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Amzallag (Club Med): “Riaprono i nostri Resort in Italia, un Paese al centro dei nostri progetti”

Il turismo premium riparte dall’Italia. Riaprono oggi infatti i Resort Club Med nel nostro Paese, a partire da quello di Pragelato, Sestriere, e di Kamarina in Sicilia. Domani sarà la volta di Cefalù, unico Club Med Exclusive Collection del Mediterraneo. Le famiglie italiane avranno così l’opportunità̀ di vivere un’esperienza Club Med dopo questi mesi difficili e potranno farlo in totale sicurezza, grazie a una rimodulazione dell’offerta alla situazione attuale.

“Daremo alle persone un’esperienza Club Med addirittura migliore di quanto avessimo fatto in passato”, ha spiegato a Forbes.it in una videointervista Eyal Amzallag, managing director South Europe, Middle East & Emerging Markets di Club Med. “Nel breve termine – aggiunge – le persone vorranno vivere come mai prima d’ora la felicità di essere nuovamente “libere” e apprezzare tutte le piccole cose belle della vita, specialmente il ricongiungimento tra persone e famiglie. E vorranno farlo in un ambiente sicuro, ecco perché la felicità e la sicurezza saranno due elementi fondamentali nel breve periodo. Ovviamente, la felicità è nel DNA di Club Med, è la nostra ragione d’essere. In termini di sicurezza dell’ambiente abbiamo fatto del nostro meglio, predisponendo le nostre strutture e i nostri regolamenti al fine di garantire al massimo la sicurezza dei nostri clienti”.

Con la consapevolezza che questa sarà un’estate davvero particolare, Club Med ha lanciato il programma “Insieme in Sicurezza” che prevede misure aggiuntive necessarie per garantire la massima sicurezza sanitaria all’interno dei Resort. Il programma è stato elaborato con il Comitato scientifico di Club Med e prevede la certificazione Cristal International Standards, leader mondiale in tema di protocolli di igiene e sicurezza.

“Per noi è stato un lavoro enorme negli ultimi mesi – spiega ancora Amzallag – perché abbiamo dovuto adattare alle norme anti-Covid tutti i nostri procedimenti, dal momento in cui il cliente esce di casa fino a quando vi fa ritorno, dopo essere stato nelle nostre strutture. Ecco perché, ora più che mai, abbiamo dato risalto agli aspetti che contraddistinguono Club Med”.

Oltre alle rigorose misure di igiene e sicurezza sanitaria, Club Med ha così provveduto anche a ripensare gli spazi per rispettare il distanziamento, con la capacità dei resort ridotta al massimo ai due terzi per permettere il giusto distanziamento in ogni momento della vacanza. Prevedendo ad esempio transfer con veicoli con riempimento limitato; servizi digitali Easy Arrival e Easy Check-in per preparare l’arrivo e durante il soggiorno per limitare l’attesa; e orari di ristorazione estesi e distanza di sicurezza tra i tavoli. E ancora i buffet sostituiti con servizio a la carte pur mantenendo la più ampia scelta possibile e le attività all’aria aperta adattate per rispettare le regole di distanziamento e sicurezza.

Anche il personale dei Resort è stato formato per applicare tutte le misure di igiene e sicurezza in Resort. Ogni servizio ha ricevuto una formazione specifica in collaborazione con partner specializzati nel settore alberghiero e della ristorazione. La pulizia e in particolare la disinfezione sono state rafforzate sia nelle aree ad alto passaggio che in quelle private (camere, ristoranti, infrastrutture dove praticare le attività, strutture per i bambini, spa, ecc.). É infine disponibile 7 giorni su 7 un medico o un infermiere in connessione con le strutture sanitarie locali.

Sforzi che si spiegano con la centralità del nostro Paese all’interno delle strategie del gruppo. Spiega ancora Amzallag: “Noi di Club Med abbiamo sfruttato questo periodo per accelerare i nostri investimenti in Italia. Uno di questi riguarda la montagna, con il nostro Resort Pragelato Vialattea, in apertura proprio questo weekend, sul quale stiamo portando avanti dei lavori di ampliamento. Un altro importante investimento è stato compiuto al Lido di Venezia, dove stiamo accelerando i lavori di costruzione per realizzare un prestigioso progetto (in collaborazione con CDP e Th Resorts) che ci consentirà di offrire un nuovo concept di vacanza in quest’area”.

Un desiderio di credere nelle potenzialità di ripresa del settore testimoniato anche dall’impegno profuso, in Italia come all’estero. “Noi vediamo una potenziale opportunità in qualsiasi luogo che possa portare un valore aggiunto al nostro business model. L’Italia è uno di questi, ma non è il solo. Nei prossimi tre anni abbiamo in programma di aprire più di 10 nuove destinazioni in tutto il mondo. A seguito della pandemia abbiamo dovuto rivedere alcune aperture, ma ne confermeremo la maggior parte. Non esiste un altro player nel mercato, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, che nei prossimi tre anni aprirà così tanti Resorts nel mondo”.

Il resort Club Medi di Cefalu (Photo : � Julien Fernandez / Club Med – Resort Exclusive Collection Cefalu – Italie)

Per spiegare la filosofia manageriale alla base delle scelte operate da Club Med nella fase della ripartenza Amzallag dice: “Dietro ad ogni rischio si nasconde un’opportunità, dipende solo da che prospettiva guardi le cose”. “Certo – prosegue – l’attuale situazione economica in Italia presenta dei rischi, ma anche delle opportunità”.

Una visione che in Club Med ha preso corpo anche in termini di organizzazione aziendale.  “Se riesci a costruire un team agile, resiliente e con un approccio positivo, questo non significa che tu non tenga conto dei rischi.  Tu sei consapevole del rischio, ma guardi all’opportunità nell’ottica di riuscire a superarlo”.

Si tratta di una strategia che non avrebbe potuto trovare compimento senza l’apporto delle persone che operano all’interno del gruppo. “Per poter costruire una realtà agile e resiliente è necessario investire nella forza lavoro”, dice Amzallag. “In tempi di incertezza il pensiero comune di solito è rivolto alla riduzione del personale, a bloccare le assunzioni, ridurre i costi, ecc.

Io invece vedo le cose dal punto di vista opposto. Credere fortemente nelle persone favorirà la creazione di una cultura aziendale positiva, all’interno della quale tutti potranno sentirsi consapevoli di poter contribuire attivamente con il proprio apporto”.

 

Guarda l’intervista a Eyal Amzallag, managing director South Europe, Middle East & Emerging Markets di Club Med

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