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La startup italiana della pasta fresca punta sulla sostenibilità

Cosa daremo da mangiare a 10miliardi di persone nei prossimi 30 anni, tutti i giorni, due o tre volte al giorno, senza spremere questo pianeta? Per rispondere a questa domanda, miscusi, primo brand italiano interamente dedicato alla pasta fresca, ha presentato ieri sera la “miscusi farm”. Si tratta di progetto di recupero di una cascina che diventerà centro di produzione, ricerca e formazione per servire tutti i ristoranti della catena: l’obiettivo è quello di controllare il percorso degli ingredienti dalla terra al piatto, di sperimentare nuove tecniche di produzione e di lavorare a contatto con i produttori per promuovere un modello di alimentazione sostenibile.

Una foto della miscusi farm

Il nuovo progetto trova casa all’interno di Neorurale Hub, laboratorio naturale per lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili, proprietà della famiglia Natta e guidato dal CEO Piero Manzoni. All’interno del parco di Neorurale Hub la natura ha potuto rigenerarsi dai danni causati dalle attività umane. In 20 anni i terreni acquistati dalla famiglia Natta, nei quali sono stati fatti interventi di ripristino della biodiversità, hanno mostrato come la natura sia stata capace di tornare alle condizioni dell’anno 1000 contribuendo ad aumentare la fertilità del suolo per accrescere lo stoccaggio di CO2, riutilizzare i rifiuti urbani per aumentare la materia organica dei suoli coltivando così cibo migliore e più sano.

La pasta fresca di miscusi.

“Aprire la miscusi farm in questo contesto, che sarà il polo dell’agri-food in Italia, significa essere protagonisti di una rivoluzione gentile iniziata due anni fa e che oggi serve a 70.000 persone al mese la pasta, alimento alla base della dieta mediterranea, patrimonio intangibile dell’umanità secondo l’UNESCO e, secondo la FAO, tra i modelli agroalimentari più sostienili del pianeta Terra (proprio per la sua biodiversità)”, ha spiegato Alberto Cartasegna, ceo e founder di miscusi, selezionato quest’anno tra i 100 talenti italiani Under 30 insieme al co-founder della startup Filippo Mottolese.

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