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Style

Tutto il meglio dell’ultima settimana dedicata all’alta moda

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Valentino Haute Couture FW 19/20

Sono delle vere e proprie opere d’arte da indossare, create grazie a un impeccabile savoir-faire dove ogni minimo dettaglio viene curato con grande maestria artigianale. Preziose lavorazioni, materiali di alta qualità e design unico: è l’alta moda a far sognare.

FENDI
Tributo a Karl. La magia di Roma, il tramonto come sfondo e il Tempio di Venere (restaurato da Fendi per 2,5 milioni di euro) che si trasforma in uno scenario paradisiaco. È il ricordo di Lagerfeld a riecheggiare sul colle Palatino, attraverso 54 look haute couture che Fendi ha fatto sfilare per un omaggio agli stessi anni di lavoro in collaborazione con lo stilista tedesco (il cui ingresso nell’azienda risale al 1965), scomparso lo scorso febbraio. Nel mezzo di un sentiero antico di un giardino all’italiana, tra piante scultoree, specchi d’acqua e la performance live della compositrice italiana Caterina Barbieri. Due aspetti della città eterna collidono nella collezione alta moda autunno inverno 2019-20 dal nome The Dawn of Romanity, immaginata dalla maison romana fondata da Adele ed Edoardo Fendi nel 1925. Il rigore dell’architettura classica e l’universo della natura, tra radici, strutture, filamenti e stratificazioni. A far da riferimento il monumentale libro Marmora Romana di Raniero Gnoli, con tessuti e pellicce che richiamano alle raffinate decorazioni dell’opus sectile e ai colori pastello dello Jugendstil, il movimento artistico e filosofico tedesco di fine ‘800. I dettagli delle silhouette trovano ispirazione dall’archivio di Karl Lagerfeld, come le ampie linee sartoriali, il drappeggio degli abiti impero, le spalle nascoste e i décolleté grafici. Un’eleganza leggera fatta di delicate trasparenze, petali piumati ondeggianti, decorazioni di grande maestria, fluttuanti volumi, accenti sensuali di lingerie satinata, motivi floreali. Tra cappotti, gonne longuette, pantaloni palazzo, abiti lunghi. Silvia Venturini Fendi mette in scena una femminilità chic che incanta e uno show di forte intensità.

CHANEL

Una biblioteca allestita nel Grand Palais, con una grande quantità di volumi di varie dimensioni. Tanti, tantissimi. Disposti meticolosamente. Perché Coco Mademoiselle amava leggere, era una delle sue più grandi passioni, la stessa che aveva anche Karl Lagerfeld. Ai lati divanetti, abat-jour, tappeti. Il tutto a far da scenario alla prima sfilata Virginie Viard, attuale direttore creativo della maison della doppia C ed ex braccio destro di Karl. Gli archivi di Chanel prendono vita sulla passerella e mettono in risalto quei codici stilisti tanto cari a Gabrielle. Rigore. Classe. Semplicità. È l’alta moda immaginata dalla designer francese e in un attimo ci si sente come catapultati indietro nel tempo, per un percorso nell’heritage della maison di Rue Cambon, senza troppi stravolgimenti. I tessuti sono quelli iconici come il bouclé e il tweed, i colori dominanti il bianco e il nero, con qualche uscita di fucsia, rosso, argento, verde. Scarpe rigorosamente basse. Mocassini sia di giorno sia di sera. Tailleur pantaloni, giacche doppiopetto, abiti midi, pantaloni palazzo, cinture in vita che stringono la silhouette, scollature generose. Ancora fiori tridimensionali, paillettes, fiocchi al collo. Una collezione composta, in cui ogni dettaglio esalta il dna del marchio.

    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Fendi Autunno-Inverno 2019-20
    Chanel Autunno-Inverno 2019-20
    Chanel Autunno-Inverno 2019-20
    Chanel Autunno-Inverno 2019-20
    Chanel Autunno-Inverno 2019-20
    Chanel Autunno-Inverno 2019-20
    Valentino Autunno-Inverno 2019-20
    Valentino Autunno-Inverno 2019-20
    Valentino Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20
    Giorgio Armani Privé Autunno-Inverno 2019-20

VALENTINO

Opulenza. Diversità. Individualità. Parole semplici ma ricche di significato, che rappresentano il diktat della collezione alta moda di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino. Che ha fatto sfilare a Parigi donne di età e razze diverse, facendosi portavoce di un messaggio profondo. Il desiderio di un mondo inclusivo, dove ciascun essere umano possa essere in grado di esprimere la propria libertà individuale, senza nessuna restrizione sociale. “Ognuno è diverso dall’altro, ma siamo tutti uguali e nutrire l’opulenza della diversità è arricchente. L’inclusione è un atto creativo e umano”, dichiara Piccioli. “La stravaganza è l’individualità nella sua forma più pura e assoluta… Non per attrarre attenzione, ma per affermare la propria ragione di essere in questo mondo, con le proprie radici e la propria cultura. Tutti diversi, tutti uguali”. Come le magnifiche creazioni che si sono susseguite una dietro l’altra sulla passerella, nelle sale dell’Hôtel Salomon de Rothschild. Capi unici, singolari, preziosi. Ciascuno con una propria identità, una storia, un percorso, un valore. Diversi, ma uguali. Come l’essere umano. Tra balze, maxi fiocchi, forme scultoree, ricami, applicazioni floreali, taffettà, estrosi copricapi, piume, ruches, che trovano nei colori sgargianti la loro essenza migliore. L’haute couture di Valentino va questa volta dritta al cuore, alla sensibilità, alla comprensione, alla speranza di un mondo migliore. Senza barriere.

GIORGIO ARMANI PRIVÉ

Giorgio Armani non si smentisce mai. La sua eleganza, raffinata e ricercata, mai scontata, lascia senza fiato. Sempre e comunque. Si innova, ma resta fedele ai codici stilistici del marchio. Non dimenticando il passato, guardando al futuro. In una reinterpretazione moderna vincente. È questa l’alta moda di Armani che ha sfilato nell’incantevole location del Petit Palais nella Ville Lumière. Velluti, shantung, tulle, organza, tra pois, piccoli e grandi, reti tempestate di perle e cristalli Swarovski. Gli stessi che rivestono giacche, pantaloni, gonne e abiti da sera. Le nuance sono tenue e spaziano dal rosa cipria, blu polvere e giada fino a tocchi di nero e bianco. Un racconto contemporaneo dove a vincere sono la semplicità e la classe.

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