Business

Per fare un brand ci vuole un fiore, com’è nata la nuova identità di Banca Ifis

Luciano Colombini, amministratore delegato di Banca Ifis (Courtesy Banca Ifis)

Un fiore digitale, un sound brand che arricchisce l’esperienza sensoriale e una nuova immagine che va oltre un ben più consueto renaming.

Se negli ultimi anni siamo stati abituati a veder cambiare le insegne bancarie per effetto di fusioni e acquisizioni o per la semplice decisione di cambiare nome, più raro è che un istituto di credito trasformi la propria identità aziendale per seguire il percorso della propria mission e al fine quindi di rendere la propria immagine più aderente alla storia e ai valori che si vogliono trasmettere.

E’ il caso di Banca Ifis invece, che lo scorso 29 giugno ha presentato la sua nuova corporate identity. Un punto di svolta significativo, ma dovuto per un istituto che nei suoi 37 anni di storia ha mutato le proprie inclinazioni e il proprio focus per cogliere appieno le tendenze e le opportunità che di volta in volta si presentavano sul mercato.

Era stato così negli anni ’80 con il factoring a supporto delle Pmi (la banca è stata fondata nel 1983 da Sebastien Egon Fürstenberg, che ne è l’attuale presidente) e poi ancora nel 2008 con il focus sui conti di deposito Rendimax negli anni della grande crisi finanziaria e di quella del debito. E successivamente di nuovo con l’entrata nella gestione dei crediti deteriorati che si erano originati proprio dalle precedenti crisi. Tutte prerogative che fanno ancora parte dell’offerta al pubblico di Banca Ifis.

Ora però la banca guidata dall’aprile 2019 dall’amministratore delegato Luciano Colombini ha voluto rafforzare e ampliare l’offerta digitale delle soluzioni specializzate per il mondo delle imprese e dei privati, con l’obiettivo di essere la banca dell’economia reale.

Un passo anche questo figlio dei tempi e per la precisione dei mesi di lockdown, che hanno dato accelerazione a un progetto già nella pipeline della banca, diventato ancora più importante nell’epoca del distanziamento sociale obbligatorio e della svolta definitiva verso la digitalizzazione che proprio Covid ha impresso alle abitudini degli italiani.

Ecco allora una identità che diventa espressione di questa svolta: il nuovo logo è un “digital bloom” formato da un elemento grafico a cerchio che rappresenta le persone, intese come nucleo pulsante della banca; il sound brand, validato per la prima volta in Italia da test neuroscientifici, declina il Dna della banca e i suoi valori su un pentagramma musicale. Con una sonic brand identity diventa una vera e propria composizione armonica, in grado di creare associazioni mnemoniche durevoli ed emotivamente profonde. I temi simbolo sono la trasformazione e l’innovazione, rappresentate da un glissato ascendente, nella scala di Do maggiore. Il suono verrà declinato in diversi “territori”: dagli spot alle presentazioni istituzionali, dalla suoneria dei cellulari dei dipendenti all’attesa telefonica del centralino, dando così una sola voce, un’unica melodia ed un proprio ed esclusivo modo di essere Banca.

Ernesto Fürstenberg Fassio, vicepresidente di Banca Ifis (Courtesy Banca Ifis)

Non è un caso allora che il vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio abbia definito la nuova immagine di Banca Ifis come “concepita nel solco della lunga storia familiare, con al tempo stesso uno spiccato Dna innovativo”. “Il nuovo marchio – ha detto – è molto più di un logo: esprime in modo chiaro e visibile quello che siamo, il modo in cui facciamo il nostro lavoro, parliamo tra di noi, con i dipendenti e con i nostri clienti e fornitori. Comunica internamente ed esternamente i valori della Banca e sarà coerente in ogni singola manifestazione».

Ecco così il passo successivo: non solo il rafforzamento del marchio ma anche lo snellimento della brand architecture, che risentiva della tumultuosa crescita per linee esterne della banca negli ultimi anni (con l’acquisizione di GE Capital, di Toscana Finanza, di Credifarma e di Capitalfin, fino al 70% di Farbanca).

La homepage del nuovo sito internet di Banca Ifis

Il digital bloom abbinato alla rinnovata tipografia geometrica del nome “Banca Ifis” è formato da un elemento grafico a cerchio, mentre il linguaggio modulare raffigura le diverse business unit generate da un’unica matrice. Anche il portale www.bancaifis.it diventa l’unico punto di accesso all’ecosistema digitale della banca. Al portale si affiancano altri sei siti specializzati su tematiche verticali: ifisnpl.it; credifarma.it; ifis real estate; nplmeeting.it; bancaifis.ro; ifis.pl. La nuova soluzione va a semplificare la precedente architettura web, sostituendo i 22 siti web precedentemente esistenti.

Ecco così che il nuovo brand diventa il centro di un sistema unitario e semplificato, dopo anni di approccio multi-logo. Una nuova brand identity, che razionalizza quindi l’universo di marchi preesistenti, organizzando un sistema coerente ed omogeneo. E che vede il marchio del fiore come costante.

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .