aggiunti i circa 14 milioni in bonus di rendimento grazie proprio al quarto posto strappato all’ultima giornata nello scontro diretto con la Lazio.

MILAN
111,4 milioni
Nel dettaglio, i compensi contrattuali per i calciatori sono saliti dai 101,1 milioni del 2016/17 ai 111,4 milioni del 2017/18, con una variazione di 10,3 milioni di euro (+10,2%). La cessione di Higuain al Chelsea ha però permesso al Milan, in questa stagione, un risparmio di circa 18 milioni di euro investiti negli acquisti di Paquetà e Piatek.

COMPENSO ALLENATORI
INTER
13,4 milioni
Dalla stagione dei quattro allenatori a quella di Spalletti, le cifre rimangono sostanzialmente stabili in tema di spesa per i tecnici. Nel 2017/18 i compensi per gli allenatori sono stati pari a 13,4 milioni, contro i 12,4 milioni del 2016/17, in cui si sono alternati sulla panchina nerazzurra Mancini, De Boer, Pioli e il tecnico della primavera, Vecchi.

MILAN
8,1 milioni
Minimo invece l’impatto economico della promozione di Gennaro Gattuso a tecnico della prima squadra, dopo l’esonero di Vincenzo Montella nel novembre 2017, a causa dei risultati insoddisfacenti del team rossonero. Nel 2017/18 i compensi per gli allenatori e tecnici sono stati pari a 8,1 milioni, circa il 25% in più rispetto ai 6,4 milioni di euro spesi dalla società rossonera nel corso dell’esercizio 2016/17.

AMMORTAMENTI CALCIATORI
INTER
78,1 milioni
Il peso dei giocatori sul bilancio è dato dagli ammortamenti. Per l’Inter è tornato a salire nel 2017/18 dati gli investimenti estivi sul mercato, portandolo a 78,1 milioni dai 74 del 2016/17. Nel complesso, la rosa ha avuto un impatto diretto sui costi a bilancio pari a 166,3 milioni, tra compensi da contratto e ammortamenti.

MILAN
81,9 milioni
Come per i compensi, il mercato ha portato ad una forte crescita anche per gli ammortamenti, che sono quasi raddoppiati. Nel 2016/17 valevano 41,9 milioni di euro. Sono saliti a 81,9 milioni durante la stagione 2017/18 per effetto degli ingenti investimenti nei calciatori, con un aumento addirittura del 95,4%.

RISULTATO NETTO
INTER
-17,7 milioni
Nonostante la crescita dei ricavi, il bilancio nerazzurro si è chiuso ancora in rosso per 17,7 milioni: si tratta del miglior risultato dal 2002/03, quando l’esercizio chiuse a -17 milioni. La strada del risanamento, quindi, prosegue.

MILAN
-126 milioni
Profondo rosso, più che rossonero, verrebbe da dire. Una perdita da record, su cui ha avuto impatto anche la scelta del club di anticipare diversi costi rispetto agli esercizi futuri, per alleggerire i bilanci prossimi. Il conto economico è peggiorato di circa 53 milioni rispetto al risultato negativo per 73 milioni del 2016/17. Elliott ha però investito al suo arrivo 150 milioni di euro come primo intervento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .